spalla
s. f. [lat. spatŭla «spatola», e nel lat. tardo «spalla, scapola», propriam. dim. di spatha: v. spada e spatola]. – 1. a. In anatomia umana, il segmento corporeo di unione tra l’arto superiore [...] . fig., v. più avanti); essere forte di spalle; tenere le s. curve; su con le s.!, dritto con le s.! frasi di esortazione a tenere una posizione eretta; alzare le s., stringersi nelle s. (cfr. fare spallucce), per esprimere noncuranza, oppure poca ...
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caposotto
caposótto avv. e s. m. [comp. di capo e sotto], invar., region. – 1. avv. Con la testa in giù; più com. nella locuz. a caposotto, nelle frasi mettersi o buttarsi a caposotto. 2. s. m., roman. [...] Tuffo con la testa in giù ...
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retaggio
retàggio s. m. [dal fr. ant. eritage, der. di eriter, lat. hereditare]. – Eredità: or discerno perché dal retaggio Li figli di Levì furono essenti (Dante); e fig.: Iacomo e Federigo hanno i [...] reami; Del r. miglior nessun possiede (Dante), la virtù del padre. È parola ant., usabile modernamente solo in senso fig., a volte in frasi di tono solenne: un r. di tradizioni, di esempî, di memorie; il glorioso r. degli avi. ...
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biascicare
(e biasciare) v. tr. [forse lat. *blaesiare, der. di blaesus «bleso»] (io biàscico o biàscio, tu biàscichi o biasci, ecc.). – 1. Rimuovere il cibo in bocca con molta saliva, senza masticarlo, [...] che non ho capito; anche assol.: più che parlare, biascica; fig. b. una lingua, parlarla stentatamente. b. Proferire parole, frasi a voce bassa e in modo poco comprensibile, muovendo le labbra come fa chi mangia biascicando: continuava a biasciarle ...
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grembo
grèmbo s. m. [lat. grĕmium, con influenza di lémbo]. – 1. La concavità che, in una persona seduta, si forma tra le ginocchia e il seno (con partic. riferimento a donne): Da’ be’ rami scendea ... [...] . a. L’utero di donna incinta, e in genere la parte interna del corpo femminile in cui si forma il bambino; soprattutto nelle frasi avere, portare in g., e sim. Più genericam., la parte interna di qualche cosa, nelle locuz. in grembo a, nel grembo di ...
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accavallare
v. tr. [der. di cavallo]. – 1. ant. Mettere, porre a cavallo. 2. estens. Mettere una cosa sopra un’altra, sovrapporre: a. le gambe; a. una maglia, un filo, nella tessitura o nel far la calza, [...] passare sopra senza tesserli; fig., a. le frasi, le domande e sim. In legatoria, mettere a cavallo di una segnatura un’altra segnatura, oppure un quartino, un foglio ripiegato, una copertina, ecc. 3. intr. pron. Accavallarsi, accumularsi, addensarsi: ...
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pasticcio
pastìccio s. m. [lat. pop. *pastīcium, der. di pasta «pasta»]. – 1. Pietanza per lo più costituita da un involucro di pasta frolla o d’altro tipo e da un ripieno di pasta alimentare, precedentemente [...] , anche intellettuale, mal fatto, disordinato, confuso: che p. hai fatto?; il tuo componimento è un vero p., un miscuglio d’idee, di frasi senza ordine e senza nesso logico; il suo discorso è stato un p. di cui nessuno ha capito niente. Anche, con ...
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madrigalesco
madrigalésco agg. [der. di madrigale] (pl. m. -chi). – Che è proprio del madrigale poetico, o è simile ad esso: parole, frasi m.; maniere, arguzie madrigalesche. Anche con riferimento alla [...] composizione musicale: musiche madrigalesche ...
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avvenire2
avvenire2 v. intr. [lat. advenire, comp. di ad- e venire «venire»] (coniug. come venire; aus. essere). – 1. Effettuarsi, per lo più casuale o improvviso (ma non necessariamente spiacevole, [...] la sua fortuna il vi guidò, in un pratello (Boccaccio). 3. ant. Con uso impers., convenire, essere il caso, soprattutto in frasi negative: non avviene ch’io con voi usi molte parole (Bembo). ◆ Part. pass. avvenuto, anche come s. m. (non com.) con ...
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ventisette
ventisètte agg. num. card. [comp. di vénti e sette], invar. – Numero composto di due decine e sette unità (in cifre arabe 27, in numeri romani XXVII). In partic., il giorno v., e come s. m. [...] dello stato e anche di molte aziende private riscuotono normalmente lo stipendio; di qui, l’uso della parola come sinon. di stipendio in frasi come non aspettano che il v., lavora solo per il ventisette, e sim. L’anno v., e come s. m. il ventisette ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...