operatore
operatóre s. m. [dal lat. tardo operator -oris]. – 1. (f. -trice) a. Chi opera, chi compie determinate azioni o operazioni, per lo più abitualmente. Raro in usi generici: o. del male; o. di [...] diretto dell’operatore; o. del suono, il tecnico addetto a registrare i suoni. Con uso più recente, nel linguaggio sindacale e giornalistico, il termine, seguito da una specificazione, è riferito a persone, con funzioni e gradi anche diversi, che ...
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magistrato
s. m. [dal lat. magistratus -us, der. di magister «capo, soprintendente»]. – 1. a. Nel linguaggio amministr., e anche letter., del passato, con sign. generico (che continua quello originario [...] e predisporre il piano generale per la sistemazione idraulica del Po e di assumere per lo stesso territorio i compiti funzioni giurisdizionali: m. ordinario, amministrativo; m. inquirente, giudicante; m. di prima istanza, d’appello; nel linguaggio ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando [...] nervoso vegetativo o sistema neurovegetativo, che regola le funzioni della vita vegetativa e i fenomeni ad essa inerenti e perciò, in genere, forti, resistenti. e. fig. Dellinguaggio e dello stile (anche nella pittura e scultura), vigoroso, efficace ...
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funzionale1
funzionale1 agg. [der. di funzione, sul modello del fr. fonctionnel]. – 1. a. Relativo a una funzione, inerente alle funzioni esercitate da una persona: competenza f.; privilegi f.; qualifiche [...] funzione di un organo e non ad alterazioni chiaramente individuabili della sua struttura anatomica. 3. Con altri sign.: a. Nel linguaggio in vista della funzione che essa esplica). c. Sempre in linguistica, parole f., elementi f. del lessico, le ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] con riferimento alla testa in quanto sede degli organi preposti alle funzioni intellettive e razionali (sinon. quindi di mente, cervello): avere d. Testa di Tersite, nel linguaggio medico, malformazione congenita del cranio, sinon. di oxicefalia: l ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] ordine, nel rapporto d’impiego privato, quello che ha funzioni esecutive (contrapp. all’impiegato di concetto); nel rapporto d diretto con i principali sign. del termine è la locuz. in ordine a, usata, spec. nel linguaggio burocr. e comm., invece di ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] del p. materiale, dinamica del p. materiale, ecc. ove ci si riferisca alle formulazioni della meccanica che si possono applicare quando è valida tale schematizzazione. b. Nel linguaggio condizioni migliori perché possa funzionare; fig., mettere a p ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] a compiere lavoro; f. di un organo, la validità a compiere le sue funzioni: mi s’indebolisce la f. della vista, dell’udito. Più in generale tale generico sign. possono essere ricondotte alcune espressioni dellinguaggio comune quali f. d’urto (che è ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] b. Con sostantivi plur., o di valore collettivo, indica la pienezza del numero, la totalità degli elementi considerati: t. gli uomini, t. tutt’una. c. Con accezioni e funzioni grammaticali proprie, nel linguaggio marin.: tutto libero, frase con cui ...
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piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, [...] una piazza assume, spec. nel linguaggio giornalistico, valore metonimico: per es., P. del Gesù, a Roma, ha indicato . 4. Ampio spazio di terreno livellato, eventualmente attrezzato, con funzioni diverse; ha indicato talora, per es., l’arena di un ...
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sociolinguistica Settore della linguistica che studia i fenomeni linguistici in specifico rapporto con le diverse situazioni sociali.
F. de Saussure fu il primo ad attribuire un posto centrale al carattere sociale del linguaggio e ne fece dipendere...
Patologia degenerativa del sistema nervoso caratterizzata da un quadro di demenza presenile o senile, descritta per la prima volta nel 1909 dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer (Marktbreit 1864 - Breslavia 1915).
Sintomatologia ed eziologia
I...