sonnambulismo
(meno com. sonnambolismo) s. m. [dal fr. somnambulisme, der. di somnambule «sonnambulo»]. – Attività automatica motoria che si svolge di regola nella prima parte della notte, durante il [...] , lavarsi, rimuovere ostacoli lungo il percorso, ecc.); è relativamente frequente nell’infanzia, in cui acquista significato patologico come sintomo di nevrosi (analogamente alla sua manifestazione nell’adulto) solo se si ripete con grande frequenza. ...
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ondulatore
ondulatóre s. m. [der. di ondulare; nel sign. 2 a è traduz. del fr. ondulateur]. – 1. (f. -trice) Operaio lamierista addetto alla fabbricazione delle lamiere ondulate alla calandra o alla [...] di dipoli magnetici alternati che costringono gli elettroni, emessi da un catodo e successivamente accelerati, a seguire una traiettoria ondulata e, di conseguenza, a emettere luce di sincrotrone (v. sincrotrone) in una ristretta banda di frequenza. ...
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rango
s. m. [dal fr. rang] (pl. -ghi). – Livello, grado, posizione rivestiti in una gerarchia di valori: 1. Nel linguaggio com., è riferito quasi esclusivam. alla posizione sociale: un uomo, una donna, [...] un fonema, nella sua serie fonematica; in statistica linguistica, il posto che un’unità lessicale occupa in una lista di frequenza di ordine decrescente, e il numero intero che denota questo posto: il r. cresce proporzionalmente al decrescere delle ...
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sonno
sónno s. m. [lat. sŏmnus]. – 1. a. Stato e periodo di riposo fisico-psichico dell’uomo e degli animali, caratterizzato dalla sospensione totale o parziale della coscienza e della volontà e accompagnato [...] da sensibili modificazioni funzionali (diminuzione del metabolismo energetico, riduzione del tono muscolare, della frequenza del polso e del respiro, della pressione arteriosa, ecc.), di fondamentale importanza nel ristoro dell’organismo. Nell’uomo ...
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sonoro
sonòro agg. [dal lat. sonorus, der. di sonor -ōris, forma poet. per sonus «suono»]. – 1. a. Che dà suono, che risuona: un corpo, un metallo sonoro. Più specificamente, in fisica, che è sede di [...] elastico (una corda, un diapason, ecc.) che vibri in maniera da trasmettere al mezzo circostante onde elastiche longitudinali di frequenza udibile (cioè tale da provocare la sensazione fisiologica del suono: circa tra 16 e 20.000 Hz); onde s., quelle ...
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cicloconvertitore
cicloconvertitóre s. m. [comp. di ciclo- e convertitore]. – Dispositivo atto a convertire a un valore più piccolo la frequenza di una corrente alternata (o di un sistema trifase di [...] correnti alternate), costituito da due gruppi raddrizzatori (monofase o trifase) opportunamente collegati tra loro ...
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filo1
filo1 s. m. [lat. fīlum] (pl. -i; con valore collettivo e in locuz. particolari anche pl. f. le fila). – 1. a. Corpo lungo, sottile, di forma cilindrica, in genere a sezione costante, di vario [...] uomini di governo, enti, e scherz. a persone, essere uniti da un legame di stretta collaborazione, con facilità e frequenza di comunicazione, e senza intermediarî; telegrafo senza fili, espressione con cui in origine, e talvolta ancora oggi, è stata ...
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darsonvalizzazione
darsonvaliżżazióne s. f. [dal nome del biofisico fr. J.-A. d’Arsonval (1851-1940)]. – L’impiego in elettroterapia delle correnti alternate ad alta frequenza; è sinon., usato soprattutto [...] in Francia (darsonvalisation o d’arsonvalisation), di marconiterapia ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] anche a nomi originariamente non neutri, come le dita, le frutta, le risa, ecc., fenomeno diffuso con frequenza maggiore in alcuni dialetti). Nella terminologia grammaticale, l’aggettivo è stato usato nel passato (oggi raramente) come equivalente ...
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soppressione
soppressióne s. f. [dal lat. suppressio -onis, der. di suppressus, part. pass. di supprimĕre «sopprimere»]. – 1. L’atto, il fatto e l’effetto del sopprimere, dell’essere soppresso. In partic.: [...] , sistema di modulazione di ampiezza di un segnale nel quale si trasmette soltanto una delle due bande di frequenze, laterali alla frequenza del segnale portante, cui la modulazione dà luogo, con un grande risparmio nell’occupazione dello spettro di ...
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In senso relativo, il numero di volte che un fatto si ripete in un dato tempo. Anche, la presenza più o meno numerosa e regolare di cose (meno di persone o animali) in un determinato luogo.
Biologia
Frequenze geniche In genetica, le proporzioni...
frequenza
Numero di volte che un fenomeno si ripete nell’unità di tempo con modalità e intervalli di tempo uguali. Le f. si usano per rappresentare sinteticamente i dati elementari rilevati.
La f. assoluta di un fenomeno o di una sua modalità...