Fabio Rossi
essere. Finestra di approfondimento
Il verbo e., tra le parole più frequenti dell’italiano, ha un doppio valore: lessicale (cioè con sign. pieno e quindi con sinon.) e grammaticale (vale a [...] Forma più lett. di esserci è esservi: né luce v’è né buio (G. Pascoli).
Copula - A metà strada tra il sign. lessicale e quello aus. del verbo all’infinito che li segue: ho (o sono) dovuto (o voluto) correre in ospedale. In altri casi, al cambiamento ...
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errare [lat. errare "vagare; sbagliare"] (io èrro, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. a. [andare qua e là senza meta certa: e. per i campi, per i monti, per le strade] ≈ girovagare, peregrinare, (lett.) [...] a. [essere in errore in ciò che si dice, si crede o si afferma: le cose stanno in questi termini, se non erro] ., poet. [vagare in lungo e in largo in un luogo: mari e poggi errando, tutto l'orbe trascorre (G. Leopardi)] ≈ attraversare, percorrere. ...
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Fabio Rossi
conoscere. Finestra di approfondimento
Conoscenza attiva e passiva - Quando c. si riferisce a una nozione, o a un insieme di nozioni, è talora intercambiabile con sapere, anche se il secondo [...] . Tozzi); tu non conosci il mio pensiero più profondo (G. D’Annunzio); non conosco la ragione del suo risentimento. accentuato, c. allude alla conoscenza delle pieghe più riposte del carattere o dell’animo di qualcuno: se parli così vuol dire che non ...
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Lager /'la:gər/, it. /'lager/ (o, all'ital., lager) s. neutro, ted. [abbrev. di Konzentrationslager "campo (Lager) di concentramento (Konzentration)"], usato in ital. al masch. - 1. (stor.) [luogo dove [...] seconda guerra mondiale, rinchiudevano i detenuti (spec. gli ebrei) per motivi politici o razziali, per avviarli ai lavori forzati o per sterminarli] ≈ campo di concentramento (o di sterminio). 2. (estens., fig.) [luogo e condizione di emarginazione ...
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leggero /le'dʒ:ɛro/ [dal fr. ant. legier, lat. ✻leviarius, der. di lĕvis "lieve"]. - ■ agg. 1. a. [che pesa poco: l. come una piuma] ≈ (non com.) lieve. ‖ aereo, evanescente, impalpabile, inconsistente, [...] e sim., a bassa concentrazione di nicotina] ≈ light. ↔ forte. g. [di odore, profumo, che si percepisce poco] ≈ delicato, lieve, sim., che ha poca forza o intensità] ≈ debole, lieve, moderato. ↔ forte, intenso, [solo di nebbia o pioggia] fitto. 5. [che ...
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schietto /'skjɛt:o/ o /'skjet:o/ [dal germ. sliht "piano, liscio, semplice"]. - ■ agg. 1. a. [privo di contaminazioni o mescolanze: oro s.] ≈ autentico, genuino, (lett.) mero, naturale, (non com.) pretto, [...] albero e sim., che non presenta tortuosità: I cipressi che a Bolgheri alti e schietti Van da San Guido in duplice filar (G. Carducci)] ≈ dritto. ‖ liscio, uniforme. ↔ nodoso. 3. (fig.) [privo di malizia e d'inganno: parole s.; è una persona molto s ...
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tuttavia /tut:a'via/ [grafia unita di tutta via]. - ■ avv., ant. 1. [senza interruzioni: essendo il freddo grande e nevicando t. forte (G. Boccaccio)] ≈ continuamente, di continuo, (per) sempre, (ant.) [...] di quelle terre ... correvano, e corrono t., strade e stradette (A. Manzoni)] ≈ [→ TUTTORA (1)]. ■ cong. [in senso avversativo o concessivo (oggi il più com.), per esprimere una condizione opposta a quella indicata nella prop. principale, anche nell ...
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libero /'libero/ [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. - ■ agg. 1. a. [che non è soggetto al dominio o all'autorità altrui: uomo l.] ≈ (ant., lett.) franco. ↔ prigioniero, (lett.) servo. ↑ schiavo. b. [di popolo, [...] legato. 2. a. [che ha facoltà di fare o non fare una cosa, con la prep. di e l'inf. o assol.: sei l. di fare ciò che vuoi] nuova costruzione l. da imposte] ≈ dispensato, esente. ↔ soggetto (a). g. [non impegnato da altri: non c'era un posto l. in ...
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ultimo /'ultimo/ [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra "oltre"]. - ■ agg. 1. [che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi, anche con funz. appositiva e nella locuz. [...] siepe, che da tanta parte Dell'u. orizzonte il guardo esclude (G. Leopardi)] ≈ estremo, remoto. 3. a. [che, per la supremo. ↔ infimo, minimo. ■ s. m. 1. (f. -a) [persona o cosa che viene in fondo a una serie: Gesù disse che gli u. saranno i primi ...
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felice agg. [lat. felix -īcis, dalla stessa radice di fecundus, quindi propr. "fertile"]. - 1. a. [che si sente pienamente soddisfatto nei propri desideri: vivere f.] ≈ appagato, contento, lieto. ↑ beato. [...] (ma talora anche di fiero,orgoglioso e sim.) e regge sintagmi o subordinate introdotti da di: sono molto contento del tuo operato; come ); aspetto la prima occasione opportuna e prendo congedo (G. D’Annunzio); le opere più riuscite di Manolo ...
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(o Rio G. o Puerto G.) Centro dell’Argentina (79.072 ab. nel 2001), capoluogo della provincia di Santa Cruz (Patagonia). È un attivo porto, sull’estuario del fiume omonimo, di esportazione della lana, e scalo fisso per le navi. Grandi stabilimenti...
O'GRADY, Standish
Walter Starkie
Scrittore irlandese, nato a Castletown (Cork) il 18 settembre 1846, morto il 18 maggio 1928. Originario d'una famiglia protestante dell'Irlanda, fu educato al Trinity College (Dublino). La History of Ireland...