funzionefunzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] un unico valore di y: tale legge prende essa stessa il nome di funzione, e questa corrispondenza si indica per lo più con la formula y = ultime, nonché per le f. trigonometriche, la f. continua, la f. derivabile, v. ai singoli aggettivi). c ...
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sempre
sèmpre avv. [lat. sĕmper]. – 1. Con continuità ininterrotta, senza termine di tempo (cioè senza fine, e talora senza principio); estens., per un tempo lunghissimo, nel passato o nel futuro: Dio [...] è stato così da s., non è mai stato diversamente; con funzione quasi aggettivale la locuz. di s., di tutti i tempi, di cambiato. Più frequente la locuz. per s., di cosa attuale che si continua, che dura (o che si spera, si teme, si finge di sperare ...
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discontinuita
discontinuità s. f. [der. di discontinuo]. – 1. Mancanza di continuità, interruzione nel tempo o nello spazio: d. di movimento; d. della tradizione; d. di una superficie, ecc.; anche in [...] 3. In matematica, punto di d. di una funzione, punto in cui la funzione non è continua; in partic., d. di prima specie, se il limite della funzione in quel punto esiste ma è diverso dal valore della funzione nel punto stesso, d. di seconda specie, se ...
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bicontinuo
bicontìnuo agg. [comp. di bi- e continuo1]. – In matematica, continuo nei due sensi; detto di funzionecontinua che ammetta una funzione inversa anch’essa continua. ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in [...] di tali grandezze (d. parziale) mantenendo fisse tutte le altre. Più in partic., da un punto di vista strettamente matematico, data una funzionecontinua y = f(x), la derivata f′(x) (che può essere scritta anche y′, Df(x), df/dx, ecc.) è una nuova ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare [...] individuali di dati. c. M. continui (o a carta continua o a striscia continua), striscia di carta costituita da una lunga lo stimolo che richiede lo svolgimento di una determinata funzione (l’insieme dei moduli comportamentali di una specie permette ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] anni; o l’aspetto di una superficie che non proceda con continuità regolare ma si presenti come una serie di gradini: capelli tagliati a u/10, ecc. Più in generale, s. funzionale della funzione f(x), scala che si ottiene su una retta r fissando su ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] il russo, ecc., non ne hanno alcuno), non sempre hanno la funzione d’indicare la sede dell’accento tonico (in francese, per es., non enclitico; proclitico). L’accento italiano in generale continua quello latino, con minime deviazioni (es. figliuòlo, ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] è chiarita dalle seguenti regole fondamentali di grammatica storica: 1) la ó italiana continua la ó del tardo latino, in cui s’erano venuti a confondere, scomparsa la funzione distintiva della quantità, ŭ e ō del latino classico (per es. gióva, lat ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] e le formazioni di marcia per i trasferimenti; ordini per i servizî, che riguardano il funzionamento dei servizî; ordini di massima, per le disposizioni di carattere continuativo; foglio d’ordine o d’ordini (v. foglio, n. 2 h); parola d’o. (v ...
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continuo 1
contìnuo1 [agg. Der. del lat. continuus, da continere "tenere unito", comp. di cum "insieme" e tenere, e quindi "non interrotto"] [ALG] Applicazione c.: applicazione definita su uno spazio topologico A a valori in un altro spazio...
funzione continua a tratti
funzione continua a tratti funzione che in ogni intervallo limitato ammette un numero finito di discontinuità. Per esempio, è continua a tratti la funzione mantissa y = mant(x) che associa a ogni numero reale la...