nuotare
(raro e ant. notare) v. intr. [lat. natare, con alterazione non bene spiegata della vocale] (io nuòto, ecc.; il dittongo tende a mantenersi anche fuori d’accento per evitare l’ambiguità con notare [...] n. in immersione o sott’acqua. E indicando i varî tipi di nuotata: n. a rana, a farfalla, sul dorso, ecc. (in frasi come queste è possibile un uso trans.: n. il crawl). Con riferimento allo spazio percorso: ho nuotato dalla barca fino a riva. b. Per ...
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arrecare
v. tr. [der. di recare] (io arrèco, tu arrèchi, ecc.). – Recare, portare a qualcuno, soprattutto in frasi (oggi di uso raro) come a. un messaggio, una buona notizia; anticam. anche con le altre [...] accezioni di recare. Più com. fig., causare in altri, o avere come effetto: a. dolore, disturbo, noia e sim.; le guerre arrecano soltanto lutti e distruzioni ...
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ira
s. f. [lat. īra]. – 1. Sentimento per lo più improvviso e violento, che, provocato dal comportamento di persone o da fatti, circostanze, avvenimenti, tende a sfogarsi con parole concitate, talvolta [...] in ira? (Dante). Essere in i. a qualcuno, essere odiato, malvisto da lui, o averlo nemico, avverso, spec. in qualche frase fig.: essere in i. alla sorte, ai numi, agli dèi, di persona disgraziata, perseguitata dalla sfortuna o dall’infelicità (essere ...
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mutuo1
mùtuo1 agg. [dal lat. mutuus, propr. «dato in cambio», der. di mutare «mutare, cambiare»]. – Scambievole, reciproco: un sentimento di m. ammirazione; si dotar di mutüa salute (Dante, parlando [...] m. soccorso (società di m. soccorso, fra appartenenti a una stessa categoria), cassa m. (v. mutua); talvolta anche in frasi scherz.: società di m. incensamento, di persone che si lodano scambievolmente. ◆ Avv. mutuaménte, in modo scambievole, in modo ...
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presenza
preṡènza (ant. preṡènzia) s. f. [dal lat. praesentia, der. di praesens -entis «presente1»]. – 1. a. Il fatto di essere presente in un determinato luogo, o di intervenire, di assistere a qualche [...] partic., e di tono leggermente enfatico, la locuz. dalla presenza di ..., e più spesso dalla p. mia, sua, nostra, ecc., in frasi fam. del tipo: toglietevi dalla mia p., sparisci dalla nostra p., e sim., dove il possessivo indica non la persona che è ...
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quietanza
(ant. o pop. quetanza, quitanza; ant. quittanza) s. f. [dal fr. quittance (der. di quitter «dispensare da un pagamento»), da quitte «libero da un’obbligazione» (v. quitto), raccostato a quieto, [...] la q.; per quietanza, formula che, in un documento valido come ricevuta, precede la firma di chi riscuote (di qui le frasi firmare per q., apporre la firma per quietanza). In partic., q. a saldo, dicitura che comporta, da parte del creditore, l ...
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esaurito
eṡaurito agg. [part. pass. di esaurire]. – Privato, vuotato di tutto il contenuto: pozzo e.; miniera e.; finito, consumato: i denari sono e.; pile e., che non danno più corrente elettrica; teatro [...] occupati o venduti (e dall’uso di esporre in tali casi il cartello con la scritta tutto esaurito, la locuz. sostantivata in frasi come: ieri sera a teatro c’era il tutto esaurito). Riferito a persona, che soffre di esaurimento nervoso, che si sente ...
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impolpare
v. tr. [der. di polpa] (io impólpo, ecc.). – Fornire di polpa, rendere più carnoso: possiam noi forse ... impolparci le gambe affilate e scarne? (D. Bartoli); spesso fig.: i. uno scritto, un [...] discorso di belle frasi, di citazioni. Come intr. pron., impolparsi, prender polpa, mettere carne. Cfr. il più com. rimpolpare. ...
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sconveniente
sconveniènte agg. [part. pres. di sconvenire]. – 1. Che non si conviene, che è contrario alla morale, al decoro e alle convenienze sociali: un contegno s.; assumere atteggiamenti s.; dire [...] parole, frasi s.; sostantivato con valore neutro, in funzione di predicato: un tempo si riteneva s. che una ragazza stesse fuori fino a tarda notte. 2. non com. Che non conviene, che non dà un utile o un vantaggio adeguato: un affare, un contratto ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] condizioni di vita, anche sociale e politica (c’è chi sta m. e chi sta peggio; si stava m. quando si stava peggio, frase proverbiale); al modo con cui abiti, acconciature, ornamenti e sim. si adattano alla persona (questa giacca sta m. a te che a me ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...