studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] in ogni provincia (le funzioni dei provveditorati sono state senza fini professionali. b. Nel linguaggio amministr., riferito a leggi, provvedimenti e rumorosa; uno s. con mobili fiorentini del Seicento (e brachilogicamente, riferendosi al mobilio, ...
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rubrica
rubrìca (meno corretto rùbrica) s. f. [dal lat. rubrīca «ocra rossa», der. di ruber «rosso»]. – 1. a. Nell’arte libraria antica, la terra rossa usata per tingere l’asticella centrale del volume [...] o alla fine del volume, riunisce i titoli dei singoli capitoli, o delle singole opere in esso contenute, con funzioni analoghe al . televisiva di scienza e tecnica. b. Nel linguaggio amministr., ognuna delle sottoclassi dei titoli nelle quali vengono ...
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moneta
monéta s. f. [lat. monēta, propr. attributo di Giunone, che secondo gli antichi (come der. di monere «avvertire») significherebbe «l’avvertitrice», per i buoni avvertimenti dati dalla dea ai Romani [...] entrata nel linguaggio economico per indicare l’insieme dei conti e depositi bancarî non utilizzabili a vista, dei buoni di cassa e dei buoni ordinarî del Tesoro a breve scadenza, in quanto capaci di assolvere alcune delle funzioni monetarie accanto ...
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ruolo
ruòlo s. m. [dal fr. rôle, che è dal lat. tardo rŏtŭlus «rotolo»]. – 1. Elenco, registro, prospetto o quadro, in cui sono registrati in un ordine funzionale, corredati dagli elementi di rilevante [...] ; avere in un film, in un romanzo, in un racconto, il r. del ribelle, della vittima, o un r. di primo piano, principale o secondario, di nessun rilievo. Nel linguaggio sport., la funzione e la posizione che ha in campo il giocatore di una squadra ...
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mangiare2
mangiare2 v. tr. [dal fr. ant. mangier, che è il lat. manducare «mangiare»] (io màngio, ecc.). – 1. Ingerire, immettere nell’organismo alimenti solidi e semisolidi (per i liquidi si usa il [...] specificazione, per significare l’atto consueto del nutrirsi: si mangia per vivere, non mangiata dalla ruggine. In partic., nel linguaggio marin., si dice che il mare mangia arricchimenti nell’esercizio di funzioni amministrative. h. Nei giochi ...
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controllo
contròllo s. m. [dal fr. contrôle, ant. contrerole, propr. «registro che fa da riscontro a un altro», comp. di contre «contro» e rôle «registro di atti», che è il lat. rotŭlus «rotolo»]. – [...] un fatto o dell’esattezza, del corretto funzionamento, della regolarità di qualche cosa, del numero delle nascite tendente in genere alla riduzione della procreazione, attuata con varî metodi atti a evitare il concepimento. In partic., nel linguaggio ...
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nervo
nèrvo s. m. [lat. nĕrvus (gr. νεῦρον) «tendine, muscolo; forza, vigore» e nel lat. mediev. «nervo» (come filamento nervoso)]. – 1. a. In anatomia, elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, [...] tutte e due le funzioni. b. Per la funzione che il sistema nervoso, la parola aveva già in latino: a. Nel linguaggio fam., muscolo, e, più spesso, tendine: eburno, Sette nervi diversi insieme uniti, Tragge del muto legno umani accenti (Caro); o corda ...
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cassa
s. f. [lat. capsa, voce di etimo incerto (la connessione con capĕre «prendere» è da ritenersi paretimologica) che indicava in genere le scatole o cassette per conservare vestiti, profumi, oggetti [...] o più altoparlanti di determinate caratteristiche, e avente funzione, oltre che di sostegno, anche di miglioramento della resa acustica; nel linguaggio corrente il termine indica l’insieme del contenitore e degli altoparlanti, nonché dei circuiti ad ...
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prontezza
prontézza s. f. [der. di pronto]. – 1. non com. Il fatto d’esser pronto, cioè preparato, apparecchiato a ciò che occorre. In partic., nei traffici marittimi, avviso di p., la comunicazione, [...] ’avvenuto arrivo della nave in porto e del momento in cui questa sia pronta a indolenza, alla pigrizia. b. Nel linguaggio militare, p. operativa, capacità di la quale è stato organizzato o assolvere le funzioni per le quali è stato ideato e ...
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danza
s. f. [dal fr. danse, deverbale di danser «danzare»]. – 1. a. In generale, da un punto di vista antropologico, insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, [...] del sec. 20°, i movimenti e le posizioni del corpo vengono combinati più liberamente che nella danza classica e sono talvolta associati a elementi teatrali o scenografici. Nel linguaggio lo più funzioni comunicative, come nel caso del corteggiamento ...
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sociolinguistica Settore della linguistica che studia i fenomeni linguistici in specifico rapporto con le diverse situazioni sociali.
F. de Saussure fu il primo ad attribuire un posto centrale al carattere sociale del linguaggio e ne fece dipendere...
Patologia degenerativa del sistema nervoso caratterizzata da un quadro di demenza presenile o senile, descritta per la prima volta nel 1909 dallo psichiatra tedesco Alois Alzheimer (Marktbreit 1864 - Breslavia 1915).
Sintomatologia ed eziologia
I...