titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] semente da impiegare nelle semine, e si determina con la formula V = pg/100, dove V è il titolo o valore reale, p la purezza e g la germinabilità. 9. Nell’industria tessile, misura della finezza di una singola fibra, e, più precisamente, numero che ...
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presentare
preṡentare v. tr. [dal lat. tardo praesentare, der. di praesens -entis: v. presente1)] (io presènto, ecc.). – In genere, portare alla vista d’altri, mostrare. 1. Con compl. oggetto di cosa: [...] modo da incappellarla con un’estremità dell’albero. g. Far conoscere al pubblico, mediante una manifestazione del tennis; in partic., far fare la conoscenza formale reciproca a due (o più) persone, dicendo a ciascuna il nome dell’altra (e, talora, ...
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presentazione
preṡentazióne (ant. preṡentagióne) s. f. [der. di presentare; cfr. lat. mediev. tardo praesentatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto, il modo del presentare. a. Di cose: la p. di una domanda, [...] Vergine. d. Proposta, fatta da chi ne ha facoltà, di nominare o eleggere una persona: la p. di nuovi soci all’accademia. Diritto preceduto da una pagina di p. scritta da un noto critico. g. In paleografia e filologia, copia di p., bella copia di un ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; [...] smontabili e ricomponibili, possono servire per parecchi calchi. f. Nell’industria ceramica, stampo in gesso o in metallo che serve per modellare i varî manufatti. g. In tipografia, con più accezioni: per es., si chiamano forme, in senso lato, i varî ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato [...] neperiani), i logaritmi che hanno per base il numero di Nepero e = 2,71828. g. In musica: suono n., quello non alterato da diesis o da bemolle; scala n., quella costruita secondo i principî fisici, senza l’adozione del temperamento; strumenti n., gli ...
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strato
s. m. [dal lat. stratum, neutro sostantivato di stratus, part. pass. di sterněre «distendere»]. – 1. ant. a. Tappeto o drappo che si stende in terra in segno d’onore: Già il mobile de’ seggi ordine [...] , di masse materiali (s. materiale), di cariche elettriche (s. elettrico) o di masse magnetiche (s. magnetico), su una superficie, in partic. su normalmente confinati nel volume del conduttore medesimo. g. In chimica, cromatografia su s. sottile, ...
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azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata [...] partito politico italiano fondato (1853) da G. Mazzini, particolarmente attivo durante l’organizzazione ; a. semplici, composte. 4. a. Svolgimento dell’intreccio di un’opera narrativa o drammatica: l’a. del poema, di un romanzo, di una commedia; l’a ...
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toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] nel sign. di «riferirsi a»: conosciuto che a sé più che a altra persona ... queste cose toccavano (Boccaccio). g. Eccitare un sentimento o una facoltà dello spirito: parevan sì contenti Come a nessun toccasse altro la mente (Dante); in partic., t. il ...
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soffrire
(ant. sofferire e sofferére) v. tr. e intr. [lat. pop. *sufferire, lat. class. sufferre «portare su di sé, sopportare», comp. di sŭb «sotto» e ferre «portare, tollerare»] (io sòffro, ecc.; pass. [...] che riesca penosa, o che provochi avversione, antipatia: quando considero che per aver figliuoli mi converrebbe soffrire una donna, mi passa subito la volontà (Goldoni); sofferitemi come son fatto (G. Gozzi); riconoscendo volentieri la superiorità ...
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forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] usare le maniere forti. g. In fisica, detto di processi determinati dalla forza o interazione forte (v. interazione furore. d. La cosa in cui più si vale, in cui meglio si riesce o si è più capaci (uso prob. esemplato sul fr. fort): gli scacchi sono ...
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(o Rio G. o Puerto G.) Centro dell’Argentina (79.072 ab. nel 2001), capoluogo della provincia di Santa Cruz (Patagonia). È un attivo porto, sull’estuario del fiume omonimo, di esportazione della lana, e scalo fisso per le navi. Grandi stabilimenti...
O'GRADY, Standish
Walter Starkie
Scrittore irlandese, nato a Castletown (Cork) il 18 settembre 1846, morto il 18 maggio 1928. Originario d'una famiglia protestante dell'Irlanda, fu educato al Trinity College (Dublino). La History of Ireland...