simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; [...] porre tra le funzioni sinusoidali di frequenza assegnata e i vettori del piano complesso, e che permette di snellire notevolmente la trattazione dei problemi. Analogam., calcolo s., metodo matematico per lo studio di grandezze variabili, che consiste ...
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satellite
satèllite s. m. [dal lat. satelles -lĭtis, con il sign. 1 a, trasferito all’ambito astronomico da J. Kepler (1610)]. – 1. a. In origine, guardia del corpo, persona armata che accompagna e segue [...] elaboratore collegato a un altro di dimensioni maggiori, a favore del quale compie funzioni di elaborazione di dimensioni variabili e diametro all’incirca uguale a quello del corpo del cromosoma, a cui è connessa da un filamento più o meno ...
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ottimizzare
ottimiżżare v. tr. [der. di ottimo, sul modello dell’ingl. (to) optimize, da cui anche il fr. optimiser]. – 1. Nel linguaggio tecn. e aziendale, rendere ottimo, portare a una condizione o [...] ; o. l’organizzazione di un’impresa. 2. Nella matematica applicata, con riferimento a un problema le cui soluzioni dipendano da uno o più parametri o funzionivariabili, scegliere questi in modo che la corrispondente soluzione sia la migliore in ...
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polidromo
polìdromo agg. [comp. di poli- e -dromo]. – In matematica, di ogni funzione (in partic., di variabile complessa) che, per una scelta generica della o delle variabili indipendenti, assume più [...] dal momento che, nella teoria degli insiemi, non si accettano, in genere, funzioni polidrome; è invece di uso frequente in fisica, per qualificare il potenziale scalare, a infiniti valori, dei campi non conservativi, in contrapp. al potenziale ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] a. Complesso ordinato di norme (specificamente, nel linguaggio giur., d. oggettivo), variabili da tempo a tempo e da popolo a il d. del più forte; dopo aver tanto lavorato, ho anch’io d. a un po’ di funzioni espressamente richieste (v. stola, n. 2 a ...
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tessera
tèssera s. f. [dal lat. tessĕra (forse accorciamento del gr. τεσσαράγωνος «quadrato, rettangolo»), propr. «tavoletta quadrangolare»]. – 1. Nel mosaico, t. musiva (o semplicem. tessera), ciascuno [...] un parallelepipedo rettangolo a base più o meno quadrata e dimensioni variabili da pochi millimetri a un centimetro circa successiva a pezzi di metallo (per lo più ottone o rame) in forma di moneta o in altra forma geometrica, usati con funzioni di ...
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spazzola
spàzzola s. f. [der. di spazzare (forse con influsso di spatola)]. – 1. a. Arnese di uso domestico e artigianale per togliere la polvere, pulire e lucidare, rassettare e pettinare, costituito [...] e forma variabili, con più tecn. spatola, ognuna delle due asticciole di gomma, montate su supporto metallico, che servono aa diverse strutture formate da peli o spine chitinose, presenti sulle zampe di alcuni imenotteri apoidei, con diverse funzioni ...
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Matematico italiano (Pisa 1845 - ivi 1918). Alunno della Scuola normale superiore di Pisa (1860-64), vi ebbe maestri O. Mossotti ed E. Betti. Prof. prima di geodesia e poi di analisi nell'univ. di Pisa (1865-1917) e direttore della Scuola normale...
Matematico italiano (n. Torino 1883 - m. in guerra presso Cormons 1917), prof. all'univ. di Genova. Autore di notevoli ricerche riguardanti la teoria dei gruppi, la geometria differenziale, il calcolo delle variazioni, la teoria delle funzioni...