capire [lat. capĕre, con mutamento di coniug.] (io capisco, tu capisci, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere, ma i tempi comp. sono rari), non com. [poter entrare in un luogo, esservi contenuto, spec. fig.] [...] afferrai la verità (G. D’Annunzio). Se si capisce qualcosa fulmineamente, e sulla base di pochi indizi o di impressioni, si di fatica il decifrare la scrittura, perché la mano è malferma (G. Verga); non è semplice decodificare quei disegni. Sentire e ...
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parlare² [lat. mediev. parabolare, ✻paraulare, der. di parabola]. - ■ v. intr. (aus. avere) 1. a. [avere o aver sviluppato la facoltà del linguaggio: il bambino comincia già a p.; gli animali non parlano] [...] parlamenti dovettero discettarsi cause feudali d’intorno o diritti o successioni o devoluzioni de’ feudi per cagione di fellonia o di caducazione (G. B. Vico). In determinati contesti molto formali, o iron., p. può essere sostituito da conferire ...
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Fabio Rossi
ridere. Finestra di approfondimento
Gradi di riso - L’allegria può essere manifestata in vari modi. I verbi più com. sono r. e sorridere, il primo dei quali indica un lasciarsi andare più [...] che non sia ripetuta), r. è spesso coinvolto in perifrasi come scoppiare a r. o mettersi a r., impossibili con sorridere: ella mi guardò in volto e scoppiò a r. (G. Verga). Talune espressioni indicano un grado più intenso del riso: r. a crepapelle, r ...
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Fabio Rossi
parlare. Finestra di approfondimento
Volume e tipi di voce - P. è il verbo più generico per indicare l’atto dell’emettere parole. I vari sinon. sono tutti più specifici, circoscritti ora al [...] parlamenti dovettero discettarsi cause feudali d’intorno o diritti o successioni o devoluzioni de’ feudi per cagione di fellonia o di caducazione (G. B. Vico). In determinati contesti molto formali, o iron., p. può essere sostituito da conferire ...
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Fabio Rossi
bello. Finestra di approfondimento
Piacere estetico - Tra gli agg. che designano una sensazione di piacere estetico, b. (col suo contr. brutto) è forse quello dall’area semantica più ampia [...] Pirandello); ogni gesto / armonioso e rude / mi fu d’esempio (G. D’Annunzio).
B. è sinon. di buono quando si parla del gente). Se si parla di acutezza, si può dire di una persona che ha (o è) un bell’ingegno, una b. testa, un bel cervello e sim.; in ...
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Fabio Rossi
lasciare. Finestra di approfondimento
Verbo causativo - Uno degli usi più frequenti di l. è quello come verbo causativo o fattitivo, ovvero un verbo con un debole sign. autonomo e che acquista [...] , ti devo l.; l’ho lasciato tre giorni fa sulla spiaggia del mare (G. Verga). Molto com. è la perifr. l. solo, nel senso di « più concreti, in cui si contrappone ora a reggere, ora a tenere, o a tirare e sim. Il sinon. più adatto è mollare, anche in ...
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Fabio Rossi
confusione. Finestra di approfondimento
Disposizione senza ordine di cose o persone - Il concetto di «più cose o persone ammassate senza ordine» è espresso da molti sost., variabili per registro [...] di lei veniva una masnada di figliuoli che mettevano ogni cosa a soqquadro (G. Verga). Sempre intens. (rispetto a confusione e a disordine) è anche scompiglio, di cose o persone: lo scompiglio dello sciopero generale. In relazione a masse e folle c ...
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Fabio Rossi
culo. Finestra di approfondimento
Parte del corpo - C. è termine ritenuto volg. ed è pertanto spesso evitato e sostituito da sinon. eufem., il più comune dei quali è sedere, anch’esso tuttavia [...] posteriore. Talvolta, in luogo di c. si usa dire i glutei, le natiche o, pop., le chiappe: si sentiva giungere un calcio su le chiappe (F. Tozzi).
Usi metaforici - Il principale impiego fig. di c. è nel senso di «fortuna»: che c. che hai, non riesco ...
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lasciare [lat. laxare "allargare, allentare, sciogliere", der. di laxus "allentato"] (io làscio, ecc.). - ■ v. tr. 1. [cessare di tenere e sim.] ≈ mollare. ↔ reggere, stringere, tenere, tirare. 2. (estens.) [...] , ti devo l.; l’ho lasciato tre giorni fa sulla spiaggia del mare (G. Verga). Molto com. è la perifr. l. solo, nel senso di « più concreti, in cui si contrappone ora a reggere, ora a tenere, o a tirare e sim. Il sinon. più adatto è mollare, anche in ...
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scarso agg. [lat. tardo excarpsus, dal lat. class. excerptum, "tirato fuori, diminuito"]. - 1. a. [inadeguato, inferiore a quanto sarebbe necessario o conveniente: il raccolto è stato s.; vitto, stipendio [...] di quantità inferiore al necessario: occorrono esigue risorse per questo lavoro; se lo strumento è insufficiente o s., s. e insufficiente sarà anche effetto (G. Leopardi). Un sinon. più com. di esiguo è limitato: una persona di cultura limitata ...
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(o Rio G. o Puerto G.) Centro dell’Argentina (79.072 ab. nel 2001), capoluogo della provincia di Santa Cruz (Patagonia). È un attivo porto, sull’estuario del fiume omonimo, di esportazione della lana, e scalo fisso per le navi. Grandi stabilimenti...
O'GRADY, Standish
Walter Starkie
Scrittore irlandese, nato a Castletown (Cork) il 18 settembre 1846, morto il 18 maggio 1928. Originario d'una famiglia protestante dell'Irlanda, fu educato al Trinity College (Dublino). La History of Ireland...