recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o [...] b. Nel linguaggio giur., dire, affermare, prescrivere, in citazioni di articoli di legge: l’articolo 664 del codice penale oratorio o in altre composizioni musicali, voce solista con funzioni narrative che esegue la sua parte parlando o cantando e ...
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master
‹màastë› s. ingl. [ant. meister, maister, dal fr. ant. maistre (mod. maître), che è il lat. magister «maestro»] (pl. masters ‹màastë∫›), usato in ital. al masch. (e comunem. pronunciato ‹màster›). [...] . b. Nel linguaggio tecnico, apparato principale, che dirige o controlla il funzionamento di altri; in corso m., candidato m., diplomato master. 3. Nel gioco del tennis e del golf, torneo, nazionale o internazionale, limitato a un numero ridotto ...
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registrare
v. tr. [der. di registro]. – 1. a. Scrivere, notare nel registro, in un libro o quaderno apposito, un avvenimento o una azione, di cui si vuole o si deve tener memoria; in partic., annotare [...] o far r. un contratto presso l’Ufficio del Registro; r. un atto, un provvedimento, un r. i neologismi. 2. Nel linguaggio scient. e tecn., in relazione a una macchina, uno strumento o un apparato, perché funzioni perfettamente o nel modo voluto: r. un ...
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salone
salóne s. m. [accr. di sala1; dal fr. salon nei sign. 2, 3 e 4]. – 1. Ampia sala con particolari funzioni di rappresentanza, in palazzi, case signorili, edifici pubblici e sim.: s. delle feste; [...] navi per passeggeri. Con uso scherz., poco com., aprire i s., ricevere amici a casa propria. 2. Nel linguaggiodel mercato immobiliare, ambiente di soggiorno in appartamenti d’abitazione, che sia di dimensioni sensibilmente maggiori (il doppio o più ...
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abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli [...] altri; violenza: a. sui minori (nel linguaggio giornalistico, più spesso, a. di minore), che abusi dei poteri inerenti alle sue funzioni per recare ad altri un danno di un foglio firmato in bianco, o del pubblico ufficiale che vi scriva o faccia ...
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rito
s. m. [dal lat. ritus -us, affine al gr. ἀριϑμός «numero» e al sanscr. ṛtá- «misurato» e come s. neutro «ordine stabilito dagli dèi»]. – 1. a. Il complesso di norme, prestabilite e vincolanti la [...] ordine secondo cui si compiono varie funzioni sacre (i sacramenti e i : primo Fé del celeste amor celebre il r. (Foscolo, parlando del Petrarca). 2 si riunisca in casa dei genitori. 3. Nel linguaggio forense, sinon. meno com. di procedura: codice ...
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trovare
v. tr. [forse lat. pop. *tropare (der. del lat. tropus «tropo»), documentato nel lat. tardo contropare «esprimere con tropi»; cfr. fr. ant. trover (mod. trouver), provenz. trobar] (io tròvo, [...] non ha ancora trovato casa; t. moglie, ecc. Con ellissi del compl. (nel qual caso lo scopo o l’uso a mondo; dove troverai più un frullatore che funzioni bene come questo?; con ironia, o con condizione), è comune sia nel linguaggio fam. sia anche in ...
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griglia
grìglia s. f. [dal fr. grille, che è il lat. craticŭla (v. graticola); in alcune accezioni, ha acquisito anche i sign. e gli usi del fr. gril (che ha lo stesso etimo)]. – 1. In genere, struttura [...] X, tubi a raggi catodici, ecc.), con varie funzioni di controllo del flusso elettronico fra catodo e anodo. Fra i poliodi g. che permetta la conversione e riconversione tra codici di linguaggio diversi. 4. Nell’industria tessile, cascame di cotone. ...
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forcella
forcèlla s. f. [dal lat. furcilla, dim. di furcŭla: v. forcola]. – 1. In genere, qualsiasi legno, ferro o altro oggetto che a un certo punto si allarga biforcandosi, assumendo all’incirca la [...] tecnico di varî arnesi e utensili, organi di macchine aventi funzioni di sostegno per alberi, ruote, ecc., oppure di b. Nome dato nel linguaggio com. alla zona dell’ metodo abitualmente seguito per l’aggiustamento del tiro: fare forcella; f. semplice ...
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patria
pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti [...] i nemici della p.; addio patria, solo un mare di funzioni, di disfunzioni, di funzionari e di criminali (Guido Ceronetti); tradire sviluppo, e sim.: Roma è la p. del diritto; Vienna è la p. del valzer. b. Nel linguaggio ascetico, la p. celeste, la p. ...
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sociolinguistica Settore della linguistica che studia i fenomeni linguistici in specifico rapporto con le diverse situazioni sociali.
F. de Saussure fu il primo ad attribuire un posto centrale al carattere sociale del linguaggio e ne fece dipendere...
Patologia degenerativa del sistema nervoso caratterizzata da un quadro di demenza presenile o senile, descritta per la prima volta nel 1909 dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer (Marktbreit 1864 - Breslavia 1915).
Sintomatologia ed eziologia
I...