ouverture
‹uvertü′ür› s. f., fr. [lat. *opertura per il lat. class. apertura «apertura», der. di operire («chiudere, coprire»), che nel lat. pop. ha sostituito aperire «aprire» assumendone il sign. (cfr. [...] il fr. ouvrir)]. – Composizione musicale strumentale posta all’inizio di un’opera lirica, un oratorio, una cantata, un balletto, oppure di una tragedia, una commedia e simili componimenti drammatici: l’o. delle «Nozze di Figaro» di Mozart; l’o. di ...
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sbaldire
(o sbaudire) v. intr. [dal provenz. esbaudir, fr. ant. esbaldir, fr. mod. ébaudir «infondere allegria», der. di bald, baud «gioioso»] (io sbaldisco, tu sbaldisci, ecc.; aus. essere), letter. [...] ant. – Sentire grande allegrezza e gioia, rallegrarsi: Ma poi mi riconforta e fa isbaldire Vostro franco coraggio (Guittone); Imagine di neve si po dire Om che no ha sentore D’amoroso calore: Ancor sia ...
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burocrazia
burocrazìa s. f. [dal fr. bureaucratie (comp. di bureau «ufficio» e -cratie «-crazia»), termine coniato intorno al 1750 dall’economista fr. V. de Gournay]. – 1. a. Il complesso dei funzionarî [...] che, articolati in varî gradi gerarchici, svolgono nello stato le funzioni della pubblica amministrazione: la b. statale; la riforma della b.; per estens., l’insieme dei funzionarî di un ente, di un organismo, ...
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naif
naïf ‹naìf› agg. e s. m. e f., fr. [lat. natīvus «nativo»] (pl. naïfs; f. naïve, pl. naïves; ma in ital. è per lo più usato come invar., e scritto spesso senza dieresi). – Ingenuo, schietto, primitivo, [...] usato soprattutto nell’espressione arte naïf (in fr. art naïf), forma d’arte pittorica i cui precedenti sono da ricercare nei pittori primitivi americani e nelle opere di Rousseau il Doganiere; priva di legami immediati con il mondo accademico e ...
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levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. [...] collegio, la l. era alle 6; la l. del re (traduz. del fr. le lever du roi), il momento della giornata in cui, secondo il cerimoniale in volo. Fig., l. di scudi (traduz. del fr. levée de boucliers), atto improvviso di ribellione, dimostrazione ostile ...
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pedigree
‹pèdiġrii› s. ingl. [forma anglo-fr. (ant. pedegru o peede-grew), che rispecchia il fr. ant. pié de grue «zampa di gru», segno fatto di tre tratti rettilinei con cui nei registri nobiliari inglesi [...] si usava rappresentare la genealogia], usato in ital. al masch. – Termine equivalente a albero genealogico, adoperato modernamente per indicare l’elenco completo degli ascendenti paterni e materni di un ...
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carillon
‹karii̯õ′› s. m., fr. [der., attraverso le forme ant. quarregnon, carignon, del lat. *quadrinio «gruppo di quattro campane»]. – 1. Sistema di campane a battaglio esterno, usato nelle chiese [...] le campane sono di dimensioni ridottissime. 2. Meccanismo (detto anche scatola armonica, scatola musicale, cassetta armonica, e in fr. boîte à musique) capace di riprodurre semplici motivi musicali; è costituito da una serie di lamelle metalliche di ...
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ghigliottina
(ant. guigliottina) s. f. [dal fr. guillotine, e questo dal nome del medico fr. J.-I. Guillotin, che ne propose l’adozione all’Assemblea nazionale francese (1789)]. – 1. Macchina per le [...] esecuzioni capitali per reati comuni, consistente in due travi verticali scanalate, unite in cima da una terza trasversale cui è assicurata una pesante mannaia, la quale, una volta liberata, scorrendo ...
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crosta
cròsta s. f. [lat. crŭsta; l’uso fig. di cui al n. 1 e è un calco del fr. croûte]. – 1. Qualunque superficie indurita che si formi per effetto naturale, o sotto l’azione del calore, o per altri [...] tozzo di pane secco: sgranocchiare una c., cibarsi con poche c., e sim.); come termine gastronomico, in crosta (traduz. del fr. en croûte), modo di cottura in forno di pietanze entro un involucro di pasta sfoglia: filetto in c., pasticcio di fagiano ...
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ghindazzo
s. m. [dal fr. guindage (fr. ant. vindage), der. di guinder: v. ghindare]. – Nell’attrezzatura navale, il paranco che aziona il cavobuono nel ghindare un albero. ...
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Buridano (fr. Buridan), Giovanni Filosofo (n. forse a Béthune, Artois, fine 13° sec
m. dopo il 1358). Maestro della facoltà delle arti di Parigi e rettore (1328, poi ancora 1340) dell’università, occamista, autore di Summulae de dialectica...
Nicola (fr. Nicolas) d'Orbelles
Nicola
(fr. Nicolas) d’Orbelles Teologo e filosofo francese (m. tra 1472 e 1475). Fu maestro a Parigi e a Poitiers, seguace dell’indirizzo scotistico, che sostenne e diffuse con autorità. Grande fortuna toccò...