puntura
s. f. [dal lat. tardo punctura, der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. Piccola ferita, penetrante ma per lo più poco profonda, prodotta da oggetto sottile e appuntito: la p. [...] ). Ant., pleurite: si prese una p. di cui in pochi giorni morì (Alfieri). 3. fig., letter. a. Motto pungente, frase di rimprovero oppure offensiva, diretta a colpire qualcuno, a provocargli dolore o risentimento: punture di scherno, di derisione; con ...
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punzecchiata
s. f. [der. di punzecchiare]. – Singola e rapida puntura; fig., frase pungente, ironica o provocante. ◆ Più com. il dim. punzecchiatina, con le stesse accezioni: ricevere una punzecchiatina [...] da un insetto; scambiarsi delle punzecchiatine ...
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nullo
agg. e pron. [dal lat. nullus «nessuno», comp. della negazione ne e ullus «alcuno»]. – 1. agg. a. letter. Nessuno: N. bel salutar tra noi si tacque (Dante); e poi che nullo Vivente aspetto gli [...] molcea la cura, Qui posava l’austero (Foscolo). Nell’uso com., ma ormai raro, solo nella frase prov. nulla nuova buona nuova. b. In matematica, che vale zero: la somma algebrica di due numeri opposti è nulla. Anche nel senso generalizzato dell’ ...
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esaltare
eṡaltare (ant. essaltare) v. tr. [dal lat. exaltare «innalzare», der. di altus «alto»]. – Sollevare in alto; com. solo in senso fig. nelle accezioni seguenti: 1. a. Innalzare a una suprema dignità: [...] tanto!; o, più genericam., collocarsi in alto nella scala degli onori: chi si umilia sarà esaltato e chi si esalta sarà umiliato (frase evangelica, che si ritrova pressoché identica in Matteo 23, 12, e in Luca 14, 11 e 18, 14). Come intr. pron ...
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deprezzativo
agg. [der. di deprezzare]. – Che deprezza, che tende a deprezzare: giudizio d.; parola, frase d., o usata in senso deprezzativo. ...
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Leitmotiv
‹làitmotiif› s. neutro ted. [propr. «motivo guida, motivo conduttore», comp. di leiten «dirigere» e Motiv «motivo»] (pl. Leitmotive ‹làitmotivë›), usato in ital. al masch. (invar. al plur., [...] e scritto spesso con iniziale minusc.). – 1. Tema, argomento, frase o formula che ricorre frequentemente in un’opera letteraria, in un discorso, o anche in genere in tutta la produzione di uno scrittore, costituendone il motivo fondamentale. In ...
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elemento
eleménto s. m. [dal lat. elementum (di origine incerta), con cui i Latini rendevano i varî significati del gr. στοιχεῖον «principio, rudimento, lettera dell’alfabeto»]. – 1. Nel sign. più ampio, [...] ; gli e. di un termosifone; scomporre un meccanismo, un congegno nei suoi elementi. b. In linguistica, qualsiasi parte di una frase o di una parola che attraverso l’analisi si può isolare dalle altre: e. vocalico, consonantico, radicale, sintattico ...
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inintelligibile
inintelligìbile agg. [dal lat. tardo inintelligibĭlis, comp. di in-2 e intelligibĭlis «intelligibile»]. – 1. Che non si può intendere con la mente perché supera le possibilità del nostro [...] fini i. all’uomo; oppure perché espresso in modo oscuro, difettoso: un passo, un verso i.; ha fatto un discorso i.; questa frase mi è assolutamente inintelligibile. 2. a. Che non si riesce a sentire, ad afferrare bene con l’orecchio: mormorò parole i ...
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inintelligibilita
inintelligibilità s. f. [der. di inintelligibile]. – Impossibilità di essere inteso con la mente, o con l’udito: non pigliamo ... l’i. della cagione per riprova della falsità dell’effetto [...] (Magalotti); i. di un suono, di una frase; meno com., illeggibilità di una scrittura. ...
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impiccio
impìccio s. m. [der. di impicciare]. – Qualunque cosa che impicci, che intralci, che dia noia e disturbo: sgombrami la scrivania di tutti questi i.; il fatto stesso d’impicciare, nella frase [...] esser d’impiccio. Anche, spesso, faccenda noiosa, briga, seccatura: ho un sacco di impicci; dare, creare impicci; liberarsi da un i.; è un bell’i.!; o situazione imbrogliata, guaio: mettere, cacciare (rifl. ...
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Espressione linguistica significativa.
Informatica
Ciascuna delle istruzioni di un programma applicativo formulato con un linguaggio simbolico evoluto (detta più comunemente, con termine ingl., statement).
Musica
Parte del discorso musicale...
In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto,...