tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche [...] , e rispondigli sullo stesso tono. Per estens., carattere stilistico: un discorso di t. elevato. In senso fig., è com. la frase se la prendi su questo tono ..., rivolta a chi, in un dialogo, in una discussione, assume un atteggiamento aggressivo o si ...
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subordinazione
subordinazióne s. f. [dal lat. mediev. subordinatio -onis]. – 1. a. La condizione oggettiva di chi dipende da altre persone gerarchicamente superiori per grado e per autorità; in senso [...] , che è il processo grammaticale opposto: per es., un legame causale come nella frase «poiché ha lavorato molto, è stanco», può essere espresso in modo equivalente dalla frase «è stanco, infatti ha lavorato molto», oppure «ha lavorato molto, ed è (o ...
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incidentale
agg. [dal lat. mediev. incidentalis, der. del lat. incĭdens -entis (v. incidente1 e incidente2)]. – 1. a. Che avviene per un concorso casuale di avvenimenti: una serie di fatti i.; in partic., [...] proposizione indipendente che si inserisce in una frase interrompendone, senza peraltro influenzarla, la struttura di passaggio, in modo accessorio; sia detto incidentalmente, frase con cui si introduce un’osservazione casuale, interrompendo ...
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cadenzare
v. tr. e intr. [der. di cadenza, modellato sul fr. cadencer] (io cadènzo, ecc.). – 1. tr. a. Dare, imporre una cadenza, regolare secondo un ritmo: c. il passo, nella danza, nella marcia. b. [...] cadenza ritmica: la melodia cadenzava sul la, cioè concludeva o insisteva sulla nota la. b. Procedere a una cadenza armonica: la prima frase cadenzava in (o sul) la minore, cioè nel tono di la minore. ◆ Part. pass. cadenzato, anche come agg. (v.). ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] giorno, o anche che professa idee o conduce uno stile di vita fuori dal comune). Modi comuni: il m. è grande, il m. è largo, frasi usate per significare (con vario tono e in varie occasioni) che c’è spazio per tutti o che c’è posto anche in un luogo ...
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assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo [...] : «andiamo!», «è l’ora di andare» e sim.; o l’agg. disposto, di solito precisato da complemento, in una frase come «ora non mi sento disposto: lo riceverò più tardi»). Con uso più ampio, spec. in opere lessicografiche (come il presente Vocabolario ...
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zeppa
zéppa s. f. [voce di origine longob., prob. la stessa di zipolo]. – 1. Pezzo di legno che serve a rincalzare un mobile, o per turare alla meglio un buco, o in genere per sostituire o surrogare [...] fam. metterci una z.: il guaio è fatto, vediamo se ci si può mettere una zeppa. b. Parola o frase che si inserisce senza una vera giustificazione logica o estetica, ma solo per raggiungere la misura del verso o per ragioni di rima, o anche, in prosa ...
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inciso2
inciṡo2 s. m. [dal lat. incisum (der. di incīdĕre «incidere2»), calco del gr. κόμμα (der. di κόπτω «tagliare»)]. – 1. Breve frase, membretto di periodo che viene inserito, con funzione parentetica, [...] tra parentesi: sia detto per inciso. 2. In musica, la più elementare delle combinazioni ritmiche, composta di due o al massimo tre unità di tempo: i. binario, ternario. Più incisi costituiscono una frase, e più frasi formano il periodo musicale. ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] cristiano fa sopra di sé, per devozione o anche, in qualche caso, per meraviglia, spavento, ecc., o per esprimere, spec. come frase fig. più che come gesto, rassegnazione: fare, farsi il s. della croce o della santa croce; se quelle erano le speranze ...
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frego
frégo s. m. [der. di fregare] (pl. -ghi). – 1. Segno lineare fatto con matita, penna, pennello, o con altro oggetto colorato, sporco o appuntito, per cancellare, imbrattare, guastare: dare, fare, [...] , annullare; dare di f. al passato, a vecchi rancori, dimenticare. 2. Un frego, come locuz. pop., moltissimo, soprattutto nella frase mi piace un f. (cfr. fottìo). ◆ Dim. freghétto; più com. il pegg. fregàccio, grosso frego, frego fatto con forza ...
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Espressione linguistica significativa.
Informatica
Ciascuna delle istruzioni di un programma applicativo formulato con un linguaggio simbolico evoluto (detta più comunemente, con termine ingl., statement).
Musica
Parte del discorso musicale...
In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto,...