cerimonia
cerimònia (ant. ceremònia, ant. o pop. cirimònia) s. f. [dal lat. caerimonia, caeremonia «venerazione, culto, pratica religiosa», voce di origine sconosciuta, forse etrusca; il sign. di «complimenti, [...] qualche cosa; stare sulle c., osservare i convenevoli e pretendere che altri li osservi nei proprî riguardi. Anche al sing., in frasi come dire, fare, invitare per c., per solo atto di cortesia, per pura formalità; un lusingare senza promettere, un ...
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rivoltare
v. tr. [comp. di ri- e voltare] (io rivòlto, ecc.). – 1. Voltare di nuovo, continuare a voltare: voltava e rivoltava le pagine del libro. 2. a. Voltare dalla parte opposta: giunto al fiume [...] e come intr. pron.: la situazione si è rivoltata. Con altro senso fig., ant., dirigere altrove, e quindi rigettare, ributtare, in frasi come r. la (propria) colpa, la responsabilità su qualcuno o addosso a qualcuno. 3. a. Voltare più volte, da ogni ...
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accentuare
accentüare v. tr. [dal lat. mediev. accentuare, der. di accentus -us «accento»] (io accèntuo, ecc.). – 1. Dare maggior rilievo a una parola o a una frase del discorso, pronunciandola con accento [...] più marcato: accentuò molto le ultime parole; è un oratore efficace che sa a. convenientemente le frasi. Per estens., dare a una frase musicale la debita espressione rafforzando il suono delle note. Il verbo si usa anche talora con il sign. di ...
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favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati [...] a. C.); col sign. di novella, fiaba, è di uso fam. in alcune regioni, spec. meridionali (cfr. inoltre l’agg. favoloso, e frasi come entrare nel mondo della f. o sim., cioè in un mondo fantastico, irreale). Fig., essere la f. della gente, del paese e ...
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magari
(pop. magara) interiez. [dal gr. μακάρι, forma biz. (e neogreca) del nomin. sing. neutro dell’agg. gr. class. μακάριος «felice»]. – 1. Espressione che manifesta forte desiderio, ed è spesso seguita [...] da una proposizione con il verbo all’imperfetto cong.: m. potessi vederlo!; m. fosse vero!; ricorre anche in frasi ellittiche: oh, m.!, volesse il Cielo che fosse così! Rafforzato talvolta in magari Dio o magariddìo (pop. magaraddìo). Si usa inoltre ...
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strampalato
agg. [etimo incerto: forse sovrapposizione di strambo a trampoli (tosc. trampali)]. – Di persona, che pensa e si comporta in modo strano, imprevedibile, non conseguente: è un tipo s.; che [...] con il comune modo di pensare e di agire: discorso, ragionamento s.; è proprio un’idea s.; una risposta, una proposta s.; frasi, metafore s.; una di quelle tue immagini s. che mettono in sussulto e in compassione la gente (Slataper); mi serve un filo ...
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quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] che questo sonno sia della qualità di quello di Epicuro (Leopardi); è un uomo diverso da quel che tu credi (in questa e altre frasi analoghe la locuz. quello che, o quel che, assume di solito il sign. estens. di quanto, come, ecc.: è meno sciupato di ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi [...] . (è un danno da n., una faccenda da n., un’impresa da n., ecc.); un uomo da n., o un buono a n., inetto, incapace; in frasi ellittiche: e a me nulla? Per enfasi può essere rafforzato in varî modi: un bel n.; n. di n.; n. e poi n.; meno che nulla. b ...
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ossia
ossìa (ant. 'o sia') cong. [comp. di o e sia, pres. cong. del v. essere]. – Ha sign. e uso affine a cioè, e si adopera per introdurre un chiarimento, una determinazione: la toponomastica, ossia [...] essere usato per introdurre una subitanea correzione: devo andar via ... ossia, resterò altri cinque minuti; e anche, in frasi interrogative, per domandare un chiarimento: hai un’idiosincrasia? ossia, in parole povere, che cosa? Come in cioè, così ...
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impiantare
v. tr. [comp. di in-1 e piantare; cfr. lat. tardo implantare «piantare»]. – 1. a. In genere, collocare o inserire su base opportuna i varî pezzi di un congegno, gli elementi di una struttura, [...] a fornire la sede e a organizzare quanto occorre per avviarne il funzionamento. b. fig. Sinon. meno com. di impostare, in frasi quali: i. una questione, porla nei termini più adatti per poterla risolvere; i. le equazioni di un problema, scrivere le ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...