oscuro [dal lat. obscurus]. - ■ agg. 1. a. [di luogo, che è privo o scarso di luce: un o. corridoio] ≈ buio, scuro. ↑ (poet.) atro, (fam.) nero, (lett.) plutonio, tenebroso, (lett.) tetro. ↔ chiaro, illuminato, [...] 2. (fig.) a. [di testo, concetto e sim., che non è facile da comprendere: concetti o.; frasi o.] ≈ arcano, enigmatico, ermetico. ↑ incomprensibile, indecifrabile, inintelligibile. ↓ complicato, difficile. ‖ astruso, criptico. ↔ chiaro, comprensibile ...
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inoffensivo agg. [der. di offensivo, col pref. in-²]. - 1. a. [che non nuoce, che non fa male: armi vecchie, ormai i.] ≈ e ↔ [→ INNOCUO (1. a)]. b. [di animale o di persona, incapace di fare del male] [...] ≈ e ↔ [→ INNOCUO (2)]. 2. [che non arreca offesa, che non urta la suscettibilità altrui: parole, frasi i.] ≈ e ↔ [→ INNOCUO (1. b)]. ...
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tale [lat. talis] (pl. -i). - ■ agg. 1. a. [di questa o di quella sorta, che ha le proprietà di cui si sta parlando: non lo credo capace d'una t. azione] ≈ cosiffatto, (lett.) cotale, (lett.) siffatto, [...] , uguale (a). 3. [con valore quantitativo, per esprimere eccesso, spesso come antecedente di una prop. consecutiva; anche in frasi esclam. ellittiche, con la prop. consecutiva sottintesa: c'era una t. confusione che si sentiva nulla; hanno una t ...
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talmente /tal'mente/ avv. [der. di tal(e), col suff. -mente]. - [usato per lo più in unione o in correlazione con la cong. che o con un inf. preceduto dalla prep. da, per introdurre prop. consecutive, [...] o anche in frasi esclam., con la prop. consecutiva sottintesa: è un libro t. noioso che non riesco a finirlo; non sei t. stupido da non capire; è una persona t. simpatica!] ≈ a tal punto, così, (lett.) siffattamente, tanto, [posposto all'agg.] in ...
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tanto [lat. tantus agg., tantum avv.]. - ■ agg. 1. a. (solo al sing.) [riferito a cose non numerabili e generalm. anteposto al sost., in grande quantità o misura: c'è t. spazio qui; ho t. fame, sonno; [...] oggi c'è t. vento] ≈ (lett.) cotanto, molto, parecchio. ↔ poco. b. (lett.) [in frasi enfatiche o scherz., riferito per lo più a persona, così nobile, così illustre: gli onori che spettano a t. ospite] ≈ (lett.) cotanto, tale. 2. [al plur. (o al sing. ...
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insinuante agg. [part. pres. di insinuare, sul modello del fr. insinuant]. - [che cerca talora con astuzia di penetrare nell'animo altrui per conquistarne l'affetto e la fiducia: maniere, frasi i.] ≈ accattivante, [...] allettante, carezzevole, lusinghiero, mellifluo, suadente. ↑ subdolo ...
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ritratto s. m. [part. pass. di ritrarre]. - 1. a. (artist., fot.) [opera d'arte che rappresenta la figura di una persona: il r. di Napoleone] ≈ effigie, figura. b. (estens.) [persona che ha forte somiglianza [...] , (non com.) icona, immagine, incarnazione, personificazione. 2. (estens.) [rappresentazione verbale di una persona, di un luogo, ecc.: con poche frasi mi fornì un r. della situazione] ≈ descrizione, immagine, quadro, raffigurazione. [⍈ DIPINGERE] ...
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donde /'donde/ [lat. de ŭnde], lett. - ■ avv. 1. [da quale luogo (in frasi interr. dirette e indirette): d. vieni?] ≈ da dove. 2. a. [con valore causale, per qual motivo: d. tanti piagnistei?] ≈ come mai, [...] perché. b. [dalla qual cosa: d. si deduce, d. segue che ...] ≈ dal che. ■ pron. rel. 1. [dal quale: ritornò al punto d. era partito] ≈ da cui. 2. [di cui: perché sì rado Mi date quel dond'io mai non son ...
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ritrovare [der. di trovare, col pref. ri-] (io ritròvo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [trovare un oggetto o una persona perduta o nascosta, anche con la prep. in del secondo arg.: r. una lettera nel cestino] [...] , perdersi, smarrirsi. b. (fig.) [riuscire a spiegarsi qualcosa, a venire a capo di un problema e sim., spec. in frasi di senso negativo e nella forma ritrovarcisi: con tutti questi numeri non mi (ci) ritrovo molto] ≈ capacitarsi, orientarsi, (fam ...
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dove /'dove/ [lat. de ūbi]. - ■ avv. (radd. sint.) [in quale luogo, in frasi interr. ed esclam.: d. sarà nascosto?; so già d. si andrà a finire; d. siamo capitati!] ≈ (lett.) ove. ▲ Locuz. prep.: da dove [...] [indica moto da luogo: da d. vieni?] ≈ (lett.) donde. ■ cong. (radd. sint.) 1. [nel luogo in cui, in prop. relative: resta d. sei] ≈ (lett.) laddove, (lett.) ove. 2. (non com.) a. [con valore ipotetico: ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...