minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si [...] di «l’ultimo, l’infimo»): lo saprebbe fare anche il m. degli operai. È però usato talvolta nel linguaggio della Chiesa in frasi che traducono o riecheggiano passi evangelici: ciò che farete a uno di questi m. (cioè di questi umili), lo farete per me ...
Leggi Tutto
ingresso
ingrèsso s. m. [dal lat. ingressus -us, der. di ingrĕdi «entrare»]. – 1. a. L’atto di entrare; è sinon. di entrata, ma si usa per indicare entrata solenne o in frasi di tono enfatico, elevato: [...] gli sposi fecero il loro i. nella sala; le truppe vittoriose hanno fatto il loro i. nella capitale nemica; fig., un giovane che fa il suo primo i. nel mondo, nella società. b. La facoltà di entrare in ...
Leggi Tutto
stramaledire
v. tr. [comp. di stra- e maledire] (coniug. come maledire). – Maledire con forza, con tutta l’anima: stramalediceva quell’imbroglione che l’aveva ridotto così. Più spesso, enfatico per maledire, [...] in frasi d’imprecazione: Dio lo (o vi, ecc.) stramaledica!; sia stramaledetto! ...
Leggi Tutto
cerimonia
cerimònia (ant. ceremònia, ant. o pop. cirimònia) s. f. [dal lat. caerimonia, caeremonia «venerazione, culto, pratica religiosa», voce di origine sconosciuta, forse etrusca; il sign. di «complimenti, [...] qualche cosa; stare sulle c., osservare i convenevoli e pretendere che altri li osservi nei proprî riguardi. Anche al sing., in frasi come dire, fare, invitare per c., per solo atto di cortesia, per pura formalità; un lusingare senza promettere, un ...
Leggi Tutto
rivoltare
v. tr. [comp. di ri- e voltare] (io rivòlto, ecc.). – 1. Voltare di nuovo, continuare a voltare: voltava e rivoltava le pagine del libro. 2. a. Voltare dalla parte opposta: giunto al fiume [...] e come intr. pron.: la situazione si è rivoltata. Con altro senso fig., ant., dirigere altrove, e quindi rigettare, ributtare, in frasi come r. la (propria) colpa, la responsabilità su qualcuno o addosso a qualcuno. 3. a. Voltare più volte, da ogni ...
Leggi Tutto
accentuare
accentüare v. tr. [dal lat. mediev. accentuare, der. di accentus -us «accento»] (io accèntuo, ecc.). – 1. Dare maggior rilievo a una parola o a una frase del discorso, pronunciandola con accento [...] più marcato: accentuò molto le ultime parole; è un oratore efficace che sa a. convenientemente le frasi. Per estens., dare a una frase musicale la debita espressione rafforzando il suono delle note. Il verbo si usa anche talora con il sign. di ...
Leggi Tutto
favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati [...] a. C.); col sign. di novella, fiaba, è di uso fam. in alcune regioni, spec. meridionali (cfr. inoltre l’agg. favoloso, e frasi come entrare nel mondo della f. o sim., cioè in un mondo fantastico, irreale). Fig., essere la f. della gente, del paese e ...
Leggi Tutto
magari
(pop. magara) interiez. [dal gr. μακάρι, forma biz. (e neogreca) del nomin. sing. neutro dell’agg. gr. class. μακάριος «felice»]. – 1. Espressione che manifesta forte desiderio, ed è spesso seguita [...] da una proposizione con il verbo all’imperfetto cong.: m. potessi vederlo!; m. fosse vero!; ricorre anche in frasi ellittiche: oh, m.!, volesse il Cielo che fosse così! Rafforzato talvolta in magari Dio o magariddìo (pop. magaraddìo). Si usa inoltre ...
Leggi Tutto
strampalato
agg. [etimo incerto: forse sovrapposizione di strambo a trampoli (tosc. trampali)]. – Di persona, che pensa e si comporta in modo strano, imprevedibile, non conseguente: è un tipo s.; che [...] con il comune modo di pensare e di agire: discorso, ragionamento s.; è proprio un’idea s.; una risposta, una proposta s.; frasi, metafore s.; una di quelle tue immagini s. che mettono in sussulto e in compassione la gente (Slataper); mi serve un filo ...
Leggi Tutto
quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] che questo sonno sia della qualità di quello di Epicuro (Leopardi); è un uomo diverso da quel che tu credi (in questa e altre frasi analoghe la locuz. quello che, o quel che, assume di solito il sign. estens. di quanto, come, ecc.: è meno sciupato di ...
Leggi Tutto
L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...