sgusciare2
sgusciare2 v. tr. e intr. [der. di guscio, col pref. s- (nel sign. 3 e, per l’accezione 3, nel sign. 5)] (io sgùscio, ecc.). – 1. tr. a. Levare dal guscio o dal baccello: s. i fagioli, le [...] Aprire il guscio dei legumi per toglierne i semi: s. i baccelli; questi piselli non si sgusciano bene, non devono essere freschi. c. Per estens., come rifl. o intr. pron., sgusciarsi, tosc.: i serpenti a primavera si sgusciano, perdono la spoglia. 2 ...
Leggi Tutto
borboridi
borbòridi s. m. pl. [lat. scient. Borboridae, dal nome del genere Borborus, che è dal gr. βόρβορος «fango»]. – Famiglia d’insetti ditteri acalitteri, affini alle mosche, di piccole dimensioni [...] (massimo 4 mm); le loro larve vivono nel terreno, nelle erbe fradicie, nei funghi freschi e in decomposizione, negli escrementi. ...
Leggi Tutto
fiore
fióre s. m. [lat. flōs flōris; già lat. (calco del gr. ἄνϑος) anche il sign. fig. di «parte migliore», ovvero di «parte superiore»]. – 1. a. La parte più bella e appariscente della pianta, che [...] più rigoglioso. c. Essere un f., detto di persona, e spec. di giovani o bambini, avere, insieme con la bellezza, un aspetto florido, fresco: ha una figlia che è un f.; specificando: essere un f. di bellezza, di salute; è un fior di ragazza. Con altro ...
Leggi Tutto
mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] , abbigliato con gusto, o anche avere un aspetto florido, stare bene di salute; fig., iron., siamo ben messi ora!, siamo in un bel guaio, chissà cosa ci capiterà, a quale castigo andiamo incontro, e sim. (cfr. la locuz. equivalente stare freschi). ...
Leggi Tutto
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] dorme, non sente neanche le cannonate; non hai sentito il campanello?; Sentesi un grato mormorio dell’onde, Che fan duo freschi e lucidi ruscelli (Poliziano); si sentì uno scalpiccìo giù nella strada; ho sentito dei passi nel corridoio; far s. il ...
Leggi Tutto
ora1
óra1 (tronc. ór) avv. [lat. hōrā, abl. del sost. hora (v. ora2)]. – 1. a. In questo momento, nel tempo presente (è, in genere, sinon. di adesso): ora sono occupato, vieni più tardi; ora finalmente [...] al passato e al futuro insieme: ora più che mai dobbiamo stare in guardia. In espressioni enfatiche: ora sì che stiamo freschi; ora poi sta passando i limiti; che succede, ora? b. Locuzioni varie: per ora, per il momento, attualmente (serve in genere ...
Leggi Tutto
prugno
s. m. [der. di prugna]. – 1. Altro nome del susino e del pruno selvatico. 2. P. icaco, arbusto o alberetto delle crisobalanacee (Chrysobalanus icaco), originario delle regioni comprese tra la [...] Florida e il Brasile, con foglie coriacee, da ovate a rotondeggianti, fiori piccoli, bianchi, in pannocchie, e frutti detti prugne icaco, grossi come susine, gialli, rossi o neri, che si consumano freschi o variamente preparati. ...
Leggi Tutto
anticriminalita
anticriminalità (anti criminalità), agg. inv. Che combatte o contrasta la criminalità. ◆ Giovedì 10 febbraio, nella caserma madrilena di Canillas, il vulcanico direttore generale della [...] Polizia di Stato, Juan Cotino Ferrer, era raggiante. Nelle sue mani c’erano i dati freschi di stampa relativi al primo anno di applicazione di «Polizia 2000», il piano anticriminalità varato nel ’99 nelle sei più importanti province spagnole, quelle ...
Leggi Tutto
recesso2
recèsso2 s. m. [dal lat. recessus -us, der. di recedĕre; v. recedere]. – 1. a. letter. Luogo dove ci si ritira per trovare riposo e solitudine, e, più genericam., luogo solitario, nascosto, [...] recondito, per lo più angusto: il parco della villa è pieno di freschi e ombrosi r.; Della grotta i r. empie la luna (Foscolo); in usi fig.: un odio dissimulato albergava nei più profondi r. del suo animo, della sua coscienza. b. In anatomia, umana e ...
Leggi Tutto
recidere
recìdere (ant. ricìdere) v. tr. [dal lat. recīdĕre, comp. di re- e caedĕre «tagliare»] (pass. rem. reciṡi, recidésti, reciṡe, ecc.; part. pass. reciṡo), letter. – 1. a. Tagliare staccando, spec. [...] in genere valore verbale: colpito a morte, il ragazzo cadde come un fiore reciso; in floricoltura, fiori recisi, fiori freschi che si commerciano subito dopo essere stati tagliati dalla pianta (rose, garofani, crisantemi, gladioli, e altre specie da ...
Leggi Tutto
FRESCHI, Gherardo
Claudio Zanier
Nacque a Ronchis di Faedis, poco distante da Udine, il 13 dic. 1804 dal conte Antonio e da Catterina d'Attimis. Rimasto orfano di padre in giovanissima età venne allevato dallo zio materno, il conte Alessandro...
FRESCHI, Maria
Pino Fasano
Nacque a Firenze il 3 apr. 1881 da Ercole e da Zaira Morelli Poggeschi. Nel vivace ambiente culturale fiorentino che aveva preso a frequentare - nel 1900-1901 collaborò, fra l'altro, al bimensile La Bohème - conobbe...