scioglilingua
scioglilìngua s. m. [comp. di sciogliere e lingua], invar. – Gioco di parole costituito da una frase o serie di parole, talvolta senza senso compiuto, che, contenendo frequenti allitterazioni [...] «trentatré trentini entrarono tutti e trentatré trottando in Trento»); costituisce un gioco o un esercizio per superare difficoltà di pronuncia: dire uno sc.; pare uno sc., è proprio uno sc., con riferimento a parola o frase difficile da pronunciare. ...
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equivocare
v. intr. [der. di equivoco; cfr. lat. tardo aequivocare «chiamare con lo stesso nome più cose»] (io equìvoco, tu equìvochi, ecc.; aus. avere). – 1. Sbagliare nel significato delle parole, [...] nell’interpretazione di una frase; talora, anche, dare volutamente a una parola, a una frase, un significato diverso da quello che avevano nelle intenzioni di chi le ha pronunciate: hai equivocato sulle sue parole. 2. Confondere tra loro cose diverse ...
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laudator temporis acti
‹... tèmporis ...› (lat. «lodatore del tempo passato»). – Espressione di Orazio (Ars poetica, 173), che attribuisce questa qualità agli anziani, considerandola, insieme con altre, [...] tempo passato, quando egli era fanciullo»). È frase assai frequentemente usata con riferimento sia a chi, più genericamente (ma anche con senso più vicino a quello della frase oraziana) a quelle persone anziane che troppo spesso e noiosamente parlano ...
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discorso2
discórso2 s. m. [dal lat. discursus -us, der. di discurrĕre: v. discorrere]. – 1. a. L’atto del discorrere, dell’esprimere il pensiero per mezzo della parola: lasciare in tronco un d.; perdere [...] di discussione e di sviluppo: proporre, iniziare un nuovo d.; un d. che dovrà essere ripreso e concretato; spec. nella frase, anche troppo abusata, portare avanti un d., o il d., mettere in discussione un progetto, un’iniziativa, cercando di tradurli ...
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risultante
(meno com. resultante) agg. e s. m. e f. [part. pres. di risultare]. – 1. agg. Proveniente, derivante: i danni r. da questa proposta sono evidenti; l’effetto r. è apprezzabile. 2. a. s. m. [...] , dall’ente che si intende come risultante: così, per es., si sottintende vettore e si usa di conseguenza il maschile nella frase il r. di due o più vettori (il vettore che risulta dalla composizione di questi), mentre si sottintende forza e si usa ...
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velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: [...] l’animo e la mente: scritti, insegnamenti v.; una dottrina velenosa. b. Pieno di astio, di rancore, di perfidia: una frase, una risposta v.; parole v., dettate da odio o livore e rivolte a offendere: la buona donna ..., sentendosi così mordere, fece ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi [...] credito, di mantenere l’anonimato (come se si fosse scelto di pagare in contanti). Il d. è il nervo della guerra, frase proverbiale con cui s’intende significare sia l’estrema importanza che hanno sulla condotta e sull’esito delle guerre i potenziali ...
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absit iniuria verbo
‹... ini̯ùria ...› (lat. «sia lungi dalla parola l’offesa»). – Adattamento di una frase dello storico latino Tito Livio (che nel libro IX, cap. 19 della sua storia di Roma Ab urbe [...] condita dice: absit invidia verbo); si usa talora, anche nella forma del plur., absit iniuria verbis, con lo stesso senso della frase italiana sia detto senza offesa. ...
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ritmo
s. m. [dal lat. rhythmus, gr. ῥυϑμός, affine a ῥέω «scorrere»]. – Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono; tale successione [...] si accenti la prima o l’ultima sillaba del piede o del metro di quel tipo. In prosa, il succedersi degli accenti di frase, in genere senza leggi fisse (eccetto in qualche caso come nel cursus della prosa d’arte medievale), ma secondo il gusto e la ...
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meandro
s. m. [dal nome del Meandro (gr. Μαίανδρος, lat. Maeandrus e Maeander), fiume dell’Asia Minore, che già in greco e in latino aveva assunto sign. fig. per i caratteristici serpeggiamenti del suo [...] (Cicognani); i m. della memoria, del pensiero, della mente, dell’animo. 5. In enigmistica, varietà di gioco geometrico a frase, consistente nel disporre orizzontalmente un certo numero di parole una sotto l’altra in modo da formare un quadrato o ...
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Espressione linguistica significativa.
Informatica
Ciascuna delle istruzioni di un programma applicativo formulato con un linguaggio simbolico evoluto (detta più comunemente, con termine ingl., statement).
Musica
Parte del discorso musicale...
In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto,...