urociste
s. f. [lat. scient. Urocystis, comp. di uro-1 e di -cystis «-cisti»]. – Genere di funghi ustilaginali, inclusi nella famiglia tilletiacee, con una sessantina di specie parassite che producono [...] sori pulverulenti lineari o a pustola sulle foglie di varie piante, tra cui aglio, anemone, frumento, viola, ecc. ...
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raccogliere
raccògliere (ant. e poet. raccòrre) v. tr. [der. di cogliere, col pref. ra-] (coniug. come cogliere). – 1. Sollevare, prendere o riprendere da terra cosa o persona: il cappel lordo e il vano [...] la mietitura; r. le patate, le fave, i fagioli, i piselli, il fieno, il trifoglio, ecc.; raccolsero una grande quantità di frumento. Quando non è specificato il prodotto, s’intende in genere di prodotti agricoli (e spesso col senso di ricavare dal ...
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calvo
agg. [lat. calvus]. – 1. Che non ha capelli, detto della testa o della persona: avere il capo c.; diventare calvo. Per estens., non com., di terreno o rilievo spoglio di vegetazione; frequente [...] nella toponomastica (per es., Monte Calvo). 2. s. m. Nome di alcune razze locali di frumento dalle spighe mutiche. 3. Argomento del c., sofisma analogo a quello del «mucchio» o dell’«acervo»: se chi è chiomato perde un solo capello, non per ciò ...
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sfarinare
v. tr. e intr. [der. di farina, col pref. s- (nel sign. 5)]. – 1. tr. Ridurre in farina i grani di frumento macinandoli; estens., ridurre in polvere simile a farina: s. le patate; s. l’intonaco [...] di un muro. 2. intr. (aus. avere) Disfarsi in farina, in polvere simile a farina: terra che sfarina facilmente; più com. nella forma intr. pron. sfarinarsi: le patate di questa qualità si sfarinano facilmente, ...
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sfarinato
s. m. [uso sostantivato del part. pass. di sfarinare]. – Denominazione generica che comprende farine, graniti (nel sign. 2 di granito2), semole e semolati, di frumento o anche di altri cereali [...] e di legumi, usata nel linguaggio tecn. della macinazione, del panificio e dell’industria della pasta ...
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locustone
locustóne s. m. [accr. di locusta1]. – In zoologia, nome di alcune specie di locuste; il l. brizzolato (lat. scient. Decticus albifrons) è comune in tutta Italia, spec. centrale e meridionale: [...] le forme giovani si nutrono soprattutto di erbe, mentre le ninfe e gli adulti, che compaiono a luglio, rodono i granelli di frumento caduti nella mietitura e danneggiano gli ortaggi e le viti. ...
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loglio
lòglio s. m. [lat. lŏlium, di etimo ignoto, che indicava Lolium temulentum, cioè il loglio cattivo]. – 1. Nome delle varie piante graminacee del genere Lolium, alcune coltivate perché forniscono [...] cattivo o zizzania o semplicem. loglio (Lolium temulentum), che infesta i campi di cereali, con cariossidi simili a quelle del frumento, ma velenose per la presenza di un micelio fungino che invade la pianta durante lo sviluppo. 2. In senso fig., per ...
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siderazione2
siderazióne2 s. f. [dal lat. sideratio -onis (cfr. la voce prec.), nel sign. di «seccamento della vegetazione»]. – In agraria, nome dato verso la fine del secolo 19° a un sistema colturale [...] di avvicendamento con rotazione biennale di frumento e trifoglio, proposto per arricchire il suolo di azoto, grazie alla coltura della leguminosa (capace di fissare l’azoto atmosferico) trattata solo con concimi fosfo-potassici; detto anche coltura ...
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ustilaginacee
ustilaginàcee s. f. pl. [lat. scient. Ustilaginaceae, dal nome del genere Ustilago, che è dal lat. tardo ustilago -gĭnis, nome di un’erba]. – Famiglia di funghi ustilaginali caratterizzati [...] Ustilago, il più importante della famiglia: sono funghi parassiti che hanno grande importanza per la patologia vegetale, come Ustilago avenae, Ustilago maydis, e Ustilago tritici, parassiti rispettivamente dell’avena, del granoturco e del frumento. ...
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Denominazione delle piante appartenenti al genere Triticum, le quali forniscono le cariossidi dette anch’esse f.; spesso si usa il sinonimo grano (➔).
Nell’esercito romano, in origine, il frumentario era l’addetto al vettovagliamento delle...
frumento (formento)
Alessandro Niccoli
Ricorre sette volte, sempre nel Convivio.
Il vocabolo, usato sempre con valore collettivo, serve a indicare la pianta (IV VII 3 l'erba multiplica nel campo non cultato, e sormonta, e cuopre la spiga del...