topolino
s. m. [dim. di topo]. – 1. a. Piccolo topo, e più genericam. (anche senza valore dim.) il topo domestico. b. In senso fig., espressione vezzeggiativa riferita a bambino vivace, svelto, irrequieto: [...] le sue qualità di eroe buono e generoso, e insieme gaio e ingegnoso (largamente sfruttato poi anche come personaggio di fumetti in numerosi periodici). 2. a. T. delle risaie (lat. scient. Micromys minutus), piccolo roditore muride, che vive in Europa ...
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invasione
invaṡióne s. f. [dal lat. tardo invasio -onis, der. di invadĕre «invadere»]. – 1. a. Ingresso nel territorio di uno stato da parte delle forze armate di uno stato belligerante, per compiervi [...] ; l’i. del morbo, di un’epidemia; c’è un’i. di prodotti (o anche di cantanti) stranieri, di film polizieschi, di fumetti pornografici. Raro col senso di usurpazione, ingerenza arbitraria e sim.: i. di un potere, di un diritto; l’i. del sentimento nel ...
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antecedaneo
s. m. e agg. Chi o che precede, prefigura, anticipa qualcosa; che ha funzione propedeutica. ◆ La verità è che Romano Scarpa non ha mai smesso di fare il filmaker. I suoi fumetti erano, sono, [...] il neologismo, antecedanei. Per un ragazzino, avvicinarsi alle sue storie, voleva dire sintonizzarsi su un mondo mitico in cui fumetto e cinema erano riconciliati in un ideale archetipo comune. (Franco Porcarelli, Manifesto, 26 aprile 2005, p. 14 ...
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anti-agonistico
agg. Contrario ai princìpi che ispirano una corretta competizione agonistica. ◆ La formula sperimentata tre anni fa ha preso piede e all’edizione del 2001 [di «Melemaratona»] saranno [...] . Fondamentale l’apporto del Provveditorato agli Studi che ha diffuso in 50.000 copie nelle scuole elementari un opuscolo a fumetti in cui si sottolinea il valore sociale e anti-agonistico dello sport. (Silvia Garbarino, Stampa, 29 marzo 2001, p. 33 ...
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jeep
〈ǧìip〉 s. angloamer. [dalle lettere G. P., sigla di general purpose «per tutti gli usi», ravvicinate per la grafia al nome di un personaggio immaginario di una serie di fumetti] (pl. jeeps 〈ǧìips〉), [...] usato in ital. al femm. – Autovettura a quattro ruote motrici, particolarmente adatta per il fuori strada, destinata originariamente a impieghi militari e utilizzata poi anche per usi civili (esplorazioni, ...
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sigh
〈siġ〉 interiez. ingl. [da (to) sigh «sospirare»]. – Nel linguaggio dei fumetti, forma grafica che riproduce il rumore di un sospiro o di un pianto sommesso. ...
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serial
〈sìëriël〉 s. ingl. [dal lat. mod. serialis, der. di series «serie»] (pl. serials 〈sìëriël∫〉), usato in ital. al masch. – 1. a. Scritto (spec. romanzo) pubblicato in più puntate, in numeri successivi [...] o opera in continuazione a periodicità non costante. 2. Forma narrativa a episodî, realizzata in serie di fumetti oppure sviluppata per trasmissioni radiofoniche e più spesso televisive, imperniata sulle vicende di un numero ristretto di personaggi ...
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serie
sèrie s. f. [dal lat. series, der. di serĕre «intrecciare, infilare»]. – 1. Successione ordinata e continua di elementi, concreti o astratti, dello stesso genere: è il quarto nella s. dei papi, [...] : una s. di articoli sulle vacanze in montagna; una s. di servizî dal fronte; è in programma una nuova s. di fumetti con Braccio di Ferro. f. L’insieme dei fascicoli di una rivista, contraddistinti da numeri progressivi: nuova serie (abbrev. n. s ...
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supereroe
supereròe s. m. [comp. di super- e eroe]. – Personaggio immaginario, nato nell’ambito dei fumetti per ragazzi e poi trasferito nel cinema, dotato di forza muscolare, di capacità sensoriali [...] e talvolta di capacità intellettuali straordinarie e sovrannaturali, che si assume il compito di proteggere l’umanità da catastrofi naturali o accidentali e, soprattutto, di combattere pericolosi e astuti ...
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I fumetti
Luca Raffaelli
In questo scorcio di inizio secolo anche nell’ambito dei fumetti stanno arrivando a compimento alcune trasformazioni in atto da almeno quattro decenni. Trasformazioni destinate a imporsi definitivamente per lo strutturarsi...
«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni un fenomeno di nicchia» (Aprile & Zeoli...