borgogna
borgógna s. m. [dal fr. bourgogne], invar. – Nome dei rinomati vini tipici prodotti nelle vaste zone vitivinicole della Borgogna (fr. Bourgogne), provincia storica della Francia, dei quali il [...] rosso è ottenuto essenzialmente da uve del vitigno Pinot, e il bianco da uve dei vitigni Pinot bianco e Chardonnay ...
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borgognone
borgognóne agg. e s. m. (f. -a) [der. di Borgogna, provincia storica della Francia (fr. Bourgogne, da cui l’agg. e sost. bourguignon)]. – 1. a. Lo stesso che burgundio o burgundo. b. Più com., [...] o nativo della Borgogna: arte b.; pittura, scultura, architettura b.; le tradizioni dei Borgognoni. Per la fonduta b. (fr. fondue bourguignonne), v. fondue. c. Al plur., borgognoni, nome degli aderenti a un partito raccoltosi all’inizio del sec ...
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affare
s. m. [da a fare, modellato sul fr. affaire, provenz. afar]. – 1. Cosa da farsi, faccenda, briga, cura (anche di cose di molta importanza): un a. urgente, importante, difficile, semplice; a. pubblici, [...] il suo esame: ruolo generale degli a. contenziosi civili, degli a. civili non contenziosi, ecc. b. Sull’esempio del fr. affaire (v.), indica talora avvenimenti o casi giudiziarî o politici di grande risonanza: l’a. Dreyfus; l’a. Bruneri-Canella ...
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suzerain
〈sü∫rẽ′〉 agg., fr. [formato con la sovrapposizione dell’avv. ant. suz o sus «su, sopra» (fr. mod. sur) a souverain «sovrano»]. – Che si trova nella posizione di suzeraineté (v.): signore s., [...] nel diritto feudale; stato s. (contrapp. a stato vassallo), nel diritto pubblico e internazionale moderno ...
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entrave
〈ãtràav〉 s. f., fr. [propr. «pastoia, impaccio», der. di entraver «trattenere con qualche cosa che fermi», comp. di en «in» e fr. ant. tref (che è il lat. trabs -bis «trave»)]. – Speciale forma [...] di strozzatura della gonna ottenuta con una guarnizione che la stringe all’altezza del ginocchio (fu linea assai di moda negli anni dal 1910 al 1912) ...
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marmitta
s. f. [dal fr. marmite, per evoluzione semantica del fr. ant. marmite «ipocrita», comp. della radice marm- (v. marmaglia) e mite «gatto», con allusione al fatto che la marmitta, profonda e dotata [...] di coperchio, nasconde il suo contenuto, diversamente da altri recipienti più bassi]. – 1. Recipiente usato in cucina, simile a una pentola ma più grande, di rame stagnato, o di ferro, o anche di terracotta: ...
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decatissaggio
decatissàggio s. m. [dal fr. décatissage, der. di décatir «togliere il lustro, l’appretto (fr. cati)»]. – Operazione (detta anche, più raram., decatitura), consistente nell’esporre i tessuti [...] di lana, in adatte autoclavi, al vapore d’acqua sotto pressione; ha l’effetto di togliere l’appretto al tessuto, rendendolo anche più robusto, irrestringibile e meno soggetto a spiegazzarsi ...
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tratto2
tratto2 s. m. [lat. tractus -us, der. di trahĕre «trarre», part. pass. tractus]. – 1. a. ant. L’azione e l’atto di trarre o tirare, il fatto di venire tratto o tirato, in alcune delle accezioni [...] essere morente). b. In varî giochi, avere il t., essere il primo a dover giocare (anche in questa accezione, traduce il fr. avoir le trait, e significa propr. «il diritto di tirare»). Nella dama e negli scacchi, termine equivalente a mossa (v. mossa ...
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bort
bòrt s. m. [dal fr. e ingl. bort, che risalgono forse al fr. ant. bort «bastardo»]. – Varietà opaca di diamante in aggregati a struttura raggiata; è utilizzata come abrasivo. ...
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fisiocrazia
fiṡiocrazìa s. f. [dal fr. physiocratie (comp. di physio- «fisio-» e -cratie «-crazia»), termine coniato nel 1768 dall’economista fr. P.-S. Du Pont de Nemours nella sua opera intitolata appunto [...] La physiocratie]. – Dottrina economica, sviluppatasi in Francia nella seconda metà del sec. 18° a difesa dell’agricoltura, ritenuta, in opposizione al mercantilismo, l’unica fonte di ricchezza, perché ...
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Buridano (fr. Buridan), Giovanni Filosofo (n. forse a Béthune, Artois, fine 13° sec
m. dopo il 1358). Maestro della facoltà delle arti di Parigi e rettore (1328, poi ancora 1340) dell’università, occamista, autore di Summulae de dialectica...
Nicola (fr. Nicolas) d'Orbelles
Nicola
(fr. Nicolas) d’Orbelles Teologo e filosofo francese (m. tra 1472 e 1475). Fu maestro a Parigi e a Poitiers, seguace dell’indirizzo scotistico, che sostenne e diffuse con autorità. Grande fortuna toccò...