primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] dall’inizio); arrivare p., in una gara, in un concorso (con funzione appositiva, è di solito preceduto dalla prep. per: ha parlato lui per b. In fisica, per estens. del precedente sign. matematico, fenomeno p., o anche fatto di natura, fenomeno del ...
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probabilita
probabilità s. f. [dal lat. probabilĭtas -atis]. – 1. Carattere di ciò che è probabile; condizione di un fatto o di un evento che si ritiene possa accadere, o che, fra più fatti ed eventi [...] vincere; le p. di partire sono ormai pochissime. 2. In matematica, e più in generale nel linguaggio scientifico, in presenza di fenomeni casuali è assunto ogni possibile valore è data da una funzione, detta distribuzione di p.; sono esempî di tali ...
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antisimmetrico
antisimmètrico agg. [comp. di anti-1 e simmetrico] (pl. m. -ci). – 1. In matematica, termine usato con sign. diversi in contesti diversi. In partic., una relazione binaria R si dice antisimmetrica [...] se e solo se a = b: per es., se a e b sono numeri reali e R(a, b) significa a ≤ b; una funzione a più variabili è detta antisimmetrica se cambia di segno quando si scambiano tra loro due delle sue variabili. 2. In meccanica quantistica, detto della ...
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alternato
agg. [part. pass. di alternare]. – 1. Che si alterna, che si succede o si ripete a vicenda: canto a.; intorno al collo aveva un vezzo di granati a. con bottoni d’oro (Manzoni); rime a., nelle [...] rimano con i dispari e i pari con i pari. Nello sci di fondo, passo a.: v. passo2, nel sign. 4 g. 2. In matematica e in fisica, una funzione y=f(x) si dice a. se è periodica e il valore medio in un periodo è nullo. Per estens., sono anche detti a ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] persona, può essere usato da solo, invece del possessivo, di cui fa le funzioni (e in genere con più forza di suo, loro): avrà le p. suo vero significato. c. Valori affini ha proprio in matematica, contrapponendosi per lo più a improprio o a in senso ...
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indeterminazione
indeterminazióne s. f. [dal lat. tardo indeterminatio -onis]. – 1. a. non com. Indeterminatezza, mancanza di determinazione: i. di un concetto. b. Riferito a persona, mancanza di decisione, [...] irresolutezza. 2. In matematica, con riferimento a una funzione o ad altro ente dipendente da certi parametri, l’impossibilità di far corrispondere a certi valori delle variabili o dei parametri un ben determinato valore della funzione o un ben ...
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sviluppo
s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento [...] ., s. di un determinante, ecc). d. In analisi matematica, s. in serie di una funzione, determinazione di una serie che abbia come somma la funzione data. e. Con altro sign., concreto, in matematica, s. decimale di un numero non intero, la successione ...
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simmetrico
simmètrico agg. [dal gr. συμμετρικός, der. di συμμετρία «simmetria»] (pl. m. -ci). – 1. Che è in simmetria, che presenta simmetria (anche nel sign. più generico di tale termine): le due finestre [...] al piano assiale e di uguale lunghezza. 2. Con varî sign. in matematica: a. In geometria, figure s. rispetto a un punto O, a una conoscendone la somma e il prodotto); funzione s. (in partic., polinomio s.), una funzione nelle variabili x, y, ... che ...
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variazione
variazióne s. f. [dal lat. variatio -onis, der. di variare «variare»]. – 1. Con riferimento al valore trans. del v. variare: a. Il fatto di variare, di portare o di subire qualche cambiamento [...] rispetto alle radici negative). V. di una funzione, il cambiamento del valore assunto dalla funzione in corrispondenza a un incremento della variabile indipendente. Calcolo delle v., ramo dell’analisi matematica che studia i massimi e i minimi di ...
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quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, [...] servì (Boccaccio). 2. Con usi tecn. e scient. particolari: a. In matematica, termine generico per indicare un numero o una espressione algebrica, o talora anche una funzione: q. positiva, negativa; q. variabile; q. finita, q. infinitesima (o tendente ...
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Matematica
Il concetto di a. è una generalizzazione del concetto classico di funzione (➔ corrispondenza). Si parla di a. di un insieme P in un insieme Q, quando tra i due si stabilisce una corrispondenza del tipo seguente: a ogni elemento di...
Funzione matematica, formulata da C.W. Cobb e P.H. Douglas (1928), molto usata nell’analisi economica. Descrive come varia il prodotto o l’utilità in relazione al variare, rispettivamente, dei fattori di produzione ( funzione di produzione C-D)...