buccia
bùccia s. f. [etimo incerto] (pl. -ce). – 1. Corteccia delle piante, quand’è ancora molle: innestare a buccia. 2. Nel frutto, involucro più o meno consistente, variamente colorato, che riveste [...] , per lo più in modo banale, per una causa imprevista e di lieve peso, sicché poteva essere facilmente evitato; anche in frasi ellittiche, allusive: la solita b. di banana!). Per estens., anche di tuberi e sim. (patate, ecc.), e, nell’uso com., il ...
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quinta
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. quinto]. – 1. In musica, intervallo di cinque note della scala (intervallo, accordo, salto di q.), le cui specie principali sono: q. giusta, di tre toni e un [...] in scena degli attori (il nome deriva forse dal fatto che in origine erano a cinque facce girevoli). Frequenti nell’uso le frasi fig. stare, restare, agire dietro le q., di chi agisce, o fa agire altri per suo conto, copertamente, senza mettersi in ...
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inoffensivo
agg. [comp. di in-2 e offensivo]. – Che non offende o non è in grado di offendere, di fare cioè del male: armi vecchie e arrugginite, ormai i.; in partic., di animale: rendere i. un serpente [...] per lo più iron.), inetto, inefficiente: un individuo i.; di atti o parole, che non costituiscono offesa, inefficaci: una reazione i., un discorso i., frasi inoffensive. ◆ Avv. inoffensivaménte, in modo inoffensivo, in modo tale da non offendere. ...
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inondare
(ant. innondare) v. tr. e intr. [dal lat. inŭndare, der. di ŭnda «onda», col pref. in-1] (io inóndo, ecc.). – 1. tr. a. Allagare; riferito a corsi d’acqua, o alle acque stesse, che, straripando [...] ritiravano inondando le regioni dietro a sé. Meno spesso, riferito alla pioggia, coprire d’acqua (più com. allagare). b. In frasi iperb. e fig., bagnare copiosamente: le lacrime gli inondavano il viso, gli occhi (anche nel rifl., in senso iperb.: si ...
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formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante [...] il reato o perché il fatto non costituisce reato; assolvere con f. dubitativa, per insufficienza di prove). b. Per estens., frase che, in determinate circostanze, si ripete in forma identica: f. di saluto, f. di commiato, f. augurale; lo congedò con ...
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ironia
ironìa s. f. [dal lat. ironīa, gr. εἰρωνεία «dissimulazione, ironia», der. di εἴρων -ωνος «dissimulatore, finto»]. – 1. In origine, finzione (e insieme anche interrogazione): questo sign. si conserva [...] si vuol dire, con tono tuttavia che lascia intendere il vero sentimento: fare dell’i.; parlare con i.; cogliere l’i. di una frase, di un’allusione; non s’accorse dell’i. delle mie parole. Può avere lo scopo di deridere scherzosamente o anche in modo ...
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ironico
irònico agg. [dal lat. ironĭcus, gr. εἰρωνικός] (pl. m. -ci). – Detto o fatto per ironia; che costituisce o rivela ironia: frasi, parole i.; parlare con tono i.; un sorriso, un saluto i.; lodi [...] i.; un applauso i.; guardare con espressione ironica. Riferito a persona, che fa dell’ironia, o è incline all’ironia: sei ironico oggi!; uno spirito, uno scrittore, un oratore i.; e come compl. predicativo: ...
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azzardare
ażżardare v. tr. e intr. pron. [der. di azzardo, sull’esempio del fr. hasarder]. – 1. Arrischiare, mettere a rischio: a. il proprio patrimonio; usato assol., rischiare, esporsi a rischi: è [...] o con poca sicurezza e sim.: a. una domanda, una proposta, una congettura fantastica. 2. intr. pron. Osare, arrischiarsi; spec. in frasi imperative o negative: guai a te se t’azzardi a toccarlo!; nessuno s’azzardò a parlare; non vi azzardate a ...
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imprecare
v. tr. e intr. [dal lat. imprecari, comp. di in-1 e precari «pregare, augurare»] (io imprèco, tu imprèchi, ecc.; aus. avere). – Augurare il male a qualcuno, con parole violente e spesso volgari: [...] peggiori malattie a qualcuno. Più frequente con uso intr. o assol., lanciare maledizioni, proferire parole gravemente offensive, o frasi blasfeme: i. contro un nemico, contro il governo, contro il destino; imprecava perché non volevano farlo entrare. ...
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sarcasmo
s. m. [dal lat. tardo sarcasmus, gr. σαρκασμός, der. di σαρκάζω «lacerare le carni» (da σάρξ σαρκός «carne»)]. – 1. Ironia amara e pungente, ispirata da animosità e quindi intesa a offendere [...] che a volte può anche essere espressione di profonda amarezza rivolta, più che contro gli altri, contro sé stessi: parole, frasi, osservazioni piene di s.; parlare, rispondere con s.; fare del sarcasmo; sento del s. nelle tue parole; sentì la rabbia ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...