onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] d’o., in sale o altri luoghi di spettacolo e di riunione, i posti in cui siedono le autorità e altri personaggi eminenti; dama, damigella che m’è dato, onor mi tegno (Dante); non li fu onore [ad Amore] Ferir me de saetta in quello stato, A voi armata ...
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ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). [...] al sing. o al plur.: fu un quarto d’o. terribile; abbiamo passato dei brutti quarti d’ora. c. Con i sign. precedenti, in usi oggi vieni anzi ora? (Dante); ad ora ad ora, di quando in quando: Il capo ad ora ad ora egli solleva Dalla catasta dei ...
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ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata [...] il primo e l’u. scherzo che mi fanno; fu il primo e l’u. incontro che ebbi con posposto o può essere posposto ad altri o addirittura trascurato: lo e col sign. fondamentale: Gesù disse che gli u. saranno i primi; chi è l’u. della fila?; è arrivato ...
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rispondere
rispóndere (letter. ant. respóndere) v. intr. [lat. respondēre (comp. di re- e spondēre «promettere»), con mutamento di coniugazione] (io rispóndo, ecc.; pass. rem. rispósi [ant. rispuòsi], [...] e seguito da una prop. soggettiva: mi fu risposto che non dovevo immischiarmi in queste e, per quanto concerne i militari, nei modi o con i mezzi prescritti a seconda delle c. Di azioni o fatti che seguono ad altri avendo con essi un legame di vario ...
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salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva [...] o per afferrare un oggetto posto in alto e sostenersi ad esso: con un s. fu sopra il tavolo; spiccò un s. e si modo da formare una specie di tortino molto sottile ben rosolato da entrambi i lati. 5. fig. a. Rapido passaggio da una posizione a un ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli [...] il Petrarca fu considerato m. di stile; i m. della pittura fiamminga del Seicento; i grandi m. del colore, dello scalpello; i m. indicare ai cantanti, al coro, alle comparse e ad altri eventuali partecipanti alla rappresentazione l’esatto momento in ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] o vuoi) s. altro?; vuol sempre s. i fatti degli altri; sarebbe troppo se volessi saperne a te piace, volontier saprei Quanto avemo ad andar (Dante); è usato soprattutto nel pass v. grado2): di ciò che iersera vi fu fatto, so io grado alla fortuna più ...
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forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] fortificazione è atto a resistere ad attacchi nemici e può essere cuoio che si cuce per rinforzo tra la fodera interna e i quartieri delle scarpe (per un altro sign. della locuz., v ); o malagevole: altra via, che fu sì aspra e forte, Che lo salire ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] che precisano l’intensità: a v. bassa, ad alta v. (E questo ad alta v. anco richiama La ragione svïata dietro femminili sono dette v. bianche; i cori possono essere a v. fu né sarà sì perfettamente disposto come allora che a la v. d’un solo ... fu ...
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tromba
trómba s. f. [da un germ. *trumba, voce di origine onomatopeica]. – 1. a. Strumento a fiato, d’ottone, a bocchino, in uso con forme diverse fin dall’antichità più remota per segnali e quindi, [...] o diffondere notizie, con grande clamore. Anticam., per indicare i banditori fu usato anche il masch. il tromba (il t. del della denominazione sono oscure) si indicò un antico strumento musicale ad arco, fornito di una o più corde di budello poggianti ...
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Figlio (Il Cairo 1868 - ivi 1936) del chedivè Ismā‛īl, compì gli studî in Italia. Salì al trono col titolo di sultano nel 1917, alla morte del fratello Ḥusain Kāmil, e nel 1922, abolito il protettorato inglese e proclamata l'indipendenza dell'Egitto,...
Capitale del regno d'Egitto. Si trova a 30°4′ lat. N. e a 31°17′ long. E. di Greenwich; a 20 km. circa a sud della punta del Delta, nella zona in cui la catena montagnosa del Mokattam (al-Muqattam) s'avvicina maggiormente al Nilo. Dista dal...