sporotricosi
sporotricòṡi s. f. [der. del nome del genere Sporotrichum «sporotrico»]. – Rara malattia dell’uomo e degli animali (cavallo, cane, gatto, ecc.) dovuta a miceti del genere Sporotrichum, che [...] può colpire sia la pelle sia gli organi interni. Le manifestazioni più importanti sono quelle cutanee, localizzate sia al punto d’ingresso dell’infezione, sia a distanza lungo il decorso dei vasi linfatici, ...
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lince
s. f. [dal lat. lynx -ncis, gr. λύγξ -γκός]. – 1. Genere di felini (lat. scient. Lynx), di aspetto simile a un grosso gatto, con arti robusti, coda breve, orecchi con ciuffi di peli all’apice; [...] sono diffusi in tutto il Vecchio Mondo e nel Nord America, suddivisi in 5 specie: la l. del deserto o caracal (v.), la l. canadese (Lynx canadensis), la l. rossa (Lynx rufus) dell’America Settentr., la ...
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tagliolo
tagliòlo (letter. tagliuòlo) s. m. [der. di tagliare]. – 1. tosc. Pezzettino, morsetto che si taglia dalla carne, dal pesce o da altro: ha mangiato solo due t. di fegato; da’ un t. di bistecca [...] al gatto. 2. Attrezzo del fucinatore, usato per il taglio delle barre a freddo o a caldo, formato da un pezzo metallico, sagomato a punta stretta da un lato per il taglio a freddo e a punta arrotondata dall’altro lato per il taglio a caldo, montato ...
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filare3
filare3 v. tr. e intr. [dal lat. tardo fīlare «ridurre in fili», der. di filum «filo»]. – 1. tr. Ridurre in filo fibre tessili o altro, con operazioni opportune (per le fibre tessili, v. filatura): [...] con serietà è spesso mal ricompensato. Per analogia, del baco da seta, fare il bozzolo; del ragno, fare la tela; del gatto (non com.), fare le fusa. Fig., disegnare, disporre: a mezzo novembre Non giugne quel che tu d’ottobre fili (Dante, della ...
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selvaggio
selvàggio (ant. salvàggio) agg. e s. m. (f. -a) [dal provenz. salvatge, che è il lat. silvatĭcus: v. selvatico] (pl. f. -ge). – 1. agg. a. Di pianta, che vive e cresce nelle selve, selvatica, [...] improvviso, la mancanza di preparazione e di organizzazione: protesta, contestazione s.; in partic., sciopero s. (o a gatto s., per calco dell’ingl. wildcat strike), attuato da singoli gruppi, in modo improvviso e sporadico, non preavvertito ...
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selvatico
selvàtico (tosc. e region. salvàtico) agg. [lat. silvatĭcus (lat. volg. salvatĭcus), der. di silva «selva»] (pl. m. -ci, ant. o dial. -chi). – 1. a. Di pianta, che nasce spontaneamente e cresce [...] al nome d’un animale, serve a distinguere la forma non addomesticata da quella domestica della stessa specie: coniglio s., gatto s., capra s.; asino s., l’onagro; porco s., il cinghiale. Per estens., nel linguaggio medico, di malattia trasmessa all ...
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metagramma
s. m. [comp. di meta- e -gramma, sul modello del fr. métagramme «cambio» (nel sign. 3 b)] (pl. -i). – In enigmistica, tipo particolare di cambio che consiste nel passaggio da una parola ad [...] una sola lettera o sillaba alla volta e preferibilmente in ordine progressivo; è inoltre condizione preferenziale la mancanza di lettere in comune fra la parola iniziale e quella finale. Per es.: gatto - patto - petto - pesto - pesco - pesce. ...
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castagna
s. f. [lat. castanea, der. del gr. κάστανον «castagna, castagno»]. – 1. Il frutto mangereccio del castagno: è un achenio, globoso-schiacciato, a pericarpo (buccia o scorza) coriaceo, di color [...] di cogliere in marrone, per identificazione paretimologica di marrone1 e marrone2); cavare la c. dal fuoco con la zampa del gatto, fare qualcosa in vantaggio proprio esponendo altri al rischio; cavare (o anche levare, togliere) le c. dal fuoco per ...
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zaffiro
żaffìro (meno corretto żàffiro; ant. żafiro, saffiro) s. m. [dal lat. sapphīrus (e sappīrus), e questo dal gr. σάπϕειρος, voce di origine orientale (ebr. sappīr)]. – 1. Minerale, varietà di corindone [...] verde). Z. bianco o leucozaffiro, la varietà incolore, z. stellato o asteria, con fenomeni di asterismo, z. occhio di gatto o girasole orientale, con riflesso interno allungato o tondeggiante. Z. giallo, z. verde, z. viola o violetto, nomi dati in ...
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spulciare
v. tr. [der. di pulce, col pref. s- (nel sign. 4)] (io spùlcio, ecc.). – 1. Togliere le pulci, liberare dalle pulci: s. il gatto; nel rifl. spulciarsi: le scimmie si spulciano in continuazione. [...] 2. In senso fig., esaminare minuziosamente un’opera, un documento o uno scritto, per ritrovarvi notizie, dati particolari, e soprattutto errori o inesattezze: s. un antico codice; s. un libro, un vocabolario, ...
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Nome riferito a numerose specie di Mammiferi Felidi appartenenti al genere Felis e in particolare al g. domestico; è attribuito anche ad alcuni generi affini, la cui posizione sistematica è talvolta controversa.
Al genere Felis si ascrivono...
gatto
Luigi Vanossi
Appare in Fiore XXIX 8 vi mise dentro gran saettamento, / e pece e olio e ogn'altro argomento / per arder castel di legname o gatto, / s'alcun lo vi volesse approssimare. Il g. era una macchina da guerra " formata di un...