giornata s. f. [der. di giorno]. - 1. [periodo che va dalla mattina alla sera, con riguardo a ciò che vi accade, all'attività che vi si svolge, al modo di trascorrerlo, e anche allo stato del tempo atmosferico: [...] una g. faticosa; una g. serena, piovosa] ≈ (lett.) dì, giorno. ↔ nottata, notte. ● Espressioni: buona giornata [formula di saluto che si usa in mattinata] ≈ buon giorno, buondì; fig., giornata nera (o, fam., giornata no) [giornata in cui ogni cosa va ...
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Fabio Rossi
nascondere. Finestra di approfondimento
Nascondere cose - N. si riferisce per lo più al sottrarre cose (raram. a persone) alla vista di qualcuno. Un sinon. più ricercato è celare (ella celò [...] si fece pallido come se tutto il sangue gli affluisse al cuore (G. Verga). Nell’uso colloquiale, la litote non nascondere equivale a confessare,confidare,rivelare, o semplicemente ammettere,comunicare,dichiarare,dire e sim.: non ti nascondo che ...
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grado¹ s. m. [lat. grădus -us "passo, scalino"]. - 1. (ant., archit.) [elemento costitutivo della scala] ≈ [→ GRADINO (1)]. 2. (fig.) [in una serie, ciascuno degli stati intermedi che conducono da uno [...] .) [spec. al plur., contrassegno applicato sulla divisa militare designante la condizione di ufficiale o sottufficiale nelle forze armate: attaccare i g. al berretto] ≈ (scherz.) baffo, distintivo, gallone, stelletta. 7. (geom.) [unità di misura di ...
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grembo /'grɛmbo/ s. m. [lat. grĕmium, con influenza di lembo]. - 1. [concavità che, in una persona seduta, si forma tra le ginocchia e il petto, con partic. riferimento a donne: il g. materno; la mamma [...] assol.] (fam.) essere in stato interessante. 2. [parte interna di qualcosa: nel g. della terra] ≈ centro, cuore, interno, profondità, profondo. ▼ Perifr. prep.: in (o nel) grembo a (o di) ≈ dentro, all'interno (di), in seno a. 3. (ant., estens.) a ...
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nascondere /na'skondere/ [lat. tardo inabscondĕre, der. di abscondĕre "nascondere", col pref. in-] (pass. rem. nascósi, nascondésti, ecc.; part. pass. nascósto). - ■ v. tr. 1. a. [sottrarre qualcosa o [...] più ricercato è celare (ella celò con un atto geloso il plico [G. D’Annunzio]), poco com. in senso letterale, più frequente in senso estens. o fig.: si celò il viso tra le mani (G. Verga). Occultare, oltre che più formale, è anche intens. e indica un ...
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Fabio Rossi
andare. Finestra di approfondimento
Cambiare luogo - Il concetto di «trasferirsi da un luogo a un altro» può essere espresso da molti altri verbi, oltre al generico a., secondo sfumature ora [...] , vado, tornerò per cena; se vuoi bene ad un altro, io me ne vado via, e buona notte ai suonatori (G. Verga).
All’altro mondo - Andarsene (o a. all’altro mondo) funge talora come sostituto fam. eufem. di morire: purtroppo il nonno se n’è andato l ...
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ridere /'ridere/ [lat. ridēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. risi, ridésti, ecc.; part. pass. riso). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [manifestare un sentimento di allegrezza, spec. improvvisa, mediante [...] che non sia ripetuta), r. è spesso coinvolto in perifrasi come scoppiare a r. o mettersi a r., impossibili con sorridere: ella mi guardò in volto e scoppiò a r. (G. Verga). Talune espressioni indicano un grado più intenso del riso: r. a crepapelle, r ...
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Fabio Rossi
dare. Finestra di approfondimento
Modi di dare - Il concetto di «far avere ad altri qualcosa» è espresso da d. e da numerosi sinon. con diverse sfumature: fornire, passare, porgere, rifornire. [...] com. prodigare, infine, indica un dare con tanta larghezza da risultare quasi eccessivo o addirittura sconsiderato: prodigava il danaro con la generosità di un principe (G. C. Chelli).
Per via dell’estrema genericità di d., il numero dei termini di ...
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Fabio Rossi
dimenticare. Finestra di approfondimento
Non ricordare - Il verbo più com. e fam. per esprimere il concetto di «perdere la memoria di una cosa» è scordare, o, ancora più com., scordarsi (sia [...] splendea / negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, / e tu, lieta e pensosa, il limitare / di gioventù salivi? (G. Leopardi). Solo nella forma pron. (con o senza di) è il lett. sovvenirsi: e mi sovvien l’eterno, / e le morte stagioni, e la presente / e ...
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Fabio Rossi
fine. Finestra di approfondimento
Problemi di genere - Il sign. principale di f., parola dall’area semantica molto estesa, è quello temporale di «stadio terminale di un evento o momento preciso [...] si attraevano, quella stessa vita prosaica elevava una barriera [G. Verga]). In senso fig., a indicare il contenimento di è il più generico, appropriato per tutti gli oggetti di forma più o meno allungata (l’estremità di una strada, di un dito, di ...
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(o Rio G. o Puerto G.) Centro dell’Argentina (79.072 ab. nel 2001), capoluogo della provincia di Santa Cruz (Patagonia). È un attivo porto, sull’estuario del fiume omonimo, di esportazione della lana, e scalo fisso per le navi. Grandi stabilimenti...
O'GRADY, Standish
Walter Starkie
Scrittore irlandese, nato a Castletown (Cork) il 18 settembre 1846, morto il 18 maggio 1928. Originario d'una famiglia protestante dell'Irlanda, fu educato al Trinity College (Dublino). La History of Ireland...