pipata
(ant. pippata) s. f. [der. di pipare]. – Fumata di pipa, il fatto cioè di fumare la quantità di tabacco con cui si è caricato ciascuna volta il fornello della pipa: farsi una p.; un bicchierino [...] di grappa e una bella p., ecco quello che ci vuole dopo cena!; anche, una singola boccata di fumo con la pipa: mi basta aspirare due o tre p. per giudicare la bontà del trinciato. Meno com., la quantità di tabacco di cui si può caricare il fornello ...
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affumicatura
s. f. [der. di affumicare]. – Azione, effetto dell’affumicare. In partic.: 1. Processo di conservazione di sostanze alimentari (carni, pesce, formaggi), le quali vengono esposte, in camere [...] verde con eventuale aggiunta di pece greca o creosolo: i componenti antisettici del fumo (acido acetico, ecc.) penetrano profondamente nei tessuti impedendone la decomposizione. 2. Operazione che si effettua per distruggere o catturare mammiferi ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] agli o., di donna inoltrata nella gravidanza; averne fino agli o., fin sopra gli o., essere stufo di qualche cosa. Essere come il fumo negli o., riuscire molesto o antipatico; essere un pugno in un o., di persona che non si può soffrire, o, con altro ...
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spennacchiarsi
v. intr. pron. [der. di pennacchio, col pref. s- (nel sign. 5)] (io mi spennàcchio, ecc.), non com. – Del fumo, uscire formando un pennacchio: quando dimenavano la polenta ... me n’accorgeva [...] pel fumo che cominciava a spennacchiarsi dal comignolo della casa (I. Nievo). ...
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cortina1
cortina1 s. f. [lat. tardo cortīna, der. di cors cortis «cortile, corte», per calco del gr. αὐλαία «tenda, cortina», der. di αὐλή «aula, corte»]. – 1. a. Tendaggio destinato a isolare l’interno [...] : La tua casa che veste una cortina Di granoturco fino alla cimasa (Gozzano); c. di nebbia, di fumo, strato di nebbia o di fumo denso; nel linguaggio militare, c. nebbiogena (o, meno propriam., fumogena), nube di vapori densi e persistenti emessa ...
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candelotto
candelòtto s. m. [accr. di candela]. – 1. Candela corta e grossa. 2. estens. a. Tipo di pasta da minestra, affine ai cannelloni. b. Ghiacciolo: coi c. del ghiaccio penzoloni alle grotte (Pea). [...] viene di solito presentata la dinamite, in cilindretti avvolti in carta paraffinata. d. C. fumogeno, artificio che serve per produrre fumo, costituito da un piccolo cilindro ripieno di miscela fumogena e munito di un dispositivo di accensione. e. C ...
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pennacchio
pennàcchio s. m. [lat. tardo pinnacŭlum: v. pinnacolo]. – 1. a. Mazzo di penne, variopinte o di uno stesso colore, usate come ornamento negli elmi dei guerrieri antichi, nel cappello di certe [...] espansa di un albero: una mimosa Che fioria la mia casa ai dì d’estate Co’ suoi p. di color di rosa (Pascoli). b. Nel linguaggio com., nuvola di fumo o di vapore che fuoriesce da una ciminiera e sim.: la nave partì lanciando dal fumaiolo alti p. di ...
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velo1
vélo1 s. m. [lat. vēlum, che aveva il sign. 1 b]. – 1. a. Tessuto finissimo e leggerissimo, trasparente, di seta, cotone, lana, ecc., destinato a usi molteplici (per coprire il volto [v. veletta1], [...] davanti agli occhi, o frapponendosi fra gli occhi e gli oggetti, impedisce il vedere: fumo, nebbia, lacrime che fanno v. alla vista (e analogam., un v. di nebbia, di fumo, di lacrime); il v. della notte, l’oscurità che, fasciando le cose, le toglie ...
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capnomanzia
capnomanzìa s. f. [comp. del gr. καπνός «fumo» e -manzia]. – Antica forma di divinazione, nella quale il presagio era tratto dalla direzione, dal colore e dalla forma del fumo. ...
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Astronomia
F. interstellari
Formazioni di gas (idrogeno, calcio), frammisto a minutissime particelle solide che riempiono, con diversa densità, lo spazio cosmico fra stella e stella.
Medicina
Termine che, utilizzato senza altra determinazione,...
FUMO
Domenica Pasculli Ferrara
- Famiglia di artisti attivi tra la Puglia e la Campania tra il XVII e il XVIII secolo.
La personalità di maggiore rilievo è quella di Nicola, scultore nato forse a Saragnano, nei pressi di Salerno, nel 1643...