miracolo
miràcolo s. m. [dal lat. miracŭlum «cosa meravigliosa», der. di mirari «ammirare, meravigliarsi»]. – 1. a. In genere, qualsiasi fatto che susciti meraviglia, sorpresa, stupore, in quanto superi [...] quasi incredibile: si salvò per m.; fu promosso per m.; si regge in piedi per miracolo. Spesso in forma ellittica, in frasi esclam. e per lo più di tono iron. (con intenzionale esagerazione della meraviglia): gran m., che tu non abbi fatto quello ...
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inorridire
v. tr. e intr. [der. di orrido, col pref. in-1] (io inorridisco, tu inorridisci, ecc.). – 1. tr. Destare orrore, riempire di un senso di orrore: quel racconto ci ha inorridito; scene che inorridiscono [...] verbo intr. e fare causativo). 2. intr. (aus. essere) Essere preso da orrore: tutti inorridirono a quella vista; e in frasi iperb.: sono errori che fanno inorridire! 3. intr., letter. Dei capelli, farsi irti, rizzarsi sul capo: al suo gran nome Del ...
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mirare
v. tr. e intr. [lat. mīrari «meravigliarsi, ammirare» e nel lat. tardo «guardare»]. – 1. tr. a. Guardare con attenzione, con intensità, e per lo più con un particolare sentimento (ammirazione, [...] giusto, più alto, più basso; m. alla lepre, a un fagiano; m. alla testa, al petto, al cuore, alle gambe; in queste ultime frasi, anche col sign. più generico di puntare l’arma o cercare di colpire (ha per lo più quest’ultimo senso quando si tratti di ...
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prestare
v. tr. [dal lat. praestare, comp. di prae- e stare, propr. «stare innanzi», da cui si sviluppano i varî sign. particolari]. – 1. Dare in prestito, dare ad altri una cosa col patto che la restituisca [...] senza obbligazione scritta. 2. a. Con sign. più generico, dare, accordare, o porgere, offrire; è d’uso com. in alcune frasi, come: p. orecchio a qualcuno, alle parole di qualcuno, dargli ascolto; p. attenzione, stare attento; p. la dovuta obbedienza ...
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deserto1
deṡèrto1 (ant. diṡèrto) agg. [dal lat. desertus, part. pass. di deserĕre «abbandonare»]. – 1. a. Spopolato, disabitato: paese d.; strade d.; Venimmo poi in sul lito diserto (Dante); errava muto [...] ). 2. ant. Con funzione di vero e proprio participio e nel sign. di «abbandonato», forma anche tempi composti, in frasi passive o attive: con quella compagna [= compagnia] Picciola da la qual non fui diserto (Dante); Agramante ... avea deserta L ...
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soggetto2
soggètto2 s. m. [dal lat. tardo subiectum, sostantivazione del part. pass. subiectus: v. la voce prec.]. – 1. a. Argomento, tema: Don Rodrigo, senza indovinar precisamente il s. di quella visita, [...] indica tuttavia la persona che compie l’azione, come è proprio, in partic., del compl. d’agente (per es., la frase passiva «gli alunni furono rimproverati dal maestro» equivale a quella attiva «il maestro rimproverò gli alunni»; nell’una e nell’altra ...
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tollerare
(ant. o letter. tolerare) v. tr. [dal lat. tolerare, affine a tollĕre «levare»] (io tòllero, ecc.). – 1. a. Sopportare cose, fatti, situazioni spiacevoli o per naturale pazienza o perché si [...] e inevitabili: fino a quando dovremo t. queste ingiustizie?; hai potuto t. una simile prepotenza?; più spesso in frasi negative: non tollererò mai un tale sopruso; quando parla, non tollera interruzioni; conclusono che questa ingiuria non si poteva ...
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virgola
vìrgola s. f. [dal lat. virgŭla, dim. di verga «verga»: propr. «verghetta»]. – 1. a. Segno di punteggiatura, simile a un bastoncino leggermente ricurvo (,), che indica pausa debole all’interno [...] alludendo alla scarsa rilevanza e alla piccolezza del segno: ho trascritto il brano con tutte le v., con la massima accuratezza; e in frasi negative: del tuo scritto non ho mutato una v., non l’ho corretto per niente; non si è discostato di una v. (o ...
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deshabille
déshabillé ‹de∫abii̯é› s. m., fr. [part. pass. del verbo (se) déshabiller «svestir(si)»]. – 1. La condizione di chi è semivestito, discinto, nelle frasi essere, trovarsi in d., o sim. 2. Vestaglia [...] femminile, elegante e leggera ...
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paturnie
patùrnie (o paturne) s. f. pl. [etimo incerto], region. – Stato d’animo malinconico; più com., cattivo umore, irritazione sorda e stizzosa, soprattutto in locuzioni e frasi come: avere le p.; [...] far venire, mettere addosso le p.; ogni tanto gli vengono, o gli prendono, le p.; ti son passate le p.?; non gli sono ancora svanite, o non ha ancora digerito, le paturnie ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...