mago
s. m. [lat. magus, dal gr. μάγος, che è dal pers. ant. magush] (pl. -ghi; ant. e nel sign. 1 -gi). – 1. Propriam., sacerdote e sapiente dell’antica religione persiana. In questo senso si usa spec. [...] data cosa: un m. del colore, della penna; m. della novissima fisica, egli dominava completamente i raggi infrarossi (Gadda). d. In senso fig., non com., persona che esercita un particolare fascino su altre; ammaliatore, incantatore; in questo sign ...
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pavore
pavóre s. m. [dal lat. pavor -oris, der. di pavere «temere» (v. pavere)], ant. e letter. – Timore, paura, senso di terrore: l’Angelo venne a Cristo, nel tempo de la sua agonia, quando per lo p. [...] de la morte contendeva lo senso con la ragione, e confortollo (Girolamo da Siena); quel suo perenne p. nei confronti del trillo del campanello (C. E. Gadda). ...
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bindello
bindèllo s. m. [dim. di binda1]. – 1. non com. Nastrino, fettuccia: mutande distese ad asciugare a gambe larghe sulle ringhiere dei ballatoi, con farfallìo dei relativi b. (C. E. Gadda). 2. [...] Stretta e sottile striscia di latta che in talune scatole di lamiera stagnata contenenti prodotti alimentari serra il coperchio al corpo della scatola; questo si apre staccando il coperchio con l’aiuto ...
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viscidume
s. m. [der. di viscido], spreg. – Roba viscida; insieme di cose, di sostanze viscide: quel v. mi fa ribrezzo; cerca di togliere di mezzo quel v.; pescioni gialli dei laghi d’un v. crasso e [...] melenso (C. E. Gadda). ...
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destituire
destitüire v. tr. [dal lat. destituĕre (comp. di de- e statuĕre «collocare»), attraverso il fr. destituer] (io destitüisco, tu destitüisci, ecc.). – 1. Rimuovere da un impiego, da un ufficio, [...] sign. più generico: opera destituita di qualsiasi valore; quella povera famiglia destituita di ogni umano soccorso (Foscolo); frasi destituite di senso (C. E. Gadda); e raro con la prep. da: ormai destituito da ogni velleità e ritegno (Pratolini). ...
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stritolare
v. tr. [der. del lat. tardo tritare (v. tritare), col pref. s- (nel sign. 6)] (io strìtolo, ecc.). – 1. a. Rompere riducendo in pezzi minuti: il rullo compressore avanzava stritolando la ghiaia; [...] con sign. analogo a soffocare, reprimere e sim.: il brigadiere ... stritolò una mezza bestemmia fra i denti (C. E. Gadda). 2. fig. Annientare, demolire un avversario in dibattimenti, discussioni e sim.: l’avvocato con la sua arringa ha stritolato l ...
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strombazzare
v. tr. e intr. [der. di tromba, col pref. s- (nel sign. 6) e con suff. frequent. e pegg.]. – 1. tr. Divulgare un fatto con esagerato rilievo e clamore, dandogli pubblicità eccessiva e vantandolo [...] la tromba in modo inesperto. b. Suonare ripetutamente e in modo molesto il clacson di automezzi: un corteo di macchine strombazzava fastidiosamente lungo il corso; tutta la carovana galoppò strombazzando per mezzo l’oasi di Tripoli (C. E. Gadda). ...
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pacato
agg. [dal lat. pacatus, part. pass. di pacare «pacificare» (v. pacare)]. – Propr., acquietato, pacificato, dopo un precedente stato di agitazione, di concitazione, di irritazione: gli animi erano [...] inverno (Tecchi); c’era quell’aria linda e p. delle belle giornate d’autunno, che pare conferisca una robusta armonia agli aspetti della natura (Gadda Conti). ◆ Avv. pacataménte, in modo pacato, con calma: parlare, rispondere, ragionare pacatamente. ...
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stronzo
strónzo s. m. [dal longob. *strunz «sterco»]. – 1. Massa fecale solida di forma cilindrica. 2. (f. -a) Volgare epiteto ingiurioso, la cui connotazione offensiva si è andata via via riducendo [...] in modo criticabile»: «... Ci ha detto anche stronzo ... E, in quanto a stronzi», crollò il capo, «siamo tutti compagni ...» (C. E. Gadda). Spesso anche scherz., in tono amichevole: dai, non fare lo s., vieni con noi! Anche in funzione di agg. (come ...
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smorire
v. intr. [der. di morire, col pref. s- (nel sign. 6)] (io smuòio, tu smuòri, ecc.; non usato nelle forme composte), letter. – Diventare smorto, impallidire: Allor sente la frale anima mia Tanta [...] melodie dolcissime, sognanti, si elevavano allora, sospiravano,... smorivano quasi andassero lontano lontano (Capuana); la voce gli smorì a metà cammino, tra la strozza e i labbri (C. E. Gadda). ◆ Part. pass. smòrto, frequente come agg. (v. la voce). ...
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Scrittore italiano (Milano 1893 - Roma 1973). Tra i massimi innovatori della narrativa novecentesca, sperimentò uno stile linguistico che fonde in sé lingua nazionale, forme dialettali e usi gergali. Se nella Cognizione del dolore (pubbl. su...
Uomo politico italiano (Milano 1822 - Rogeno, Como, 1901). Combattente delle Cinque Giornate di Milano. Staccatosi da Mazzini per aderire alla politica cavouriana, fu deputato della Destra dal 1860 al 1865, prefetto (nel 1867 a Perugia, vi favorì...