spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] alcune parole accompagna la vocale iniziale, e che è costante per la consonante ρ, e il segno stesso «῾» Lett. ai Galati 5, 16-17). c. Principio di vita intellettuale, come funzione e facoltà estetica: le attività dello s.; elevare lo s. con la ...
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additivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo additivus (der. di addĕre «aggiungere», part. pass. additus), attraverso il fr. additif]. – 1. agg. In generale, che s’aggiunge o si può aggiungere; che comporta [...] o dà luogo a un’addizione. In partic.: a. Che ha relazione con l’addizione come operazione matematica: costante, proprietà, scrittura a.; funzione a., funzione che soddisfa la condizione f(x+y)=f(x)+f(y) identicamente rispetto a x e y. b. Che ha ...
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controllo
contròllo s. m. [dal fr. contrôle, ant. contrerole, propr. «registro che fa da riscontro a un altro», comp. di contre «contro» e rôle «registro di atti», che è il lat. rotŭlus «rotolo»]. – [...] di un fatto o dell’esattezza, del corretto funzionamento, della regolarità di qualche cosa, dal punto di grandezze di c.), il valore della grandezza considerata si mantenga costante oppure segua in modo prefissato le variazioni delle grandezze in ...
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curva1
curva1 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. curvo]. – 1. a. Nel linguaggio com., ogni linea che non sia retta. b. In matematica, sinon. di linea, intendendosi quindi anche la retta come una particolare [...] diagramma) dell’andamento quantitativo di una determinata grandezza in funzione di un’altra da cui dipende: c. di magnetizzazione bastimento quando procede a una data velocità, con angolo costante di timone. 4. In antropometria, tratto di superficie ...
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differenziale
agg. e s. m. [der. di differenza]. – 1. agg. a. Delle differenze, che tien conto delle differenze, che stabilisce o intende stabilire una differenza: pretendere, ottenere, concedere un [...] si collegano ai fondamentali concetti di derivata e di differenziale delle funzioni; calcolo d. assoluto, o calcolo tensoriale, teoria (e di rotazione delle ruote motrici in curva, mentre resta costante la velocità di rotazione dell’asse motore; d. ...
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monotòno agg. [comp. di mono- e tono1]. – In matematica, di funzione che in un dato intervallo si mantiene sempre non decrescente o sempre non crescente; o anche, ma in senso più stretto, che si mantiene [...] sempre crescente o sempre decrescente, cioè senza tratti a valore costante (che invece possono esistere nel caso precedente). ...
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proposito
propòṡito s. m. [dal lat. proposĭtum, part. pass. neutro di proponĕre (v. proporre); propr., «ciò ch’è posto innanzi»]. – 1. Fermo proponimento, volontà deliberata di fare una cosa, di comportarsi [...] il suo atroce p.?; mostrarsi saldo in un p.; essere costante o avere costanza nei p.; una persona tenace, ostinata, interessa: ciò che dici fa proprio al mio proposito). Con funzione aggettivale, a proposito, opportuno, adatto, conveniente, che fa al ...
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operatore
operatóre s. m. [dal lat. tardo operator -oris]. – 1. (f. -trice) a. Chi opera, chi compie determinate azioni o operazioni, per lo più abitualmente. Raro in usi generici: o. del male; o. di [...] misurate), in modo che l’applicazione di tali enti alla funzione di stato che rappresenta il sistema permette di determinare il valore operazione (addizionatore o sommatore, moltiplicatore per una costante, derivatore, integratore, ecc.). 5. In ...
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attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono [...] più vistoso; un compito molto delicato). Per la sua funzione, l’attributo può essere «accessorio», quando la sua mancanza sostantivo. Di solito precede quando esprime una qualità connaturata e costante (per es.: l’argentea luna, il biondo Tevere), o ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] di sensibilità. b. Più comunem., ciascuna delle distinte funzioni per cui l’organismo vivente raccoglie gli stimoli provenienti mutevole nei diversi contesti, dal significato, più specifico e costante, e altre scuole usano i due termini nel rapporto ...
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funzione costante
funzione costante funzione ƒ che, qualunque siano i valori delle sue variabili indipendenti, assume lo stesso valore. Nel caso di funzione reale di una variabile: X → Y essa associa a ogni valore x ∈ X lo stesso valore y...