frattura
s. f. [dal lat. fractura, der. di fractus, part. pass. di frangĕre «rompere»]. – 1. Il prodursi di una soluzione di continuità in un corpo, rottura. In partic.: a. In chirurgia, rottura di un [...] interruzione è parziale; f. patologica, dovuta a lesione ossea preesistente e che si verifica per traumi di modesta f., la sede (osso e parti molli circostanti) in cui la frattura è avvenuta; f. chiusa, se la pelle circostante al focolaio rimane ...
Leggi Tutto
scomposto
scompósto agg. [part. pass. di scomporre]. – 1. a. Suddiviso nelle varie parti che lo costituiscono: una sostanza s. nei suoi componenti chimici; un vocabolo s. nei varî elementi costitutivi. [...] in cui sono stati messi in evidenza i fattori primi. c. Nel linguaggio medico, frattura s., tipo di fratturaossea completa con spostamento dei due tronconi ossei. 2. a. Disordinato, scompigliato: avere i capelli s., le vesti s.; Ignoti vezzi ...
Leggi Tutto
focolaio
focolàio s. m. – Variante di focolare, rara nel senso proprio, ma comune ed esclusiva con gli usi fig. seguenti: 1. Nel linguaggio medico, la sede di un qualsiasi processo patologico: il f. [...] di un’infezione (v. anche focus); f. di frattura, la sede di una fratturaossea (ne fanno parte i monconi ossei e le parti molli circostanti); reazione di f., quella che si determina con fenomeni congestizî e infiammatorî a carico di un focus ...
Leggi Tutto
riducibile
riducìbile (ant. reducìbile) agg. [der. di ridurre]. – 1. a. Che si può ridurre, nel senso di ricondurre o di portare a una determinata condizione: effetto r. al suo principio; ragazzo riottoso, [...] difficilmente r. all’obbedienza. b. In medicina, che può essere rimesso nella posizione normale: fratturaossea r. o non r.; ernia r. o non r., secondo che non vi siano, o vi siano, aderenze tra il viscere erniato e i tessuti circostanti. 2. a. Che ...
Leggi Tutto
evidenziare
v. tr. [der. di evidenza] (io evidènzio, ecc.). – Mettere in evidenza, rilevare: e. una malattia con prova biochimica; e. radiograficamente una fratturaossea; l’inchiesta ha evidenziato [...] le carenze e le disfunzioni organizzative del settore ...
Leggi Tutto
epifisario
epifiṡàrio agg. [der. di epifisi]. – Dell’epifisi: cartilagine e., sottile strato cartilagineo che nelle ossa lunghe unisce l’epifisi delle ossa alla diafisi, a spese del quale si realizza [...] l’accrescimento dell’osso in lunghezza; distacco e. (detto anche epifisiolisi), fratturaossea a carico della cartilagine epifisaria degli arti, frequente nei bambini intorno al 10° anno d’età. ...
Leggi Tutto
avvitamento
avvitaménto s. m. [der. di avvitare1]. – 1. L’azione di avvitare, di serrare cioè una vite o di fermare e saldare mediante viti: a. di un bullone; a. di un coperchio; a. di due assicelle. [...] Nella chirurgia ossea, immobilizzazione di frammenti ossei, di frattura o di trapianto, mediante viti, semplici o sostenenti una placca metallica. 2. Usi fig.: a. Movimento affine a un giro di vite che il tuffatore fa compiere talvolta al proprio ...
Leggi Tutto
rottura
s. f. [lat. tardo rŭptūra, der. di rŭmpĕre «rompere», part. pass. rŭptus]. – L’azione di rompere, il fatto di rompersi o di venire rotto; la cosa stessa e la parte rotta. 1. Nei sign. proprî [...] del femore, di una costola, di una vertebra, sinon., nell’uso com., del termine scient. frattura; per estens., riferito a parti del corpo corrispondenti a una struttura ossea: r. di un braccio, di una gamba, della testa. In senso fig., in espressioni ...
Leggi Tutto
cranio
crànio s. m. [dal lat. mediev. cranium, gr. κρανίον]. – 1. Lo scheletro della testa nell’uomo e negli animali vertebrati, o, più precisamente, la parte superiore della testa ossea, che costituisce [...] dei selaci, mentre dai teleostomi in su è sempre, in parte o completamente, osseo. Con riferimento soprattutto al cranio umano: deformazioni, anomalie del c.; riportare la frattura del c.; trapanazione del c., pratica chirurgica, nota anche a livello ...
Leggi Tutto
Diritto
Si parla di d. e comando, detto altresì d.-comando, quando un datore di lavoro ( distaccante), per proprie esigenze produttive, pone temporaneamente uno o più lavoratori ( distaccati) a disposizione di un altro soggetto ( distaccatario),...
In medicina, focolaio di infezione latente, da cui a un certo punto trae origine un’infezione clinicamente evidente, dove i germi per via ematogena si localizzano secondariamente in altri tessuti o organi, che per questa sua origine è detta...