città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis "condizione di cittadino" e "insieme di cittadini"]. - 1. [centro abitato di una certa estensione che, per le sue funzioni amministrative, economiche, sociali, [...] è cittadino, che può essere usato anche come sost. designante gli abitanti della città (i cittadini di Milano, di Napoli ecc.). L’agg. cittadino può riferirsi sia alla città sia ai suoi abitanti: le vie cittadine; la vita cittadina; ha assunto delle ...
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insufficienza /insuf:i'tʃɛntsa/ s. f. [dal lat. tardo insufficientia]. - 1. a. [l'essere insufficiente: i. di provviste] ≈ carenza, (ant.) cortezza, deficienza, penuria, scarsezza, scarsità. ↑ mancanza. [...] al raggiungimento di un fine, anche con la prep. a: l'i. a fronteggiare la situazione] ≈ inadeguatezza, inidoneità. ↑ o anche di un intero apparato, a espletare integralmente le proprie funzioni: i. cardiaca, renale] ≈ scompenso. [⍈ ECCESSO] ...
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efficienza /ef:i'tʃɛntsa/ (non corretto efficenza) s. f. [dal lat. efficientia]. - 1. a. [l'avere un rendimento notevole, con riferimento a una persona: lavorare con grande e.] ≈ attivismo, dinamismo, [...] di un meccanismo, di un dispositivo e sim., alle funzioni per cui sono stati costruiti: testare l'e. di un motore] ≈ funzionamento, rendimento, tenuta. ‖ funzionalità. 2. (estens.) [l'essere nel pieno delle proprie capacità fisiche e mentali ...
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parrocchia /pa'r:ɔk:ja/ s. f. [dal lat. tardo, eccles., parochia, var. di paroecia, dal gr. paroikía, propr. "vicinato"]. - 1. a. (eccles.) [la più piccola circoscrizione territoriale compresa in una diocesi, [...] di fedeli affidati alle cure pastorali di un parroco] ≈ cura. b. [l'edificio in cui il parroco esercita le funzioni pastorali che gli sono attribuite] ≈ pieve. ⇑ chiesa. c. [l'insieme dei fedeli della parrocchia] ≈ parrocchiani. 2. (fig., spreg ...
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libero /'libero/ [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. - ■ agg. 1. a. [che non è soggetto al dominio o all'autorità altrui: uomo l.] ≈ (ant., lett.) franco. ↔ prigioniero, (lett.) servo. ↑ schiavo. b. [di popolo, [...] di fare o non fare una cosa, con la prep. di e l'inf. o assol.: sei l. di fare ciò che vuoi] ≈ padrone, [con uso assol.] difesa che è libero da compiti di marcatura e svolge funzioni di organizzatore delle azioni difensive] ≈ battitore libero. ...
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fare² (ant. facere /'fatʃere/) [lat. facĕre] (pres. fàccio, non com., fo /fɔ/, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., nelle 3e [...] far sì (o tanto) → □; farsi largo → □. d. [esercitare un mestiere, una professione e sim.: fa il muratore; fa l'avvocato] ≈ essere. e. [svolgere le funzioni, con la prep. da: f. da padre, da madre a qualcuno] ≈ fare le veci (di), fungere. f. [tenere ...
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Fabio Rossi
obbligare. Finestra di approfondimento
Fare forza sulle persone - Vi sono vari modi e gradi di esercitare forza sulle persone perché facciano qualcosa. O. e costringere sono i termini più [...] per ciò che si è chiamati a svolgere in ambito lavorativo o comunque in un contesto di distribuzione di ruoli o funzioni (con l’analogo incarico, se il compito è stato assegnato da qualcuno, e il più formale mansione): tu avevi il compito di ...
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morire [lat. ✻mŏrĭre per il lat. class. mŏri] (pres. io muòio, tu muòri, egli muòre, noi moriamo, voi morite, essi muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. [...] Al pari di altri termini riguardanti malattie, sesso, funzioni fisiologiche, ecc., m. e morte sono considerate è d’uso per lo più scient. o burocr.: è di·cile stabilire l’ora del decesso. Perdita e scomparsa sono d’uso assai com., mentre dipartita ...
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obbligare [dal lat. obligare, der. di ligare "legare", col pref. ob-] (io òbbligo, tu òbblighi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [stringere con obbligo, con la prep. a del secondo arg.: il giuramento obbliga un teste [...] per ciò che si è chiamati a svolgere in ambito lavorativo o comunque in un contesto di distribuzione di ruoli o funzioni (con l’analogo incarico, se il compito è stato assegnato da qualcuno, e il più formale mansione): tu avevi il compito di ...
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Fabio Rossi
morire. Finestra di approfondimento
Tabù linguistici - Al pari di altri termini riguardanti malattie, sesso, funzioni fisiologiche, ecc., m. e morte sono considerate parole tabù nella nostra [...] (è venuto meno in seguito a una grave malattia). Com. è anche l’espressione non esserci più (o non essere più tra noi e sim.): il ’uso per lo più scient. o burocr.: è di·cile stabilire l’ora del decesso. Perdita e scomparsa sono d’uso assai com., ...
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L’impiego di ➔ sigle soddisfa il bisogno di brevità con strutture (prevalentemente nomi di istituzioni, enti o associazioni) formate da due o più elementi: CEI sintetizza in tre caratteri «Conferenza episcopale italiana», FGCI in quattro «Federazione...
L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali di un verbo:
[Se] consideriamo un determinato...