effimero
effìmero (o efìmero) agg. [dal lat. tardo ephemĕrus, gr. ἐϕήμερος, comp. di ἐπί «sopra» e ἡμέρα «giorno»]. – 1. a. Che dura un solo giorno: febbre e. (o effimera s. f.), locuz. usata spec. in [...] riferimento alla tradizione delle feste rinascimentali e barocche, nelle quali ci si serviva di apparati e. (effetti luminosi, fuochid’artificio, costruzione di archi onorarî o facciate posticce e sim.), il termine è stato ripreso tra la fine degli ...
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stoppino
s. m. [der. di stoppa]. – 1. Lo stesso che lucignolo, come cilindro sottile, di fibre ritorte, delle candele, e di altre lampade a fiamma (a olio, a petrolio, ecc.), o come semilavorato prodotto [...] delle macchine di preparazione alla filatura. 2. a. Miccia per fuochid’artificio. b. Innesco anticam. usato per le artiglierie e le bombe, fatto di cotone ritorto, intriso di una soluzione di polvere nera, alcol, gomma arabica, seccato e tagliato a ...
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bengala
s. m. [dal nome della regione indiana del Bengala, dove si usavano un tempo fuochi colorati, come segnali nella caccia alla tigre], invar. (plur. raro, -i). – Fuocod’artificio costituito da [...] un cannello di carta resistente, caricato con sostanze che dànno, bruciando, una viva luce colorata. Il termine è comunem. usato anche per indicare i razzi da segnalazione e i razzi o proiettili illuminanti ...
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Tecnica di fabbricazione dei fuochi d’artificio, composizione di materie combustibili che, bruciando, producono effetti luminosi svariatissimi per forma e colore: si usano generalmente per spettacoli in occasione di feste e anche per segnalazioni....
Cospiratore (York 1570 - Londra 1606). Di famiglia protestante ma poi convertitosi al cattolicesimo, fu scelto, tra gli organizzatori della congiura delle Polveri, per accendere la miccia che egli stesso aveva sistemato sotto il parlamento....