carcere
càrcere s. m. e f. [lat. carcer -ĕris, in origine «recinto» e più propr., al plur., le sbarre del circo dalle quali erompevano i carri partecipanti alle corse; poi «prigione»]. – 1. Luogo in [...] all’esecuzione delle pene nei confronti di soggetti particolarmente pericolosi. Per analogia, Eremo delle c., luogo di ritiro di s. Francesco, in una foresta di querce e lecci sulle pendici del Subasio. 2. fig. Qualsiasi luogo dove si sia costretti a ...
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tau
tàu (ant. taù) s. m. o f. [dal gr. ταῦ, di origine semitica (lat. tau)]. – 1. Nome della 19a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo τ, maiuscolo Τ), corrispondente [...] a tau, o croce di s. Antonio, che portavano sul petto: Tra i preti, tra i taù, con quelle vesti, Alterar si sentì la fantasia (Giusti). c. T. francescano, simbolo scelto da s. Francesco di Assisi e adottato dai suoi seguaci come segno di devozione ...
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sasso
s. m. [lat. saxum]. – 1. a. Roccia compatta, materia pietrosa: le fondamenta della casa poggiano sul s.; una grotta scavata nel s.; è un terreno povero: affondando la zappa si trova subito il sasso. [...] l’ultimo sigillo (Dante), sul monte della Verna, dove s. Francesco ricevette le stimmate; salvianci [= salviamoci] al s. in vetta ( da recare danno a sé e ai proprî amici; far piangere i s., fare pietà ai s., fare compassione ai s., con riferimento ...
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guercio
guèrcio agg. [voce di origine germ.] (pl. f. -ce). – Che guarda storto per difetto fisico, cioè per strabismo, detto sia della persona (in questo caso è spesso sostantivato, e anche usato come [...] tipica dei g.; una femmina balba, Ne li occhi guercia, e sovra i piè distorta (Dante); Non fu mai guercio di malizia netto (Pulci); Dim. guercino (anche soprannome, il Guercino, del pittore Giovanni Francesco Barbieri, 1591-1666); pegg. guerciàccio. ...
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elisione
eliṡióne s. f. [dal lat. elisio -onis (der. di elidĕre), che nei grammatici tardi traduce il gr. ἔκϑλιψις]. – L’atto, il fatto di elidere, di essere eliso. In partic., fenomeno linguistico consistente [...] gli può essere indicata nella scrittura con l’apostrofo davanti a i- (gl’indigeni, degl’indigeni, ecc., grafia peraltro anch’essa quell’occhio e quel naso, sant’Antonio e san Francesco), mentre nelle altre parole che ammettono il troncamento la forma ...
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insignorire
v. tr. e intr. [der. di signore, col pref. in-1] (io insignorisco, tu insignorisci, ecc.), non com. – 1. tr., letter. Investire del titolo e del beneficio di signore di un territorio o di [...] città di Savona in potestà de’ Franciosi, insignorì di quella Francesco duca di Milano (Machiavelli). 2. intr. pron. Farsi signore s’insignorì, con l’aiuto dei guelfi, dei dominî svevi; i Medici si insignorirono a poco a poco di Firenze. Più raro in ...
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elogio
elògio s. m. [dal lat. elogium, che indicò originariamente una breve iscrizione o epitaffio]. – 1. Discorso o scritto più o meno solenne in cui si esaltano i meriti o le virtù di una persona: [...] e. funebre; recitare, scrivere, tessere un e.; l’e. di s. Francesco nel canto XI del Paradiso; E. degli uccelli, titolo di una delle Operette morali del Leopardi; anche di cose astratte: e. della povertà, della modestia. 2. estens. Parole di lode, di ...
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viva!
interiez. [propr. «che egli viva», 3a pers. sing. del pres. cong. di vivere]. – Esclamazione di approvazione, di augurio, di applauso, di esultanza; è per lo più seguita dal nome della persona [...] chiedevano: – Chi viva? E quelli rispondevano: – Viva Francesco! (Jovine). Le esclamazioni viva Dio! (più com. vivaddio o scriva (Leopardi). Raro l’accordo al plur.: vivano i nostri amici! L’esclamazione è spesso rappresentata, graficamente, con ...
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viaggiare
v. intr. [der. di viaggio] (io vïàggio, ecc.; aus. avere). – 1. a. Trasferirsi da luogo a luogo, per lo più distanti l’uno dall’altro, con un mezzo di trasporto: v. in treno, in nave, in aeroplano, [...] terra, per mare, per aria; scherz., v. col cavallo di san Francesco, a piedi; v. per diporto, per divertimento, per turismo, per istruzione ; anche, allontanarsi dalla realtà fantasticando: i suoi pensieri viaggiavano veloci perdendosi nelle fantasie ...
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zapateriano
agg. Di José Luis Rodríguez Zapatero, presidente del governo spagnolo dall’aprile 2004. ◆ [tit.] Nell’Ulivo cresce la via «zapateriana» al taglio delle tasse [testo] […] Ma nell’opposizione [...] 6, In primo piano) • sarebbe provinciale pretendere che i partiti del socialismo europeo rinuncino oggi alle loro identità per della socialdemocrazia scandinava o del socialismo zapateriano. (Francesco Rutelli, Corriere della sera, 19 gennaio 2005, ...
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Figlio (Cognac 1494 - Rambouillet 1547) di Carlo conte d'Angoulême, ebbe, ancora bambino, in appannaggio il ducato di Valois; nel 1514 sposò Claudia, figlia del re di Francia, promessagli fin dal 1506, e il 1º genn. 1515 successe sul trono di...
Figlio (Firenze 1768 - Vienna 1835) di Leopoldo di Asburgo-Lorena, granduca di Toscana e poi Leopoldo II imperatore, e di Maria Luisa, figlia di Carlo III di Spagna, fu inviato nel 1784 a Vienna, dove la sua educazione fu affidata alle cure...