anomalia
anomalìa s. f. [dal gr. ἀνωμαλία, lat. anomalĭa; v. anomalo]. – Irregolarità, difformità dalla regola generale, o da una struttura, da un tipo che si considera come normale: le a. della natura; [...] secondo che sia a carico della conformazione, o di una funzione, o della costituzione dell’organismo, si distingue in a. orbita ellittica, forma con l’asse maggiore di questa. 4. In matematica, sinon., in alcuni casi (ma oggi poco usato), di angolo ...
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tendenza
tendènza s. f. [der. di tendere]. – Disposizione e inclinazione, sia naturale e spontanea, sia acquisita e consapevole, verso un determinato modo di sentire, di comportarsi e di agire: quella [...] certa zona (il suo accertamento è essenziale per le previsioni del tempo). Con sign. più astratto, in matematica, t. a un limite, la proprietà di una funzione, a una o più variabili, di ammettere un limite, finito o infinito, quando la o le variabili ...
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formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante [...] risolvono (f. di addizione, f. di bisezione, ecc.) o dal matematico che per primo le stabilì (f. di Cardano, f. di Taylor). (quelli cioè che nel reticolo cristallino compiono la stessa funzione) sono, separati da virgole, raccolti in parentesi tonde. ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] politico; una festa, una riunione a c. familiare. b. In matematica, l’insieme delle proprietà di un ente, espresse talvolta da uno di forma, colore, struttura, composizione chimica, funzione, comportamento, che sia tipico di alcune categorie di ...
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vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] tenere per vero che ...), credere che sia realmente così. Con funzione di predicato: dunque è v.!, constatando la verità di un b); meridiano v., quello relativo al Sole vero. n. In matematica, riferito a un enunciato o a una formula di una teoria, ...
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fenomeno
fenòmeno s. m. [dal gr. ϕαινόμενον, part. sostantivato di ϕαίνομαι «mostrarsi, apparire»]. – 1. In filosofia, ciò che appare, che è conoscibile attraverso i sensi, e che può non corrispondere [...] (per es. di causa ed effetto) che sono in funzione di un’attività «organizzatrice» esercitata dall’intelletto umano (si per qualità eccezionali: la tua faccia tosta è un f.; nella matematica è veramente un f.; ha un cavallo da corsa che è un ...
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improprio
impròprio (ant. e pop. impròpio) agg. [dal lat. improprius]. – 1. a. Non proprio, riferito soprattutto a parole, locuzioni e sim. adoperate in un senso o in un modo diverso da quello che hanno [...] parole appartenenti ad altre categorie grammaticali ma usate con funzione di preposizione; per es., i participî presenti durante e , salvo, gli avverbî prima, sopra, ecc. 3. In matematica: a. Frazione i., frazione nella quale il numeratore è maggiore ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] logaritmo naturale della probabilità di tale stato. c. In matematica, il termine è usato per indicare enunciati molto generali ( se li stava bevendo come vinello fresco (Marcello Fois). Hanno funzione aggettivale le locuz. di principî, di buoni p., di ...
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struttura
s. f. [dal lat. structura, der. di struĕre «costruire, ammassare», part. pass. structus]. – In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione [...] telaio, a guscio, sospesa, antisismica, ecc.; secondo la diversa funzione: s. semplice (muro, trave, pilastro, ecc.) e s. s. di un’opera lirica, di una sinfonia. e. In matematica, insieme in cui siano definite operazioni o relazioni che collegano fra ...
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esponente
esponènte s. m. [part. pres. di esporre]. – 1. (anche f.) a. Chi espone, e in partic. chi, in un’istanza, espone le ragioni proprie o altrui: l’e. dichiara false le dichiarazioni dell’avversario. [...] un movimento di idee e sim.: gli e. (o, in funzione predicativa, essere, farsi esponente) di un partito, di un movimento valore della potenza. Per analogia, anche fuori dello stretto uso matematico, si dice che una lettera, un simbolo o un gruppo ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
Funzione matematica, formulata da C.W. Cobb e P.H. Douglas (1928), molto usata nell’analisi economica. Descrive come varia il prodotto o l’utilità in relazione al variare, rispettivamente, dei fattori di produzione ( funzione di produzione C-D)...