fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato [...] da parte loro, di esprimere cioè un proprio giudizio di fatto). 5. Locuz. avverbiali: gran f. (letter.), molto, troppo (in frasi negative): lo stato di cose preesistente non è modificato gran f.; non aveva gran f. pensato agli obblighi e ai nobili ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà [...] cosa, imporsela come obbligo, come norma costante: mi son fatto una l. di aiutare chiunque ricorre a me. In alcune frasi ha sign. più generico di ordine, imposizione: dare o dettar legge, imporre ad altri la propria volontà, fare da padrone assoluto ...
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troppo
tròppo avv., agg. e s. m. [ant. adattamento del fr. trop, voce di origine germanica che significò dapprima «molto, quantità»; cfr. truppa]. – 1. avv. a. In misura eccessiva, più del giusto o di [...] ai quali ha tuttavia più forza: sapete t. bene che così non può andare; non ci sarebbe t. da stupirsi; e in frasi ellittiche: t. giusto!; sarebbe t. bello!; la sinonimia con molto, assai è anche più stretta nella lingua ant.: malizioso son io troppo ...
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vagheggiare
v. tr. [der. di vago1] (io vaghéggio, ecc.). – 1. letter. a. Guardare intensamente, con diletto, compiacimento, ammirazione, amore, desiderio; contemplare accarezzando quasi con lo sguardo: [...] le vostre donne, Quando uscite a dameggiare, Ne gli specchi de i Lucchesi, Le si possan vagheggiare (Carducci); analogam., in frasi di valore riflessivo: v. la propria immagine, la propria bellezza. 2. fig., poet. Di cosa che, posta a riscontro di ...
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arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; [...] imprese io canto (Ariosto); Canto l’arme pietose e ’l Capitano Che ’l gran sepolcro liberò di Cristo (T. Tasso). Molto com. la frase, di origine francese, essere alle prime a. (o fare le prime a.), essere all’inizio di un’arte, di una professione o d ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, [...] salute, o anche, con altro senso, insistere troppo in una richiesta, rischiando così di non ottenere nulla (soprattutto in frasi negative: non tirare troppo la corda!). d. Tracciare, disegnare, nelle espressioni (dell’uso com., ma non tecniche) t ...
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leggibile
leggìbile agg. [dal lat. tardo legibĭlis]. – 1. Che si riesce a leggere, che è cioè facilmente decifrabile, chiaro alla lettura: hai una calligrafia poco l.; un manoscritto scolorito, ma ancora [...] : un racconto, una poesia l.; o, meno com., che può essere letta senza offesa al senso morale o del pudore (soprattutto in frasi negative): è un libro che non ritengo l. da un ragazzo, o da una ragazza, della tua età. ◆ Avv. leggibilménte, in modo ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) [...] : ha gote latte e s.; quel bambino è tutto latte e s., ha un viso bianco e rosso, segno di buona salute. d. In frasi di tono enfatico, con allusione al fatto che il sangue è essenziale alla vita, e quindi cosa assai preziosa: amare qualcuno più del ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] pensiero di qualche cosa, lo stesso che darsi cura, darsi pensiero. c. Con valore reciproco: prendersi, andare d’accordo, spec. in frasi negative: tra fratello e sorella si prendono poco; non si prendeva con la moglie e si è separato. Anche in molti ...
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prendibile
prendìbile agg. [der. di prendere]. – Che può essere preso, o che è facile prendere, oppure occupare, detto per es. di un luogo fortificato; spec. in frasi negative: una palla, un pallone [...] non p. (nel tennis, nel calcio); una città non facilmente p. da parte di terra ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...