mellifluo
mellìfluo agg. [dal lat. tardo mellifluus, comp. di mel mellis «miele» e tema di fluĕre «scorrere»]. – Propr., da cui scorre il miele, che stilla miele; com. solo in senso fig., dolce, soave, [...] atteggiamenti di una dolcezza affettata, insinuante, spesso simulata e insincera, con sign. quindi più vicino a dolciastro, sdolcinato: voce m.; frasi m.; modi m.; con un fare m., ecc.; anche della persona stessa: un uomo m.; le si inchinò mellifluo ...
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rombo1
rómbo1 s. m. [lat. rhŏmbus, dal gr. ῥόμβος «trottola», der. di ῥέμβω «girare»]. – 1. Assicella di legno attaccata a una cordicella, che roteata nell’aria produce un suono caratteristico: aveva [...] orizzontalmente sia verticalmente; oltre che letterale il rombo può essere sillabico se vengono considerate le sillabe, oppure a frase se è costruito con frasi invece di parole. Esempî:
(letterale) (sillabico)
O DO
F R A
E R I C A MI ...
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cocuzzaro
(o cucuzzaro) s. m. [der. di cocuzza], merid. – 1. Venditore di cocuzze, di zucche. Gioco del c., gioco o passatempo a pegni in uso spec. nell’Italia merid. 2. Con valore collettivo, insieme [...] di cocuzze, soprattutto nella frase tutto il c., usata nel gioco anzidetto, e scherz. per estendere a più persone ciò di cui si parla. ...
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bacchetta
bacchétta s. f. [forse affine al lat. bacŭlum «bastone»]. – 1. Sottile verga di legno o d’altra materia che serve a varî usi: a battere i panni; al pittore decoratore come sostegno della mano [...] segno d’autorità o di comando, donde le espressioni ant. lasciare, gettare la b., deporre il comando, e la frase tuttora in uso comandare a bacchetta, da padrone assoluto, con autorità dispotica: quando sarai madre badessa, allora comanderai a b ...
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coda
códa s. f. [lat. volg. cōda, class. cauda]. – 1. a. Parte assottigliata del corpo dei vertebrati opposta al capo, costituita da un asse scheletrico (regione caudale della colonna vertebrale), da [...] tentativo di ritorsione compiuto da chi si sente ormai perduto o sconfitto, ultima carta giocata per salvarsi o per vendicarsi dell’avversario. Frasi prov.: la c. è la più dura a scorticare, l’ultima parte d’un lavoro è la più difficile; nella c. sta ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] il contenuto di uno scritto, ossia il testo, o un passo del testo; quindi anche la variante che una parola o una frase può avere in codici diversi (sinon. cioè di lezione, nel sign. filologico): ciascuna di queste due l. si può sostenere (Boccaccio ...
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letterale
(ant. litterale) agg. [dal lat. tardo litteralis]. – 1. a. Che riguarda la lettera di uno scritto, che si attiene cioè al significato più ovvio e per così dire esterno delle parole, in contrapp. [...] allo spirito, cioè al significato riposto, o, in altri casi, al senso allegorico: senso, interpretazione l. di una frase, di un’espressione; questa è la litterale esposizione de la prima parte (Dante); parla sotto due sensi: l’uno letterale, l’altro ...
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irripetibilita1
irripetibilità1 (letter. irrepetibilità) s. f. [der. di irripetibile1]. – Il fatto di essere irripetibile, nelle due diverse accezioni dell’agg.: i. di un’esperienza, di una situazione; [...] i. di un discorso, di una frase. ...
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tenebra
tènebra (poet. tenèbra) s. f. [dal lat. tenĕbrae -arum]. – Oscurità profonda, completa (è usato per lo più, e nel linguaggio com. sempre, al plur.): fitte, dense t.; le t. notturne; Non però [...] fitte t., nelle t. del mistero; Lume non è ... anzi è tenèbra (Dante); gli uomini hanno preferito le t. alla luce, frase del Vangelo di Giovanni, nota anche con varianti di traduzione (vollero piuttosto, ecc.): v. luce, n. 2 c; quindi la condizione ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] la forma neutra del latino: L’Agnel di Dio che le peccata tolle (Dante). b. Locuzioni e frasi prov.: chi è senza p. scagli la prima pietra, frase del Vangelo (Giovanni 8, 7: qui sine peccato est vestrum, primus in illam lapidem mittat, parole di ...
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Espressione linguistica significativa.
Informatica
Ciascuna delle istruzioni di un programma applicativo formulato con un linguaggio simbolico evoluto (detta più comunemente, con termine ingl., statement).
Musica
Parte del discorso musicale...
In linguistica, frase inserita in un’altra con la funzione di sintagma nominale soggetto o complemento. Per es., in «è meglio partire subito» e «desidero partire subito», la c. «partire subito» funge nel primo caso da sintagma nominale soggetto,...