vaniglia
vanìglia (meno com. nell’uso corrente, ma più corretto etimologicamente, vainìglia) s. f. [dallo spagn. vainilla (da cui anche il nome lat. scient. del genere Vanilla), dim. di vaina «baccello», [...] la raccolta va fatta quando, dopo circa un anno, hanno assunto un colore bruno nerastro. b. Nell’uso com., il frutto della vaniglia, usato nell’industria dolciaria, in liquoreria e in profumeria; l’essenza che se ne ricava; la vanillina: una bustina ...
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riscaldo
s. m. [der. di riscaldare]. – È, in genere, sinon. meno com. di riscaldamento e può essere usato invece di questo in alcune locuz.: così, nella tecnica, forno di r., che serve a riscaldare i [...] , pare per l’accumulo, nei locali di conservazione, dei composti volatili che si formano durante la maturazione dei frutti. 3. In merceologia, lo stadio iniziale di attacco fungino (o fermentazione da batterî) nel legno, caratterizzato da alterazione ...
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aggrappare
v. tr. [der. di grappa 1]. – 1. Afferrare, stringere con grappe, con le unghie, con le mani: aggrappò un ramo e poté sostenersi. 2. Più com. al rifl., attaccarsi, afferrarsi: aggrappossi al [...] caulogene dell’edera, i cirri della vite del Canada, ecc.; aculei, peli aggrappanti, quelli di cui sono provvisti i frutti (frutti aggrappanti) che si aggrappano per mezzo di essi al vello degli animali. ◆ Part. pass. aggrappato, anche come agg. in ...
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confettura
s. f. [lat. confectura «preparazione», der. di conficĕre «eseguire, compiere»; nel sign. 1 ricalca il fr. confiture]. – 1. Conserva di frutta ottenuta tagliando in pezzi i frutti, privati [...] e dei semi, e cuocendoli con sciroppo; è detta anche composta, e differisce dalla marmellata, che è invece ottenuta da frutti bolliti dopo essere stati macinati o passati al setaccio. 2. non com. Quantità, assortimento di confetti e sim.: tre etti ...
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abelmosco
abelmòsco s. m. [dallo spagn. abelmosco, e questo dall’arabo ḥabb al-musk «chicco di muschio»] (pl. -chi). – 1. Erba annua della famiglia delle malvacee (Abelmoschus esculentus), coltivata [...] in India e in altri paesi tropicali per i frutti mangerecci. I frutti e i semi sono usati anche come diuretici; i semi maturi dànno un olio commestibile; il fusto dà la fibra di gombo. 2. Nome commerciale dell’ambretta (Abelmoschus moschatus), i cui ...
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ptelea
ptèlea s. f. [lat. scient. Ptelea, dal gr. πτελέα «olmo», per la somiglianza dei frutti con quelli degli olmi]. – Genere di piante rutacee, originarie del Nord America: sono alberi o arbusti decidui, [...] con foglie di solito alterne con tre foglioline, fiori poco appariscenti che danno origine a frutti alati, di norma samare, simili a quelle dell’olmo; la scorza e le foglie sono usate nella medicina popolare. ...
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anficarpia
anficarpìa s. f. [comp. di anfi- e -carpia]. – In botanica, la produzione, su una stessa pianta, di frutti epigei e di frutti ipogei. ...
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bergamotto
bergamòtto s. m. [lo stesso etimo di bergamotta]. – 1. Pregiata varietà di pero, che dà le pere bergamotte (anche agg.: pero bergamotto). 2. Pianta della famiglia rutacee (lat. scient. Citrus [...] (detto anch’esso bergamotto) è di colore giallo, acidulo, un po’ più piccolo di una arancia. Dalla corteccia dei frutti maturi si ricava l’essenza, o olio essenziale, di b., un liquido assai pregiato di colore giallo e odore gradevole, che contiene ...
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civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto [...] naturali), ma dal godimento che altri abbia della cosa, come per es. il reddito di un capitale (v. frutto, n. 4 d); nella vita c., nella vita borghese (contrapp. alla vita militare; con sign. analogo anche l’agg. sostantivato, i c., i borghesi, i ...
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farina
s. f. [lat. farīna, der. di far «farro»]. – 1. Prodotto della macinazione di frutti (cariossidi) di cereali quali frumento, segale, orzo, mais, nonché di altri frutti quali grano saraceno, castagne, [...] f. di prima qualità; fior di f., quella che ha minimo tasso di abburattamento; f. per paste, per pane; negli altri casi, si precisa il frutto da cui è ricavata: f. d’orzo, di segale; f. di granturco o f. gialla; f. di castagne o f. dolce; f. di riso ...
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In diritto i frutti si distinguono in naturali e civili. Sono F. naturali quelli che provengono direttamente dalla cosa, vi concorra o meno l’opera dell’uomo (ad esempio, i prodotti agricoli e minerali, la legna, i parti degli animali: art....
FRUTTI O FRUTTA?
La parola frutto ha un doppio singolare e un doppio plurale, con significati piuttosto diversi.
• Il singolare maschile frutto indica un singolo prodotto di una pianta, e in senso figurato ha il significato di ‘risultato’
Mangia...