fraseologia
fraṡeologìa s. f. [comp. del gr. ϕράσις -εως «frase» e -logia]. – L’insieme delle frasi (nel senso di locuzioni o espressioni caratteristiche, idiomatiche) proprie di una determinata lingua [...] del lessico, relativa a una particolare attività umana: f. italiana, francese; un dizionario ricco di f.; la f. alpinistica, aviatoria, ecc.; anche, raccolta ragionata di tali frasi: la «F. italiana» di G. B. Ballesio. Meno com., modo di costruire la ...
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sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo [...] occupato da un funzionario, da un impiegato, e sim.: in questo momento il capo divisione non è in s., è fuori sede (frase che, però, può essere interpretata in più modi, intendendosi per sede ora l’ufficio, la stanza, ora il palazzo, ora la città ...
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oltre
óltre avv. e prep. [lat. ŭltra]. – 1. avv. Più là (o più qua) di un certo limite, spaziale, temporale o ideale; anche, semplicem., più avanti. Con verbi di moto: andare, venire, proseguire o.; [...] o.; temo d’essere andato troppo o., di avere oltrepassato i limiti del giusto, del conveniente. Con valore temporale, e in frasi negative, più, di più, per altro tempo ancora: non voglio abusare o. della vostra pazienza; ho deciso di non aspettare o ...
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piacere2
piacére2 (ant. placére, piagére, plagére e altre var.) v. intr. [lat. placēre, affine a placare e, come questo, di origine sconosciuta] (pres. indic. piàccio, piaci, piace, piacciamo, piacéte, [...] romanzo è piaciuto molto; mi è piaciuta la tua conferenza; non è bello quel che è bello ma è bello quel che piace, frase prov. con cui si suole sostenere la soggettività e la relatività del concetto di bellezza. c. Con sign. più generico, di cosa che ...
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pensatoio
pensatóio s. m. [der. di pensare]. – Termine con cui si traduce usualmente il greco ϕροντιστήριον (v. frontisterio), con cui Aristofane nelle Nuvole indica scherz. la casa dove Socrate filosofeggia [...] suoi scolari: un comitato d’esperti ..., seduti in un socratico p., come nelle «Nuvole» d’Aristofane (E. Cecchi); quindi, in frasi per lo più scherz., luogo appartato e silenzioso in cui ci si raccoglie a meditare: ignoro che fine abbiano fatto, dopo ...
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ombra1
ómbra1 s. f. [lat. ŭmbra]. – 1. a. Zona oscura, o di minore luminosità, della superficie di un corpo, detta in partic. o. portata se è prodotta dall’interposizione, tra il corpo e la sorgente [...] per mezzo di tre supporti che ne muovono corpo e braccia. In partic., la figura che proietta il corpo dell’uomo; di qui, le frasi: lo seguiva dappertutto come un’o. (o come l’ombra il corpo); è, pare la sua o., è inseparabile da lui, non lo lascia ...
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assolutamente
assolutaménte avv. [der. di assoluto2]. – 1. In maniera assoluta, senza limitazioni o restrizioni: governare, regnare assolutamente. Più com., decisamente, necessariamente, in ogni modo [...] : «andiamo!», «è l’ora di andare» e sim.; o l’agg. disposto, di solito precisato da complemento, in una frase come «ora non mi sento disposto: lo riceverò più tardi»). Con uso più ampio, spec. in opere lessicografiche (come il presente Vocabolario ...
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messere
messère s. m. [dal provenz. meser «mio signore»; v. sere]. – Titolo di dignità assai comune un tempo, che spettava di norma a giudici e notai, ma era usato anche, per rispetto e riverenza, come [...] o fare il messere, spadroneggiare; esser messere e madonna, esser padrone assoluto e dispotico. La parola è usata talvolta in frasi scherz. o canzonatorie: buon dì, messere!; messer no!; caro messer mio, le cose stanno proprio così; che ha oggi il ...
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incomodare
(ant. o region. incommodare) v. tr. [dal lat. incommodare, der. di incommŏdus «incomodo1»] (io incòmodo, ecc.). – 1. Dare incomodo, recare fastidio, disagio, molestia: m’incomoda proprio dover [...] con soggetto sottinteso: se non le incomoda, verrei da lei dopo cena. 2. rifl. Prendersi incomodo, assumersi un fastidio; spec. in frasi di cortesia: non t’incomodare, ci vado io; non s’incomodi, non v’incomodate, a chi accenna ad alzarsi alla nostra ...
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tagliare
v. tr. [dal fr. (ant.) tailler, che è il lat. tardo taliare, der. di talea: v. talea] (io tàglio, ecc.). – 1. Interrompere la continuità di un corpo operando in esso una o più divisioni per [...] bambini chiacchieroni o bugiardi: bada che ti taglio la lingua!); gli fu tagliata la testa con la mannaia, con la ghigliottina (in frasi iperb.: tagliami la testa, se non è come dico io; mi farei t. la testa, piuttosto che cedere). d. Dividere in due ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...