scapataggine
scapatàggine s. f. [der. di scapato]. – 1. L’essere scapato: è noto a tutti per la sua scapataggine. 2. Con sign. concr., azione, frase, comportamento da scapato: eccolo qua, il compagno [...] delle antiche s., nei begli anni della gioventù (Pirandello) ...
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algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare [...] la prima volta in un trattato arabo del sec. 9°, di al-Khuwārizmī (v. algoritmo), nella frase ilm al-giabr wa l-muqābala «scienza delle riduzioni e comparazioni»]. – 1. Settore della matematica in cui le relazioni aritmetiche sono generalizzate, ...
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quadratura
s. f. [dal lat. tardo quadratura, der. di quadrare «ridurre a quadrato»]. – 1. a. L’operazione, il fatto di quadrare, di ridurre a forma quadrata: q. di un foglio di carta; q. di un terreno [...] non ammettere soluzione, come per es. nel caso della q. del cerchio (v. anche cerchio, n. 1), divenuto proverbiale in frasi come cercare, volere la q. del cerchio, cioè cosa impossibile a farsi (il problema è tuttavia risolubile ricorrendo a mezzi di ...
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che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore [...] sono riuscito a concludere gran che; gli sembra di aver fatto gran che!); bel che, cosa bella, qualcosa di bello, per lo più in frasi esclamative e di tono ironico, ma oggi poco com. (hai fatto un bel che!; è un bel che vincere con le carte che avevi ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) [...] e preceduta da vocale (es. t di moto); medio, se finale di sillaba, o preceduta da un’altra consonante, o iniziale assoluta di frase (es. le varie consonanti di smorto e di sport); forte, se divisa tra due sillabe (es. t di motto); mancano di alcuni ...
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accorto
accòrto agg. [part. pass. di accorgersi]. – 1. Avveduto, cauto, astuto: è un uomo assai a.; anche saggio, prudente: lo mise in guardia con a. parole; essere, stare a., badare, esser cauto, fare [...] Per le fosse de li occhi ammirazione Traean di me, di mio vivere accorte (Dante), cioè «accortesi»; ma è vivo nella frase fare uno a. di qualche cosa, informarlo, metterlo a conoscenza. 3. ant. Rapido, spedito: Omai riprenderò mia via più accorta, E ...
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imprimere
imprìmere v. tr. [dal lat. imprimĕre, comp. di in-1 e premĕre «premere»] (pass. rem. imprèssi, imprimésti, ecc.; part. pass. imprèsso). – 1. Premere sopra; lasciare, mediante la pressione, [...] e spec. nel part. pass.: libro impresso a Venezia; volume rilegato in pelle, con fregio impresso in oro. 3. Dare, comunicare, in frasi come i. movimento, i. velocità, i. una spinta a un corpo, e sim. 4. In pittura, rivestire di opportune sostanze una ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di [...] ); travagliosa Era mia vita: ed è né cangia stile (Leopardi); e di uso letter. o poet. è anche la collocazione all’inizio della frase: Né mai più toccherò le sacre sponde (Foscolo). È ant. col sign. di neanche (o non perciò, o sim.): Se la donna s ...
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virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. [...] estens., di qualsiasi buona disposizione o qualità: la v. della discrezione, della rassegnazione, ecc.; fare di necessità v., frase prov., adattarsi alle necessità; una ragazza che ha molte v., molte buone qualità, molti pregi (e assol., riferito a ...
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melior est canis vivus leone mortuo
‹mèlior ... leòne mòrtuo› (lat. «meglio un cane vivo che un leone morto»). – Parole della Bibbia (Ecclesiaste 9, 4), in un contesto dove, nel quadro dell’amaro pessimismo [...] che pervade tutto il libro, si afferma che per chi è nel numero dei viventi c’è speranza mentre i morti non sanno nulla e il loro ricordo è spento. È probabile che da questa frase abbia origine il prov. meglio un asino vivo che un dottore morto. ...
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Espressione linguistica significativa.
Informatica
Ciascuna delle istruzioni di un programma applicativo formulato con un linguaggio simbolico evoluto (detta più comunemente, con termine ingl., statement).
Musica
Parte del discorso musicale...
In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto,...