aperto
apèrto agg. [part. pass. di aprire; lat. apĕrtus, part. pass. di aperire]. – 1. a. Non chiuso: uscio a., finestra a.; il negozio rimane a. fino all’una; sulla scrivania c’era un libro a.; restare, [...] o vergogna, coraggiosamente: parlare a viso a.; Ma fu’ io solo ... Colui che la difesi a viso Per l’artiglieria, la batteria con i pezzi affiancati si dice in linea aperta da un suo punto P, tornare ad esso muovendosi sempre nello stesso verso. ...
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k, K
(cappa o kappa, ant. o region. ca) s. m. o f., invar. – Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (cioè il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto) come il greco [...] del 13° sec.) il k fu talvolta sostituito alla c, per esprimerne il suono velare davanti a e o i (per es. ke = che); kilo- (talora, spec. in passato, scritto chilo-) e, premessa ad altro simbolo di una qualsiasi unità di misura, ne moltiplica il ...
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padrone
padróne s. m. (f. -a) [lat. patrōnus «protettore, difensore», rifatto secondo i nomi in -one]. – 1. ant. a. Patrono (che è il sign. etimologico): I’ fui de la città che nel Batista Mutò ’l primo [...] , una popolazione: i Romani erano ormai i p. di quasi tutto il mondo allora conosciuto; Venezia fu per secoli la p autorità assoluta, e impone o pretende di imporre la propria volontà ad altri, o può disporre di qualche cosa a sua volontà: essere ...
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si
sì avv. [lat. sīc; nel sign. 2 come forma abbreviata della locuz. affermativa sic est «così è»] (radd. sint.). – 1. Forma ant. e letter. equivalente a così: a. Con sign. modale, «in questo modo, in [...] agg. e da un verbo: trovomi sì nudo, Ch’i’ porto invidia ad ogni extrema sorte (Petrarca); Primavera dintorno Brilla nell’aria «finché, fino a quando»: messasi la via tra’ piedi non ristette sì fu a casa di lei (Boccaccio). d. In numerosi casi, l’avv. ...
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operazione
operazióne s. f. [dal lat. operatio -onis, der. di operari «operare»]. – 1. In genere, l’atto dell’operare, l’attività di chi opera, di chi compie un lavoro o un’azione. Nella lingua ant., [...] senso assol.: cominciò lo mio spirito naturale ad essere impedito ne la sua o. proprio lavoro: l’o. di contare i soldi, di confezionare un pacco, di della casa; per riportare la vettura sul binario fu necessaria tutta una serie di o. preliminari. ...
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cingolo
cìngolo s. m. [dal lat. cingŭlum, der. di cingĕre «cingere»]. – 1. Cintura di cuoio o di stoffa, annodata o chiusa con fibbia sul davanti, che gli ufficiali e i soldati romani portavano sempre, [...] di cui si cinge i fianchi il sacerdote sopra il camice, a simboleggiare la fune con la quale Gesù fu legato alla colonna. Anticam veicoli militari come i carri armati). 4. a. In anatomia umana, complesso di segmenti ossei disposti ad anello (e detto ...
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comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti [...] riesce a stabilire un’immediata c. con i proprî amici, con il pubblico; la c. tra i due capi di stato fu intensa e soddisfacente. c. Più com indifferenziato e diffuso, nonché particolari notizie ad alto contenuto spettacolare ed emotivo (avvenimenti ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] più nella forma occhi di bove), occhi grossi e sporgenti; presso i Greci, fu appellativo di Era, βοῶπις (v. boopide), e di altre dee. da condensatore ottico, applicata alla lanterna a mano e ad altri dispositivi di illuminazione. f. Strumento, usato ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] liquidi o ad aeriformi, quando si presentino o si considerino in un insieme più o meno compatto: il paese fu investito da elettorali di volta in volta proposti come vantaggiosi per tutti; per i mezzi di comunicazione di m., v. comunicazione, n. 3 a ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] la campagna; l. la casa vecchia; ha lasciato l’ufficio alle 10; fu costretto a l. la patria per sempre; l. il mondo, la i tristi pensieri, le preoccupazioni, i timori, gli scrupoli; lasciamo gli scherzi!; lasciamo da parte i complimenti! Riferito ad ...
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Figlio (Il Cairo 1868 - ivi 1936) del chedivè Ismā‛īl, compì gli studî in Italia. Salì al trono col titolo di sultano nel 1917, alla morte del fratello Ḥusain Kāmil, e nel 1922, abolito il protettorato inglese e proclamata l'indipendenza dell'Egitto,...
Capitale del regno d'Egitto. Si trova a 30°4′ lat. N. e a 31°17′ long. E. di Greenwich; a 20 km. circa a sud della punta del Delta, nella zona in cui la catena montagnosa del Mokattam (al-Muqattam) s'avvicina maggiormente al Nilo. Dista dal...