ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; [...] mi piacciono questi dolci, vorrei prenderne ancora; non ce ne sono più; non ne vedo altre; e con valore indeterminato in frasi ellittiche: farne di tutti i colori; chi più ne ha più ne metta; soprattutto in connessione con altro pronome: gliene disse ...
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imprimere
imprìmere v. tr. [dal lat. imprimĕre, comp. di in-1 e premĕre «premere»] (pass. rem. imprèssi, imprimésti, ecc.; part. pass. imprèsso). – 1. Premere sopra; lasciare, mediante la pressione, [...] e spec. nel part. pass.: libro impresso a Venezia; volume rilegato in pelle, con fregio impresso in oro. 3. Dare, comunicare, in frasi come i. movimento, i. velocità, i. una spinta a un corpo, e sim. 4. In pittura, rivestire di opportune sostanze una ...
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insalata
s. f. [der. di insalare]. – 1. a. Pietanza formata di verdure, generalmente crude, condite con aceto o limone, sale, olio e, talvolta, pepe: i. di lattuga, di radicchio, di cetrioli, di pomodori; [...] qualche cosa, buttarla all’aria, ridurla in disordine, sciuparla. b. Mangiarsi qualcuno in i., vincerlo, superarlo con molta facilità (in frasi come me lo mangio in i.; se lo mangerebbe in i., e sim.). 3. Nel gergo cinematografico, il groviglio della ...
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checche
checché (o che che) pron. rel.-indef. [lat. quidquid]. – Qualunque cosa, qualunque cosa che; ha valore neutro e si adopera solo come soggetto o compl. oggetto, ma sempre in frasi di tono un po’ [...] sostenuto: ch. avvenga, io voglio andarmene; faccio a modo mio, ch. ne dicano gli altri ...
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checchessia
checchessìa (o che che sia) pron. indef. [comp. di checché e sia, congiuntivo di essere], ant. o letter. – Qualunque cosa, qualsivoglia cosa: crede di sapere ch.; si trastulla con ch.; in [...] frasi negative, equivale a nulla, alcuna cosa: Socrate da principio non ebbe in animo di fare quest’innovazione, né d’insegnar che che sia (Leopardi). ...
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scorrere
scórrere v. intr. e tr. [lat. excŭrrĕre «correre fuori, correre via», comp. di ex- e currĕre «correre»] (coniug. come correre). – 1. intr. (aus. essere) a. Muoversi, spostarsi su una superficie [...] di quella giornata scorrevano rapidi e chiari come le scene di un film; in senso fig., con riferimento a discorsi, frasi e sim., procedere con facilità, con coerenza logica e sintattica: questo periodo è pesante, scorre poco; una poesia che scorre ...
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preterizione
preterizióne s. f. [dal lat. tardo praeteritio -onis, der. di praeterire «preterire»]. – L’atto, il fatto di preterire, cioè di omettere, tralasciare qualcosa. Il termine è usato soprattutto [...] vv. 49 e segg.: «Cesare taccio, che per ogni piaggia Fece l’erbe sanguigne Di lor vene ...»; e, nel linguaggio com., in frasi quali «non ti dico con quanto piacere sarei venuto anch’io»; «per non parlare dei sacrifici che i tuoi genitori hanno fatto ...
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lesso
lésso agg. e s. m. [lat. elĭxus «bollito»; cfr. lĭquēre «esser liquido» e lĭxa (aqua) «ranno»]. – 1. agg. Lessato, cotto nell’acqua a bollore: carne l., pesce l., patate l., castagne l.; fece portare [...] che abbiano opinioni o desiderî diversi, e non si trovino mai d’accordo. Locuz. avv. a lesso (o anche allesso), nelle frasi cuocere, fare a lesso, lessare; anche come agg. invar., per il semplice lesso: carne allesso. 2. s. m. Vivanda di carne ...
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improferibile
improferìbile agg. [comp. di in-2 e proferibile], letter. – Che non si può o non si riesce a proferire, cioè a esprimere, pronunciare, dire (o ridire) manifestamente: parole, frasi, bestemmie [...] improferibili ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, [...] a quelle descritte in opere romanzesche; talora anche in senso più proprio: v’ho detto di tenervi per voi le vostre frasi da romanzo, ... Io non sono un personaggio da romanzo, io! (C. Arrighi). ◆ Dim. romanżétto, piccolo romanzo: quel tal Sandro ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...