ospizio
ospìzio s. m. [dal lat. hospitium «ospitalità; alloggio», der. di hospes -pĭtis «ospite»]. – 1. a. In genere, edificio dove forestieri e pellegrini possono trovare temporaneamente alloggio e [...] di ricovero destinato a persone di età avanzata, prive di assistenza familiare e di mezzi di sussistenza (di qui la frase fam. finire all’o., anche per significare, genericam., ridursi in miseria da vecchi); ormai disus. le locuz. o. per fanciulli ...
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climax
clìmax s. m. [dal gr. κλῖμαξ f., propr. «scala», passato anche in lat. tardo, climax f.; nelle accezioni 2 e 3, per influenza dell’uso ingl.]. – 1. Figura retorica, detta anche gradazione o gradazione [...] nel ribadire un concetto unico con vocaboli sinonimi via via più efficaci e intensi, o più genericam. nel disporre i termini di una frase in ordine crescente di valore e di forza. Con questo sign., il termine è talora usato al femm., come in greco e ...
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rivedere
rivedére v. tr. [dal lat. revidere, comp. di re- e videre «vedere»] (coniug. come vedere). – 1. a. Vedere di nuovo: sono andato a r. il film che avevamo visto insieme l’anno scorso; è uno spettacolo [...] . il figlio; finalmente rivedrò i miei cari!; fece un lungo viaggio per r. l’Italia; potessi rivederla almeno una volta! In frasi interrogative, esprimendo il timore di non vedere mai più o per lungo tempo la persona da cui ci si stacca: ci rivedremo ...
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sandhi
〈sàndhi〉 s. m., sanscr. [propr. «legamento»; comp. di sam- «assieme» e tema di dhā- «porre, fare»; cfr. l’etimo di sintesi]. – Nella grammatica sanscrita (dalla quale l’uso si è esteso anche ad [...] e derivazione. Nella terminologia linguistica corrente, il termine è usato per lo più per indicare – al livello della frase – il complesso dei fenomeni di accomodamento fonologico che si manifestano quando due, o più, parole sono pronunciate di ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] le consonanti brevi con tensione dura, cioè le consonanti finali di sillaba, quelle precedute da un’altra consonante, e quelle iniziali assolute di frase fonetica (per es., s, p, l, t di spelta); v. anche grado1, nel sign. 3 f. d. Voce m. (più spesso ...
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scolpire
(ant. e letter. scùlpere) v. tr. [lat. sculpĕre, con mutamento di coniug.] (io scolpisco, tu scolpisci, ecc.; pass. rem. scolpìi, scolpisti, ecc., poet. anche sculsi, sculse, scùlsero; part. [...] porte (T. Tasso); e negli usi fig.: Il marchio ond’è il cor scolto Lascia apparir nel volto (Parini); un’immagine, una frase scolpita nella memoria; anche: stile scolpito, nitidamente rilevato, che ricorda la nitidezza e l’evidenza di una scultura. ...
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veni, vidi, vici
(lat. «venni, vidi, vinsi»). – Parole con le quali, secondo quanto riferiscono Plutarco (Caes. 50, 6) e altri scrittori, Giulio Cesare avrebbe annunciato la fulminea vittoria riportata [...] su Farnace il 2 agosto del 47 a. C. presso Zela nel Ponto. La frase, molto nota, e spesso variamente parafrasata, si cita soprattutto per indicare o annunciare rapida e felice riuscita di qualche impresa. ...
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arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; [...] imprese io canto (Ariosto); Canto l’arme pietose e ’l Capitano Che ’l gran sepolcro liberò di Cristo (T. Tasso). Molto com. la frase, di origine francese, essere alle prime a. (o fare le prime a.), essere all’inizio di un’arte, di una professione o d ...
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leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con [...] , adagio, in fretta (s’intende sempre ad alta voce in frasi come leggimi qualcosa, non leggere così in fretta, tu leggi molto lettura incerta; ma può anche significare: come la intendi tu questa frase?); l. tra le righe, riuscire a intendere, in uno ...
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errare
v. intr. [lat. errare «vagare; sbagliare»] (io èrro, ecc.; aus. avere). – 1. a. Andare qua e là senza direzione o meta certa: e. per i campi, per i monti, per le strade; fig.: e. con gli occhi, [...] morale, commettere colpa: ho errato, e sono pronto a fare la penitenza. Con l’una o con l’altra accezione, nella frase prov. errare è umano, perseverare nell’errore è diabolico (più frequente nella forma lat., alla quale non si può peraltro assegnare ...
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Espressione linguistica significativa.
Informatica
Ciascuna delle istruzioni di un programma applicativo formulato con un linguaggio simbolico evoluto (detta più comunemente, con termine ingl., statement).
Musica
Parte del discorso musicale...
In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto,...