quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] che meco avea di quel d’Adamo, vinto dal sonno, in su l’erba inchinai (Dante, alludendo al corpo); una di quelle, eufem., una è finita meglio di quel che s’aspettavano). d. In funzione di predicato nominale, per individuare o precisare il soggetto: è ...
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bruciare
v. tr. e intr. [lat. *brusiare, di etimo incerto] (io brùcio, ecc.). – 1. tr. a. Consumare, distruggere con l’azione del fuoco: b. la legna; b. della carta; b. l’incenso; ho bruciato un pacco [...] fiori del giardino. d. Con la particella pron. (in funzione di dativo), bruciarsi, farsi una scottatura, un’ustione: accendendo la palla, schiacciarla con forza tale da battere irrimediabilmente l’avversario. c. Locuzioni: b. o bruciarsi le cervella ...
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questo
quésto agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭste, accus. eccu(m) ĭstum]. – Indica cosa o persona vicina nello spazio o nel tempo a chi parla, o considerata comunque come tale nel discorso (contrapp. [...] in corso o anche la sera, la mattina di questo giorno; quest’anno, questo mese, l’anno, il mese in corso (anche quest’oggi, dove l’agg. ha funzione rafforzativa); con varie determinazioni: quest’uomo qui; questo palazzo a destra, questo diavoletto di ...
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pure
avv. e cong. [lat. pūre «puramente», avv. di purus «puro»]. – Ha oggi fondamentalmente funzione di particella aggiuntiva o di cong. avversativa concessiva. Anticam. aveva anche valore avverbiale, [...] ’appunto ieri; Non hai tra l’erbe del sepolcro udita Pur ora una gentil voce di pianto? (Carducci); con quest’ultimo sign., anche nella locuz. pur dianzi (v. purdianzi). 2. Con la stessa funzione e sign. di anche: a. Come particella aggiuntiva è meno ...
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presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» [...] mio compleanno); il presente è usato inoltre con funzione atemporale (p. atemporale) per enunciare constatazioni e »). 4. s. m. a. Il tempo che ora corre, e anche l’insieme degli avvenimenti che in esso si verificano, lo stato attuale delle cose (in ...
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formazione
formazióne s. f. [dal lat. formatio -onis]. – 1. L’atto, il modo di formare: la f. di una compagnia drammatica, di un’orchestrina; un partito, una società di recente f.; battaglione, reparto [...] o cast (teatrale, orchestrale e sim.). 3. Ciò che costituisce l’effetto, il risultato del formarsi o dell’esser formato, quindi in , struttura anatomica a cui corrisponde di solito una determinata funzione. d. Con sign. più astratto, in psicanalisi ( ...
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tendere
tèndere v. tr. e intr. [lat. tendĕre] (io tèndo, ecc.; pass. rem. tési, tendésti, ecc.; part. pass. téso; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Con riferimento a oggetti che si sviluppano prevalentemente [...] deluse a voi le palme tendo (Foscolo). Per estens., t. l’orecchio (o gli orecchi), stare in ascolto per sentire il minimo valore, finito o infinito: la funzione tende all’infinito quando la variabile tende a x0; la funzione y=1/x tende a 0 ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; [...] altri gruppi (cui talora è collegato da contrafforti) a formare catene montuose. l. Nella tecnica, complesso di elementi che concorrono a una medesima funzione o che comunque vanno considerati insieme: g. elettrogeno, in elettrotecnica, accoppiamento ...
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esempio
eṡèmpio (ant. eṡèmplo, exèmpio, essèmpio, essèmplo, essèmpro, assèmplo, assèmpro, e anche aṡèmplo, aṡèmpro) s. m. [dal lat. exemplum, der. di eximĕre «prendere fuori», part. pass. exemptus]. [...] male col fare in loro presenza cose lodevoli o biasimevoli; dare l’e., il buon e., fare per primo una cosa perché altri , o per chiarire o restringere un’affermazione generica (con questa funzione, è anche com. la locuz. ad esempio, abbreviata ad ...
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che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore [...] che piangeva. Nei compl. indiretti, si ha di regola la forma obliqua cui: l’amico di cui ti ho parlato, il fine a cui tendi, ecc.; ma mi trovo!; ma che può essere anche isolato, in funzione predicativa, nel qual caso che acquista quasi valore di « ...
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L-funzione
L-funzione in analisi, funzione meromorfa sul piano complesso associata a un insieme di oggetti matematici. Nel caso di una → curva ellittica E, di equazione y 2 = x 3 + ax + b, la funzione L(E, s) di variabile complessa s, a essa...