e
〈é〉 cong. [lat. ĕt]. – 1. La più comune fra le congiunzioni; ha funzione semplicem. aggiuntiva, serve cioè a unire due parti del discorso che nella proposizione compiono il medesimo ufficio (io e tu; [...] quali bell’e fatto, bell’e andato e sim. c. Anticam. ebbe pure sign. di «anche», come il lat. et. Può introdurre inoltre frasi antitetiche, col sign. di «ma, invece» (vogliono che io taccia, e io parlerò; ha promesso di venire e non s’è visto), di ...
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scialare
v. intr. e tr. [lat. exhalare «espirare» (v. esalare), attraverso i sign. ant. di «emettere, metter fuori» e quindi «spendere con larghezza, sperperare»]. – 1. intr. (aus. avere) Spendere con [...] divertimenti, in vacanze; è sempre stato abituato a sc.; non capisco dove trovi i soldi per sc. a quel modo; frequente in frasi negative: con questi stipendî non c’è da sc.; c’è poco da sc.!, bisogna fare economia, la situazione non consente sprechi ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto [...] ?; arrivare a c. fatte, quando tutto è finito; possono pensare Che noi si faccia c. poco belle (Gozzano); c. fatta capo ha, frase proverbiale (v. la voce a suo luogo); han voluto fare le c. in grande, di festeggiamenti e sim. d. Al plur., le faccende ...
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bellezza
bellézza s. f. [der. di bello]. – 1. L’essere bello, qualità di ciò che è bello o che tale appare ai sensi e allo spirito: la b. è una specie di armonia visibile che penetra soavemente nei cuori [...] b. queste pesche!; b. mia!, come appellativo affettuoso. Spesso ironiche le espressioni: addio, b.; senti, b.; ascolta, b., e sim. Frequente in frasi enfatiche: un giardino che è una b.; il ragazzo cresce che è una b.; ci si sta comodi che è una b ...
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non
nón avv. [lat. non]. – Avverbio di negazione; parola frequentissima nel discorso, serve a negare o escludere il concetto espresso dal vocabolo cui si premette (essere - non essere; andare - non andare; [...] o non venga (cioè: sia che egli venga, sia che egli non venga), voglia o non voglia, ci crediate o non ci crediate (frasi equivalenti a venga o no, voglia o no, ecc., rispetto alle quali hanno tono meno perentorio e più enfatico); anche con il verbo ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] ; il più è fatto, è fatta la cosa più importante, o più difficile; il più è cominciare. Contrapposto a il meno, in determinate frasi: se questo è il meno, figuriamoci il più; discorrere, parlare del più e del meno, di cose varie ma di poca importanza ...
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scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel [...] . studioso, persona colta, erudita: sapeva leggere ... e passava, in quelle parti, per un uomo di talento e di scienza (Manzoni); in frasi iperb. o iron.: essere un’arca di sc., un pozzo di sc., persona dottissima; avere, o credere di avere, la sc ...
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immaginare
(letter. imaginare) v. tr. [dal lat. imaginari, lat. tardo imaginare, der. di imago -gĭnis «immagine»] (io immàgino, ecc.). – In genere, rappresentare alla propria fantasia persone, cose, [...] bellezza di quel paesaggio; non puoi i. quanto mi dispiaccia. In alcuni casi, il sign. del verbo è dato dal tono stesso della frase: puoi i. che accetterò, puoi esserne ben sicuro; immàginati se è capace di tanto, per dire, con ironia, che non lo si ...
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lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una [...] della gamba (v. gamba); più largo che l., di persona grassa e bassa di statura; io non lo guardo quanto è l., frase con cui si usa esprimere astio, noncuranza o disprezzo verso qualcuno. 2. Con valore temporale: a. Che si estende nel tempo, che dura ...
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regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del [...] di legge); eccezione alla r., fatto che si sottrae alla norma: non c’è r. senza eccezione, l’eccezione conferma la r., frasi proverbiali; questo non fa r., di fatto che non può assumersi a norma di altri. In partic.: a. Nel linguaggio scient., metodo ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...