magari [dal gr. makári, forma biz. (e neogreca) del nomin. sing. neutro dell'agg. gr. class. makários "felice"]. - ■ interiez. 1. [espressione che manifesta forte desiderio, usata spesso nelle risposte: [...] a compiere un'azione: "Ci verresti al concerto?" "M.!"] ≈ con piacere, volentieri. ↓ perché no? ■ cong. 1. [in frasi desiderative, per esprimere con intensità la cosa desiderata (seguita da un cong. imperf.): m. potessi vederlo!; m. fosse vero!] ≈ se ...
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chicchessia /kik:e's:ia/ (o, non com., chi che sia) pron. indef. m. [grafia unita di chi che sia], solo al sing. - 1. [qualunque persona: sosterrò la mia opinione di fronte a c.] ≈ (fam.) chi capita, (lett.) [...] chissisia, chiunque, ciascuno, ognuno. 2. (non com.) [in frasi negative, nessuna persona: non voglio vedere c.] ≈ alcuno, nessuno, (lett.) veruno. ...
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mai [lat. magis "più"]. - ■ avv. 1. [in nessun tempo, in nessun caso, in espressioni negative, enfatiche o ellittiche: non lo farò m. più; m. che dica la verità] ≈ (lett.) giammai. ↔ sempre. 2. [assol., [...] , mai al mondo, nient'affatto, per niente. ↓ no. ↔ certamente, certo, come no, senz'altro, sicuramente, sicuro. ↓ sì. 3. [in frasi interr. (con chi, come, ecc.) o ipotetiche, per esprimere incredulità, scarsa probabilità, sorpresa e sim.: se m. ti ...
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maledetto /male'det:o/ (ant. o tosc. maladetto) [part. pass. di maledire]. - ■ agg. 1. a. (teol.) [colpito da maledizione: le anime m. dell'Inferno] ≈ dannato, malnato. ↔ beato, benedetto. b. (estens.) [...] (fam.) bestiale, dannato, enorme, esagerato. ↔ contenuto, limitato, moderato. b. [in formule esclam. d'imprecazione, o in frasi che esprimono condanna morale, deprecazione: m. il giorno che l'incontrai!] ≈ accidenti (al), (lett.) infausto, mannaggia ...
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verbo /'vɛrbo/ s. m. [dal lat. verbum "parola", e nei grammatici "verbo"]. - 1. [espressione verbale, solo in alcuni modi tipici e in alcune frasi negative: non aggiungere v.; andarsene senza proferire [...] v.] ≈ motto, parola. 2. a. (con iniziale maiusc.) (teol.) [nelle Sacre Scritture del cristianesimo, la parola divina e Dio stesso come seconda persona della Trinità: il V. divino; il V. incarnato] ≈ figlio, ...
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vergognarsi v. intr. pron. [der. di vergogna] (io mi vergógno, ... noi ci vergogniamo, voi vi vergognate, e nel cong. vergogniamo, vergogniate). - 1. [provare e manifestare vergogna per azioni disoneste [...] (a), essere in imbarazzo (a), imbarazzarsi (a), intimidirsi (a), intimorirsi (a). 3. [in frasi negative, provare scrupolo o imbarazzo nel fare qualcosa, seguito da frase introdotta da a o di: non si è vergognato di chiedermi i soldi] ≈ farsi scrupolo ...
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malvagio /mal'vadʒo/ [prob. dal provenz. malvatz, lat. tardo malifatius "che ha cattivo fato"] (pl. f. -gie o -ge). - ■ agg. 1. [di persona che opera il male compiacendosene] ≈ cattivo, (ant.) malestruo, [...] .) [che presenta difficoltà e sim.: La via è lunga e 'l cammino è m. (Dante)] ≈ avverso, malagevole. b. (fam.) [in frasi negative, buono: questo vino non è m.] ≈ accettabile, decente, discreto, passabile. ■ s. m. (f. -a) [persona che opera il male ...
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mancare [der. di manco] (io manco, tu manchi, ecc.). - ■ v. intr. 1. (aus. essere) [essere presenti in quantità inadeguata o non essere presenti affatto: nell'insalata manca il sale] ≈ ↓ difettare, scarseggiare. [...] (A. Manzoni)] ≈ errare, (lett.) fallare, sbagliare. ‖ peccare. 8. (aus. avere) [solo in frasi negative, evitare di fare qualcosa, con argomento sottinteso o espresso da frase introdotta da di: non mancherò di salutarlo per te] ≈ omettere, tralasciare ...
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frasario /fra'zarjo/ s. m. [der. di frase]. - 1. [raccolta ordinata di frasi tratte da uno o più autori: f. poetico; f. dantesco] ≈ fraseologia. 2. (ling.) [insieme delle locuzioni usate da una persona [...] o da una categoria di persone, repertorio di espressioni comuni di una lingua e sim.: il f. dei politici; un f. pittoresco, volgare] ≈ fraseologia. ‖ gergo, linguaggio, terminologia ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato dai suoi ➔ argomenti. La frase complessa...
La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non partecipa alla configurazione logico-sintattica...