iniquita
iniquità s. f. [dal lat. iniquĭtas -atis]. – 1. a. Mancanza di equità, ingiustizia: l’i. di una legge, di una sentenza; ho amato la giustizia, odiato l’i., perciò muoio in esilio, traduz. della [...] frase lat. dilexi iustitiam et odivi iniquitatem, propterea morior in exilio attribuita al papa Gregorio VII morente (a. 1085). Con sign. concr., azione iniqua, ingiusta: è una vera iniquità! b. Malvagità, scelleratezza: dovrà rendere conto della sua ...
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questo
quésto agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭste, accus. eccu(m) ĭstum]. – Indica cosa o persona vicina nello spazio o nel tempo a chi parla, o considerata comunque come tale nel discorso (contrapp. [...] mi fa dispiacere; questo è quanto ho potuto sapere da lui (per l’uso assol. della frase questo è quanto, v. quanto1, n. 3 a); in frasi ellittiche d’intonazione esclamativa: questo sì!, questo no!, approvando o disapprovando le altrui parole; questo ...
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inire
v. tr. [dal lat. inire, comp. della prep. in e ire «andare»]. – Propriam., entrare dentro, e quindi iniziare; è un latinismo raro del linguaggio giur., usato soltanto nell’infinito e, talvolta, [...] nel part. pass. inito, soprattutto nella frase i. un processo o i. gli atti di un processo, iniziarne cioè gli atti. ...
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sconnesso
sconnèsso agg. [part. pass. di sconnettere]. – 1. Che non è ben connesso, che non forma un tutto unito e compatto: un assito, uno steccato, un tavolo s.; il soffitto era di assicelle di legno [...] logica e sintattica: fare dei discorsi s.; dire parole s.; un ragionamento, un periodo s.; strozzato dall’emozione, balbettò qualche frase sconnessa (Verga). 3. a. In matematica, detto di uno spazio topologico (o di un suo sottoinsieme) che non sia ...
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mutato nomine
‹... nòmine› locuz. lat. (propr. «mutato il nome»). – Espressione usata per significare che le stesse considerazioni possono applicarsi a cose, persone o situazioni diverse; deriva dalla [...] frase di Orazio (Sat. I, 1, vv. 69-70): mutato nomine de te fabula narratur «mutato il nome, la favola parla di te». ...
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inizio
inìzio s. m. [dal lat. initium, der. di inire «entrare in; cominciare», comp. della prep. in e ire «andare»]. – 1. a. L’atto, il fatto di cominciare, di dare avvio a qualche cosa: l’i. di un lavoro, [...] è solenne e maestoso; l’i. del sonetto, della canzone, del poema, dell’orazione, del dramma, i primi versi, le frasi introduttive, le prime scene. 2. Meno com. con valore spaziale o topografico, il punto dove qualche cosa comincia, il principio, il ...
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titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] più genericam., iscrizione sopra statue, archi trionfali, ecc. 2. a. Il nome o la frase che serve a individuare uno scritto o un’opera letteraria, teatrale o artistica e musicale, una produzione cinematografica, oppure gli articoli di un quotidiano, ...
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in mente Dei
〈immènte dèi〉 locuz. lat. (propr. «nella mente di Dio»). – Espressione presente nella frase essere in mente Dei, non esistere, non essere ancor nato: dieci anni fa tu eri ancora in mente [...] Dei; anche di cosa, azione, avvenimento, che si sentono assai lontani nell’avvenire e non realizzabili se non a grande distanza di tempo, o che non sono, almeno per ora, che un pio desiderio: un nostro ...
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criptico1
crìptico1 agg. [dal lat. tardo cryptĭcus, gr. κρυπτικός, der. di κρύπτω «nascondere»] (pl. m. -ci), letter. o scient. – Che tende a nascondere; misterioso, segreto, incomprensibile: una frase [...] c.; linguaggio, stile c.; la bellezza di Ravenna è soprattutto una bellezza c., di affascinanti interni (Pavese). In biologia, mimetismo c., particolare forma di mimetismo (v. criptismo) ...
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mio
agg. poss. [lat. mĕus, affine a mē (ant. mēd) «me» e a mihi «a me»]. – È il possessivo che si riferisce a soggetto sing. di 1a pers. (io), così come tuo, suo, si riferiscono rispettivamente ai soggetti [...] ma: me ne torno a casa mia); presi la mia roba e me n’andai (ma: questa è roba mia!). In tutti i casi, il tono della frase è diverso: è mio amico da molti anni (ma: è amico mio, perciò trattalo bene); ci sono andato con mio figlio (ma: è figlio mio e ...
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Espressione linguistica significativa.
Informatica
Ciascuna delle istruzioni di un programma applicativo formulato con un linguaggio simbolico evoluto (detta più comunemente, con termine ingl., statement).
Musica
Parte del discorso musicale...
In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto,...