facchino
s. m. [dal lat. mediev. alfachinus, fachinus, der. dell’arabo faqīh, in origine «giureconsulto, teologo, dottore, sacerdote musulmano», spesso con la funzione di «sovrintendente, controllore, [...] , cercare un f.; far portare le valigie da un facchino. Usi fig.: fare il f. o da f., essere addetto a lavori grossolani e faticosi, sgobbare: è duro dover fare il f. tutto il santo giorno; essere il f. di casa; sbaglia se crede ch’io voglia fare la ...
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corrente3
corrènte3 s. f. [part. pres. di correre, sostantivato al femm.]. – 1. a. Moto d’assieme di una massa d’acque (in un tratto di mare, di un fiume, torrente, canale e sim.), e anche la massa stessa [...] punto è molto forte; ho pensato ai pesci del fiume, a quanta fatica devono fare per resistere alla c. e non finire buttati nell’acqua salata corrente periodica la cui intensità è una funzione sinusoidale del tempo (universalmente adottata nelle linee ...
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pisciare
v. intr. [prob. voce onomatopeica] (io pìscio, ecc.; aus. avere), pop. – Urinare: p. a letto; mi scappa di p.; vado a p.; pisciarsi addosso; e, talora, seguito da agg. in funzione avverbiale: [...] urinarie: p. sangue, emettere urina mista a sangue (anche in senso fig., con riferimento a lavoro o cosa che è costata fatica, sacrifici e sim.: ha dovuto p. sangue per far fronte ai debiti). Fig., con uso trans., pronunciare o scrivere con eccessiva ...
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imbraca
(o imbraga) s. f. [der. di imbracare]. – 1. Parte del finimento dei cavalli da tiro, formata da una lunga striscia di cuoio che passa dietro le cosce dell’animale, attaccata alla groppiera e [...] o quando si punta e rincula; fig., di persona, scansare la fatica, rifiutare di fare il proprio lavoro o in genere aver perduto (più comunem. detta braca) che si metteva ai bambini con funzione assorbente, oggi sostituita da pannolini di vario tipo. ...
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servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino [...] gleba (v. servitù, n. 1 a). Più frequente con funzione di agg.: un Paese rimasto per secoli servo dello straniero; Ahi Nel linguaggio di teatro, s. di scena, l’uomo di fatica addetto a trasportare dal magazzino al palcoscenico i mobili e i materiali ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] si manda fuori la voce, e alla pronuncia: p. a stento, a fatica; parli troppo veloce, non puoi p. più adagio?; p. scandendo le incontra spesso, in alcuni di questi sign., l’aggettivo in funzione avverbiale: o Tosco che per la città del foco vivo ...
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gracile
gràcile agg. [dal lat. gracĭlis]. – 1. a. Di persona (e più spesso di bambini o di fanciulle), magro, delicato, di costituzione fisica debole e poco resistente alla fatica e ai disagi: è una [...] g.; la trama di questo romanzo è davvero molto gracile. 2. In anatomia: muscolo g., muscolo della coscia (detto anche muscolo retto interno), nastriforme e sottile, che ha la funzione di flettere la gamba sulla coscia. ◆ Dim. gracilétto, gracilino. ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] che si rompe o sim.). 5. a. Di strumenti, macchine e sim., funzionare: l’orologio non va più, s’è rotta la molla; oggi il motore In altri casi è puramente fraseologico: tutte le mie fatiche sono andate perdute, son perdute, sono state inutili; ...
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sette
sètte agg. num. card. e s. m. [lat. sĕptem], invar. – 1. a. Il numero intero che segue immediatamente al sei (considerato, soprattutto nell’antichità, numero sacro o simbolico, probabilmente in [...] Casa); com. ancora nelle locuz. sudare s. camicie, fare grande fatica; chiudere a s. chiavi o con s. sigilli, chiudere bene, ermeticamente ottavi, locuz. usata come s. m. o con funzione attributiva per indicare un giaccone o un soprabito di poco più ...
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abbrutire
v. tr. e intr. [der. di bruto] (io abbrutisco, tu abbrutisci, ecc.). – 1. tr. Rendere simile a un bruto, a bruti: è un lavoro che abbrutisce. 2. intr. (aus. essere) e intr. pron. Divenir simile [...] ) nelle azioni di guerra; popolazioni che abbrutiscono nell’indigenza. ◆ Part. pres. abbrutènte, in funzione di agg., che abbrutisce: fatiche abbrutenti; una dipendenza abbrutente dalla droga. ◆ Part. pass. abbrutito, anche come agg., ridotto ...
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In linguistica, espressione introdotta da B. Malinowski e ripresa da R. Jakobson per indicare la funzione del linguaggio propria dei messaggi che hanno il solo scopo di stabilire, mantenere, verificare o interrompere il contatto tra mittente...
In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi dei processi progettuali connessi strettamente,...