stare [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto /stɔ/ [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], stia [poet. [...] io per aiutarti] ≈ esserci, restare, rimanere. 4. [avere la propria sede o dimora in un luogo e sim., con le prep. a, in, anche nell turba, eretta / in su le tombe guarda, attende e sta (G. Carducci); ma sta’! Folle desio dove mi spigni? (L. Magalotti ...
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Fabio Rossi
inventare. Finestra di approfondimento
Invenzioni e scoperte - I. significa «dar vita a qualcosa che prima non esisteva». Sia il verbo sia il sost. der. (invenzione) vengono spesso usati per [...] ha inventato polvere, bussola, e fino la stampa (G. Leopardi); marionette automatiche, di nuova invenzione (L. guadagneremo un sacco di soldi. Trovare è riferito soprattutto ai sost. modo o sistema: vedi di trovare il modo di farci uscire di qui; ha ...
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Fabio Rossi
Fede. Finestra di approfondimento
Tipi di fede - Diversi termini indicano il credere in qualcosa o in qualcuno. Tra questi, f. designa una convinzione piena, talora senza bisogno di prove, [...] che indicano una fedeltà quasi religiosa riposta in persone o, per lo più, in idee e sim.: sono il suo devoto amico e sono rimasto qui per assisterla (I. Svevo); votato alla lotta col peccato (G. Verga). Fidato e fido, sinon. di leale, si riferiscono ...
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nuovo /'nwɔvo/ (lett. o region. novo) [lat. nŏvus]. - ■ agg. 1. a. [che è avvenuto o che è stato fatto da poco: il n. allestimento dell'Aida] ≈ recente, ultimo, [di notizia, annuncio e sim.] fresco. ↔ [...] ci si riferisce a un evento verificatosi da poco tempo, si dirà recente o ultimo (se è il più recente di tutti): hai letto l’ultimo libro consueto e vile, per arte diventa nuovo ed inaspettato [G. V. Gravina]), imprevedibile, imprevisto, insolito: si ...
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offendere /o'f:ɛndere/ [lat. offendĕre, propr. "urtare contro"] (io offèndo, ecc.; pass. rem. offési, offendésti, ecc.; part. pass. offéso, ant. offènso). - ■ v. tr. 1. a. [recare danno a qualcosa] ≈ danneggiare, [...] Goldoni). Se il danno arrecato è morale, il verbo più usato è o.: perché offende una donna che non si può vendicare? (E. De le grida, con le contumelie, qualche volta con violenze più ignobili (G. D’Annunzio). Parolaccia è termine più com. e fam., e ...
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Fabio Rossi
particolare. Finestra di approfondimento
Non di tutti - Ciò che non è di tutti, bensì di un singolo individuo o di un gruppo di individui, è detto particolare. A seconda dei contesti, questo [...] altri quei beni che essi più desidererebbero a se medesimi (G. Leopardi). Precipuo, d’analogo sign., è più formale: d’uso assai com., per es., quando si parla di un cibo o di una bevanda: stappò una bottiglia di vino speciale.
Maggiore della norma - ...
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carattere /ka'rat:ere/ s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. kharaktḗr -ē̂ros, propr. "impronta"]. - 1. a. [figura tracciata, impressa o incisa, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici] ≈ icona, [...] dell’ingegno poteste aprirvi il volo alle più erte cime del sapere (G. V. Gravina). Animo rimanda, talora nell’uso lett., a caratteristiche prevalentemente positive o comunque alla natura più profonda e inspiegabile della personalità umana: avere un ...
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Fabio Rossi
Il succedersi degli eventi - F. e destino designano il succedersi ineluttabile degli eventi, ora casuale ora regolato da forze occulte o divine, secondo le diverse credenze. Dei due termini, [...] lo più a guadagni concreti: prometteva in premio a quello il cui ritrovamento fosse giudicato più bello o più fruttuoso, una corona di lauro (G. Leopardi); il trattato di Campoformio era vantaggioso a tutt’e due le potenze contraenti (V. Cuoco). Per ...
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parte [lat. pars partis]. - ■ s. f. 1. a. [ciascuna delle cose in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che esse siano materialmente staccate l'una dall'altro, sia che possano essere considerate [...] parecchi; la maggior parte [la quota più consistente di un insieme di cose o persone, con la prep. di: la maggior p. degli impiegati ha aderito vanno mandando qualche bel pezzo di prosa e di poesia (G. Baretti). Più formale è luogo, lett. è lacerto ...
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particolare (ant. particulare) [dal lat. tardo particularis, der. di particŭla, dim. di pars partis "parte"]. - ■ agg. 1. a. [che appartiene a un singolo individuo, a una singola cosa, o a una determinata [...] altri quei beni che essi più desidererebbero a se medesimi (G. Leopardi). Precipuo, d’analogo sign., è più formale: d’uso assai com., per es., quando si parla di un cibo o di una bevanda: stappò una bottiglia di vino speciale.
Maggiore della norma - ...
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(o Rio G. o Puerto G.) Centro dell’Argentina (79.072 ab. nel 2001), capoluogo della provincia di Santa Cruz (Patagonia). È un attivo porto, sull’estuario del fiume omonimo, di esportazione della lana, e scalo fisso per le navi. Grandi stabilimenti...
O'GRADY, Standish
Walter Starkie
Scrittore irlandese, nato a Castletown (Cork) il 18 settembre 1846, morto il 18 maggio 1928. Originario d'una famiglia protestante dell'Irlanda, fu educato al Trinity College (Dublino). La History of Ireland...