turno
s. m. [der. del fr. tourner, propr. «girare al tornio», poi «girare, alternare, avvicendare» (v. tornare); motivi di datazione tendono a far escludere una derivazione diretta dal fr. ant. torn [...] (poi tour) «tornio»]. – 1. Avvicendamento di persone che si alternano a un determinato lavoro o servizio, e in genere a fare o anche a ricevere qualche cosa, secondo un ordine prestabilito, e quest’ordine ...
Leggi Tutto
poise
〈pu̯àa∫〉 s. m., fr. [tratto dal nome del fisiologo fr. J.-L.-M. Poiseuille (1799-1869)]. – In fisica, unità di misura del coefficiente di viscosità dinamica nel sistema CGS, pari a 1 g/(s cm); [...] l’analoga unità nel Sistema Internazionale, cioè il pascal al secondo (Pa s), è dieci volte maggiore, e perciò è detta anche decapoise ...
Leggi Tutto
biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato [...] anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck (fr. biologie)]. – L’insieme delle scienze che hanno per oggetto la vita degli animali e delle piante; con questo sign. più ampio, è denominata anche b. generale, e comprende in sé varie discipline, tra le ...
Leggi Tutto
savarin
〈savarẽ′〉 s. m., fr. [dal nome del gastronomo fr. A. Brillat-Savarin (1755-1826)]. – Dolce a forma di ciambella, fatto di pasta lievitata del tipo babà, imbevuta di sciroppo aromatico, di liquore [...] o di altri alcolici (rhum, cognac) e variamente guarnita. Il nome si applica anche a preparazioni rustiche per l’analogia della forma: s. di riso (sformato di riso al burro, in forma di ciambella, coperto ...
Leggi Tutto
tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] dell’articolo è eccezionale: in t. Italia; s’è lamentato t. notte; t. giorno, ant., sempre, continuamente (parziale calco del fr. toujours), diverso perciò da t. il giorno (v. anche tuttodì): che si veggono e odono tutto giorno (Leopardi). Con valore ...
Leggi Tutto
gettone
gettóne s. m. [dal fr. jeton, der. di jeter «gettare»]. – 1. a. Pezzo di metallo (generalm. rame o argento, più raram. oro o piombo), a forma di moneta, usato dapprima per eseguire conti, poi [...] e che si adopera nel gioco in sostituzione della moneta da pagare o da ricevere a gioco finito (spesso detto, con termine fr., fiche). c. Pezzo di metallo a forma di moneta che, lasciato cadere in un’apposita apertura, è usato per azionare macchine e ...
Leggi Tutto
spicciare1
spicciare1 v. tr. e intr. [dal fr. ant. despeechier, fr. mod. dépêcher; cfr. spacciare] (io spìccio, ecc.). – 1. tr. a. Sbrigare, portare a termine con sveltezza: s. un lavoro, un incarico; [...] si accinse a s. le lettere sue e quelle che indispensabilmente dovea in quel giorno ... mandar alla corte (Casanova). In usi region., sbrigare le faccende di casa, rassettare, riordinare: s. le camere ...
Leggi Tutto
stellaggio
stellàggio s. m. [dal fr. stellage, der. del ted. stellen «essere fermo (su livelli alti)», detto di prezzi]. – Nel linguaggio di borsa, contratto di borsa a premio (detto anche contratto [...] liquidazione, la prescritta quantità di titoli. Si distingue da analoghi contratti di borsa, quali il dont e il put, perché non prevede la possibilità di recedere dal contratto stesso. ◆ È molto frequente, anche nell’uso ital., la forma fr. stellage. ...
Leggi Tutto
malestruo
malestrùo agg. e s. m. [dal fr. ant. malastru o malestru, provenz. malastruc «nato sotto cattiva stella» (cfr. fr. mod. malotru «male in arnese»), comp. di mal e astruc «fortunato», der. del [...] lat. astrum «astro» col suff. di caducus «caduco»], ant. – Malvagio, scellerato; il termine è usato da Dante nel Convivio IV, 27: ahi malestrui e malnati, che disertate vedove e pupilli; e in altri due ...
Leggi Tutto
moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, [...] unici per un pubblico ristretto; m. pronta, l’insieme degli abiti confezionati in serie secondo misure standard (l’espressione traduce il fr. prêt-à-porter); m. giovane, abbigliamento per giovani, giovanile. Sempre con uso assol., e per una sorta di ...
Leggi Tutto
Buridano (fr. Buridan), Giovanni Filosofo (n. forse a Béthune, Artois, fine 13° sec
m. dopo il 1358). Maestro della facoltà delle arti di Parigi e rettore (1328, poi ancora 1340) dell’università, occamista, autore di Summulae de dialectica...
Nicola (fr. Nicolas) d'Orbelles
Nicola
(fr. Nicolas) d’Orbelles Teologo e filosofo francese (m. tra 1472 e 1475). Fu maestro a Parigi e a Poitiers, seguace dell’indirizzo scotistico, che sostenne e diffuse con autorità. Grande fortuna toccò...